Impatto sociale. Il futuro del non profit è adesso!

Aldo cui iniziamo buongiorno e benvenuti a tutti ringrazio Maria Chiara Gadda per dirvi chiesto la disponibilità a questa discussione che credo di dover onorare stando molto zitto e ascoltando e sono felice di farlo soltanto due considerazioni rapidissime
La prima noi viviamo nel tempo dell'effimero il tempo dell'effimero e quello per chi ama il greco che dura ventiquattro ore affermerò s'e vuol dire sostanzialmente che vediamo tutti come se fossimo immersi in una bolla nella storia di Instagram che non a caso dura ventiquattro ore
Si dice una cosa dopo ventiquattro ore sparisce chi se la ricorda bene chi non se la ricorda pace
Questo
Drammatico elemento impedisce di entrare nella sostanza vi faccio un esempio su un argomento che non è oggetto della nostra discussione ma che è oggetto della quotidianità basta aprire i giornali di oggi o quelli dei giorni scorsi
Esercito europeo difesa europea difesa comune
Come sarebbe bello specie per chi viene da una certa cultura poter discutere di questo vi ricordate quando Alcide De Gasperi malato moribondo nel mille novecentocinquantaquattro riceve la notizia che dei gol
Ha fatto sostanzialmente saltare l'accetta
Vi ricordate che cosa accade in quel momento si dice
Che De Gasperi abbia pianto qualcuno dice per l'ultima volta poi c'è un elemento di di aneddoti inediti aneddoti che che che non è detto che siano veritieri ma è un dato di fatto che nel momento in cui stiamo cercando di costruire l'Unione Europea ricordiamo la il trattato è del venticinque marzo del mille novecentocinquantasette in quel momento
Arriva la botta clamorosa cioè la fine del percorso della comunità europea di difesa
Lo dico perché in realtà poi sappiamo che il primo giugno del mille novecentocinquantacinque a Messina
Esattamente settanta anni farvi parte il percorso il club cela cieca sappiamo tutto quello che accade a ci siamo in discussione su un tema complesso se io provo in Parlamento a dire ragazzi ma sapete la discussione tra degli altri tra de Gaulle e De Gasperi
Nessuno
Ci si divide in quelli che dicono voglia più armi perché devo risolvere la questione dell'Ucraina come se vi fosse un qualche collegamento tra la questione d'Ucraina che va risolta giorni
E il grande tema di un piano pluriennale di investimenti in difesa ma ci sono quelli professionisti del del dell'effimero e professionisti del quotidiano e professionisti del punita il fatto che dicono d'aver che non vuole il piano fonda l'AM è contrazione spiega per Putin
Professionisti della superficialità dall'alto ci son quelli che dicono no alle armi noi siamo appesi al nord non vogliamo minimamente che nessuno acquisti mai neanche una pallottola spuntata
Nel mezzo c'è chi tenta di riflettere e di ragionare
E di dire cosa vuol dire oggi settant'anni dopo De Gasperi e dei gol il sogno della difesa europea e la difesa comune
Come si fa settant'anni dopo la dichiarazione di Messina il convegno di Messina a ragionare per cui magari si mettono soldi che già ci sono
E se aumenta la proporzione in ricerca e sviluppo nella spesa di difesa anziché avviene come oggi soltanto il quattro per cento della spesa europea va in ricerca e sviluppo mentre gli americani fanno il quattordici per cento
In ricerca e sviluppo cosa vuol dire start-up Venture Capital vuol dire centri e laboratori di ricerca vuol dire Aba
Vuol dire politica
Cioè vuol dire entrare nel merito delle cose questa roba in Parlamento lo dico qui al Senato non la fa nessuno e quando io provo a chiedere possiamo fare un dibattito su questi temi la discussione tra i teorici del tutto e subito
E gli amici del pisello
Questo è l'argomento per il quale grazie all'impegno di Maria Chiara e di tanti divi di voi abbiamo scelto di approfondire uno degli argomenti che è il pilastro della nuova Europa
Perché sicuramente l'Europa deve riflettere
Sui temi della difesa ampiamente intesa sicuramente l'Europa deve riflettere sul tema delle radici
Quanto quel dibattito è stato superficialmente accantonato
Ormai venti venticinque anni fa sicuramente l'Europa deve riflettere sul tema
Dello spazio fino alle materie prima ci ha avuto abbiamo avuto bisogno di Trump per scoprire che la Groenlandia è piena di materie rare
La Groenlandia sta in Danimarca alla rimarca sta in Europa l'Europa non se n'è accorta perché perché era troppo impegnata in un fumoso Green di ideologico che ha distrutto l'automatica tazze di manifattura
L'atteggiamento di disintegrare il settore economico europeo è tipico di chi ha una visione masochista della politica abbiamo fatto il più grande regalo della storia i cinesi
E l'abbiamo fatto perché non abbiamo approfondito gli argomenti
Noi siamo europei noi siamo prevista finiti glielo abbiamo pure fatto una scommessa finita male per poco
Alle ultime elezioni europee dove abbiamo ripreso il grande messaggio degli Stati Uniti d'Europa non ci siamo messi a scomodare Spinelli anche se ricordiamolo
L'idea di Ventotene nasce in un momento particolarmente complicato della vita europea io da Presidente del Consiglio o ha colto Angela Merkel e François Hollande al cimitero di Ventotene
Perché perché nel mille novecentoquarantuno quando viene firmato il Manifesto degli Stati Uniti d'Europa il nazismo sembrava aver vinto la propria sfida al fascismo sembrava imbattibile
Abbiamo fatto quella scommessa Stati Uniti d'Europa
Perché perché abbiamo detto che secondo noi questa è l'unica possibilità per il futuro ovviamente nessuno di noi pensa che domani mattina ci sarà amministratrice locale già sarebbe sufficiente superare il principio del vetro
Del voto all'unanimità già sarebbe un passo in avanti altro prestabiliti trova però abbiamo detto questo perché pensiamo che sia utile
In questo e ho finito davvero
Abbiamo scelto di concentrare alcuni argomenti
Il tema di quello che impropriamente si chiama terzo settore ma che in realtà il primo settore per tanti motivi soprattutto in Italia è chiave
Quando abbiamo avuto da responsabilità di governo abbiamo fatto delle riforme in questa direzione
Con molti di voi
Alcuni stavamo da questa parte del tavolo vedo Gigli vedo altri che come dire hanno concorso a scrivere quelle norme alcune delle quali
Sono andate bene e hanno funzionato altre avrebbero bisogno di un rodaggio
Ma da quel momento questa è la mia opinione l'attenzione alla centralità di quella partita lì
è venuta meno
I governi successivi parla del terzo settore con la stessa logica con cui oggi leader parla nella difesa colpiti perché se dico che sono per il terzo settore su un filo passo bene magari prendo anche tre voti non lo so
Ranci da candidare uno impegnato nell'associazionismo lo candido perché non fa con i voti di solito
Ma poi nella sostanza l'attenzione non ci e allora noi vogliamo riprendere questo percorso lo facciamo grazie all'impegno di Maga chiare a tutti voi allego immediatamente la parola non prima di aver raccolto raccontato
Un piccolo fatto è ricordato una persona che ha detto che la mia esperienza di governo è stata un'esperienza anzi la nostra perché con molte di quelle persone che sono a questo tavolo
Nasce dalla storia dello scoutismo vedrà Cristina e e altri e quindi nasce da un da un mondo vissuto in insieme però quando siamo arrivati poco prima di arrivare al governo avevamo iniziato un percorso particolar modo con la redazione di vita
Per tentare di
In qualche modo portare gli argomenti che sono oggetto anche della nostra chiaro di oggi
Al cuore del dibattito politico italiana
Fu possibile provarci
Abbiamo fatto un pezzo di strada qualcosa è andato bene qualcosa è andato un po'meno bene ma tutto è stato reso possibile da un'amicizia
Dall'amicizia che voglio ricordare lo ricordava in Senato nel momento della scomparsa che quella con Riccardo Bonacina e che voglio ricordare oggi
Come un compagno di strada caccia aiutato molti
Detto questo grazie scusate il ritardo Maria Chiara appena
Buongiorno a tutti vi ringrazio per la presenza soprattutto ringrazio Matteo Renzi perché l'idea di questa iniziative sua perché tanti di noi anch'io mi occupo di terzo settore
E di economia sociale da tanti anni ma oggi è importante riaprire un dibattito e far sì che anche i partiti si facciano carico
Delle molte cose che ascolteremo questa mattina in questa platea ma in generale nel Paese
Di effimero ti rubo una parola non c'è niente anzi abbiamo grandissima concretezza grandissima capacità di generare valore e questa mattina con i protagonisti di questo mondo riporta correremmo la strada fatta ma soprattutto le soluzioni nuovi bisogni che ci sono oggi e anche le opportunità
Perché quando si parla di terzo settore di economia sociale anche in Parlamento
Spesso manca il vocabolario
E quando manca il vocabolario si trovano delle soluzioni asporta e noi oggi dopo la riforma del terzo settore che porterà sua prima firma e di cui si è fatto carico
Da da sottosegretario Luigi Bobba allora e che oggi e qui anche per raccontarci come in questi anni è andata come osservato
Il terzo settore
Ci vogliono oggi misure stadi di misure strutturali che diano continuità anche perché abbiamo delle opportunità che stanno anche nel nuovo quadro del nuovo Indirizzo dell'economia sociale che dobbiamo riempire
Il contenuto perché le cornici legislative sono essenziali sono fondamentali però poi dobbiamo anche declinarla lei quindi io vi accompagnerò in questo viaggio oggi nella veste di moderatrice chiamando
Al tavolo appunto tanti protagonisti del terzo settore l'economia sociale la pratica no la raccontano
Avremo alcune storie esemplari perché dalle storie esemplari si può capire come far diventare i processi modello quindi avremo le ACLI UE sacri con Damiano lembo il Banco alimentare con Giovanni Bruno
Cari tassi italiana con il vicedirettore Paolo Valente avremmo anche una un messaggio anche delle parole di sollecitazione importanti da parte del direttore di Caritas e poi abbiamo anche le pro loco di taglia quindi il cuore pulsante del Paese in tante comunità
Anche lontani periferiche quelle che dove i servizi fanno fatica ad arrivare e poi avremo due pannelli importanti di
Ragionamento di prospettiva nel primo avremo Stefano Arduini direttore di vita anch'io mi unisco anche alla a saluto all'affetto nei confronti di Riccardo Bonacina che è sempre stato una voce non solo autorevole ma anche libera
Che ha saputo raccontare interagire con la la politica dando consigli anche dicendo dove si stava sbagliando e poi abbiamo un
Pezzo importantissimo dell'economia reale del Paese perché quando si parla di economia sociale si parla di Terzo Settore ma si parla anche delle grandi centrali cooperative oggi noi abbiamo Legacoop e Confcooperative con noi con noi oggi e poi abbiamo anche le fondazioni bancarie e vedremo
Perché
Perché appunto sono qui oggi le fondazioni bancarie perché per dare stabilità è lo sappiamo ma talvolta a delle fondazioni bancarie vediamo agli effetti positivi sul territorio perché molte delle attività che esistono sono sostenute
Anche dalle fondazioni bancarie quando le istituzioni mancano sono un po'sono un po'disattente e poi ovviamente abbiamo diritti le grandi reti che il terzo settore lo accompagnano anche nell'affrontare le riforme dicesse Brunetti il Forum del terzo settore
E poi come dicevo prima Luigi Bobba e Giorgio Vittadini la Fondazione per la sussidiarietà perché questi temi
Sono nella Costituzione la sussidiarietà l'articolo centodiciotto della Costituzione
Ecco
Il terreno fertile in cui lavoriamo quindi io chiamerei subito Conad Matteo che strappi vicino a me e Damiano lembo poi è presidente nazionale
Delle UE S anche lì quindi parliamo di sport e Giovanni Bruno presidente del Banco del Banco alimentare
E partiamo subito perché questo del terzo settore dobbiamo pedinarlo dobbiamo capire come come come si come si articola
E con voi entriamo nel vivo useremo un po'un livello un po'distonico le storie il commento le proposte
Lo sport noi veniamo da un'iniziativa fatta con Italia viva due giorni fa che aveva messo a tema i giovani e lavoro oggi c'è una richiesta da parte delle persone non soltanto dei giovani ma anche delle anche soprattutto delle persone anziane in un Paese che invecchia
Il benessere di qualità della vita euro sporta è una risposta importante da questo punto di vista mai abbiamo centoquindici mila enti che sono
Enti sportivi che sono un po'a rimasti al bivio un po'al palo perché abbiamo da un lato la riforma del terzo settore ma una riforma dello sport che non riesce difficile forse ammetterà completamente a sistema
Lo sport che è un'attività di interesse generale il lavoro sportivo quindi un'opportunità importante di coesione territoriale ma anche di lavoro che Grasso subito la parola a Damiano lembo
Curci grazie approfondire dal fortunato con questa con questa prima storia quello che il mondo dei vari pezzi del terzo settore dico con forza terzo settore perché perché lo sport a mio avviso un elemento fondante del terzo settore un elemento perché Lotito persino dai primi dà i primi passi della riforma insomma aprì
Chiudo appieno questo questo mondo perché soprattutto in una prima fase come dire di intersezione tra riforma sporte riforma terzo settore c'era una visione che tendeva un po'ad allontanare no questi questi due mondi io credo che lo sport entrato ricordiamo da meno di un anno e mezzo con i suoi valori in Costituzione all'articolo trentatré della Costituzione e incastonato in questa fase di riforma già dal principio al due mila diciassette essendo una lettera una delle lettere
Di interesse generale una delle attività di interesse generale e a pieno titolo uno strumento di crescita sociale benessere
In tutte le sue sfaccettature quello sanitario quello della tutela appunto della della salute dell'inclusione e della socialità e quant'altro bene sono valori ripeto che sono come dire
Stati elevati a tema costituzionale però valori ecco la sfida
Il tema la linea pratica che dovrà emergere diciamo in questi questi linee in questi azioni che andremo a porre nel prossimo futuro e la trasformazione dà valore a diritto e qui la vera sfida perché non adesso sì parliamo di sport in tutte le sue accezioni ripeto in tutte le sue sfaccettature ma ad oggi non abbiamo ancora la possibilità di poterne fruire appieno rispetto a tutta la come dire la massa che dovrebbe far riferimento a tutto il sistema sportivo per tutta una serie di vincoli lacci lacciuoli la riforma che non si incastra bene
Abbiamo già un ronza abbiamo già entro un po'nell'operativo abbiamo già un registro nel quale poter fare riferimento perché non semplificare tutta una serie di passaggi si abbiamo a ponte delle non entro il tecnico abbiamo a Ponte però delle degli elementi di come dire di congiunzione ma dobbiamo far sì che questi siano sempre più fluidi e sempre più come dire interscambiabili fra di loro per cui il tema forte il tema vero è trasformazione da valore diritti e quindi altro elemento perché non trovi non creiamo dei tavoli non ci sono dei tavoli regionali provinciali locali comunali ma dei tavoli in cui gli organismi sportivi entrino in connessione con con gli enti locali quindi con gli amministratori locali e quindi portare le istanze dirette del mondo lo sport che attenzione dobbiamo vedere come quella massa i centoquindici
Mila le centoventi mila
Associazioni sportive
Fatte diciamo un riferimento sostanzialmente i due terzi di quelle fanno riferimento agli enti di promozione sportiva che notoriamente non sono i depositari dello sport di tutti e per tutti ma che notoriamente comunque svolgono un'attività talmente importante
Come quella di ieri dice ma appunto
Creare dei luoghi di di scambio dove l'evoluzione le l'emulazione del vertice possa portare la gran massa dei cittadini a svolge
L'amministrazione condivisa sarà uno dei temi di cui parleremo questa mattina quindi il rapporto con gli enti locali e tu hai parlato anche gli spazi perché ci vogliono le persone per ci vogliono anche gli spazi
C'è un punto agli enti istituti gli enti sportivi hanno bisogno di impianti sportivi è spesso sappiamo che sul territorio nazionale soprattutto in un momento in cui
La forbice ha colpito anche e molto agli enti locali anche nell'ultima legge di bilancio gli enti sportivi sono importanti per fare anche a manutenzione presidio di questi impianti ma soprattutto mai sappiamo come giustamente è stato detto che creano valore sociale quindi cosa si può fare su questo perché l'amministrazione condivisa su questo aspetto anche nella cogestione nella programmazione degli impianti c'è non c'è cosa può fare però la politica legislatore su questo
Sì intanto partiamo da un presupposto che noi dobbiamo comunque superare una concezione di impianti legate alle legacy dei grandi eventi
Noi abbiamo ancora viviamo sulle sugli impianti creati dalle Olimpiadi del sessanta da Torino due mila sei da Italia novanta quindi struttura infrastrutture connesse che derivano da grandi piatti qual è stata la nostra logica ancora lo è purtroppo per tantissimi anni ecco quello è un primo punto cioè
Il
L'impianto nasce laddove c'è qualcuno che lo finanzia perché c'è un grande evento che è una vetrina mondiale no ecco dall'intanto passare ad una concezione di programmazione costante ordinaria di non dico ma dove c'è ma di gestione degli impianti
Obiezione costruzione e gestione che rientri propone le logiche ordinarie di gestione del territorio perché perché quello è il bacino entro il quale entreranno quelle migliaia milioni di tesserati che poi porteranno a tutti quei valori che abbiamo detto benessere sociale inclusione e risparmio sulla spesa pubblica in materia di sanità sappiamo un tema già detto e ridetto un milione di volte un euro investito nello sport porta tre euro di risparmio dal mondo sportivo ma non è quello stemma ritorniamo sugli impianti quindi intanto un cambio culturale rispetto alla considerazione verso l'impiantistica l'impiantistica sportiva
E poi considerare che il coprogettazione coprogrammazione diciamo lavorare insieme
è è un elemento da attivare con forza subito perché pensiamo che va be'sappiamo che gli impianti sono comunque sentinelle sul territorio presidi sul territorio di tutti quei bei valori che abbiamo detto e che non ripeto perché sarebbe la ventesima volta
Però sostanzialmente fare in modo che le associazioni che insistono sul territorio creino comunità ma non sulle spalle del presidente della SPD che peraltro forse neanche
Chiede personalità giuridica e quindi rischia il proprio patrimonio della propria famiglia il dei figli per cercare di dare vita ad un uomo sanno che in questo la riforma del terzo settore sull'acquisto dalla personalità giuridica qualcosina in più volta fatto no c'è già un bel cambiamento
Quindi io ringrazio tantissimo Damiano lembo e abbiamo parlato di benessere
Adesso vediamo un'altra faccia del benessere delle persone perché c'è un tema grande come una casa di accesso al cibo e io chiedo alla regia di far partire convinti homevideo Breve
Che però dalla dimensione di quello che fa il Banco alimentare i numeri la dimensione del bisogno
Sì
Sono dei numeri straordinari i numeri straordinari di l'impegno possono dei numeri che da un altro lato ci preoccupano perché questi sono i numeri del Banco alimentare cui vanno aggiunte le opere le iniziative di tantissime associazioni incluse per esempio anche le ACLI poi avremo anche la voce di Caritas italiana che ogni giorno incontrano bisogno perché il cibo un po'il biglietto da visita per incontrare l'iceberg delle proprie delle povertà sotto c'è tanto tanto di più
Le norme viene aiutato abbiamo citato la riforma del terzo settore che poi io come dire con orgoglio posso dire che voi siete uno dei volti che attuato la legge anti-spreco però oggi a Giovanni Bruno voglio chiedere tre norme anche lì hanno creato una cornice cosa dobbiamo fare fare fare dei passi in avanti perché qualche collo di bottiglia c'è ma dobbiamo anche cogliere delle opportunità perché in questi anni anche la propensione delle aziende a donare
è un ventata quindi non c'è soltanto di fare panettoni Federica il Banco alimentare
E i pandori
Ho sbagliato prodotto però voi recuperate sì e panettoni che pandori
E quindi cosa si può fare oggi per aiutarvi a recuperare di più e lavorare meglio
Ma innanzitutto grazie per questa occasione per questa opportunità io non non voglio dare consigli ho sempre in mente la la vecchia canzone di De André si sa che la gente dai buoni consigli quando non può più dare cattivo esempio noi cerchiamo di non dare cattivo esempio di dare un buon esempio e vogliamo continuare a dare un esempio questo è essenzialmente Banco alimentare perché la risposta un bisogno
Una primario come quello del cibo rappresenta per noi
L'esempio di una modo di di di di concepire euro è una concezione di società di contribuire alla società
Anche la scelta fatta fin dall'inizio di non rivolgersi direttamente al destinatario finale ma alla Rete di enti caritativi sul territorio
Dice di una logica sussidiaria che ha voluto fin dall'inizio valorizzare quel che già c'era
Dando l'opportunità quindi a tante realtà
Che evidentemente da sole Parker piccole non l'avrebbero potuto anche di svolge loro la loro ruolo e accedere a una un mondo che da solo non ha non ha quello da soli non avrebbero potuto accedere
Questa credo sia un po'la caratteristica
Di importazione del banco che come è stato messo in luce anche ad un paio di di ricerche condotte sullo sul input del baco da Politeia per conto del Banco Napoli tempio Fondazione per la sussidiarietà e la terza in corso la prima sul settore dall'industria trasformazione la seconda sul mondo delle colture in corso sulla distribuzione quello che emerge è una caratteristica del banco una realtà
Centrale
Che in grado di dialogare con le aziende con un linguaggio analogo a quello cui loro sono abituate
è una realtà capillare sul territorio capace di tradurre poi di declinare per cui l'azienda sa che quello che
A a poi via al al dialogo con cui ha dialogato lo lo può ritrovare sul territorio anche in un'ottica di trasparenza assume straniero è secca no assolutamente anche in un'ottica di trasparenza da questo punto di vista ci siamo con sorpresa
Perché non era stato assolutamente preventivato né richiesto ma ci siamo trovati in un paio di occasioni con testimonianze importanti di aziende assolutamente importanti che hanno hanno testimoniato innanzitutto a noi
Importante per noi perché non ce n'eravamo resi conto così bene che
Oggi come oggi la
Reputation la reputazione per uno vieta il bene primario per cui il sapere che qualunque cosa succeda con
Nel rapporto col Banco alimentare come avviene per quello che è messo sul mercato può essere ritirato perché tutto tracciato anche nell'ultimo struttura caritativa fino a che non è arrivato a casa di chi ha bisogno ovviamente beh
Credo per loro questo è un elemento fondamentale anche perché oggi come oggi tra coloro la rendicontazione e
La valutazione di impatto diventa un discorso cruciale ovviamente sempre ieri Fini dal dalla reputazione questo vale anche per che come
Le fondazioni per esempio finanziario Progetto inclinazione iniziative o finanziano anche l'attività ordinaria posso farti una provocazione solo perché anziché
Il gli antichi filosofi avevano sempre ragione ristoratore diceva che le risorse vanno date non a chi sta nel bisogno ma chi dimostra di saper gestire la risposta al bisogno pompo parafrasato a però il concetto è questo
Sono stati messi insomma un miliardo e messo e mezzo circa in questi in questi due anni sulle card alimentari
Voi che di confrontati con la pubertà alcuni clienti monetizzare bisogno è la scelta giusta o quel miliardo e mezzo si sarebbe potuto mettere
Diversamente a voi cosa servirebbe uno nella scelte noi pensiamo che va be'ovviamente tutto foie ci mancherebbe altro un miliardo e mezzo sono un miliardo e mezzo qualcosa ospitare la spesa delle famiglie sembra una cosa giusta assolutamente
Però per me non è l'abbiamo detto tutti morire abbiamo presentato documenti abbiamo voluto ha fatto se astratti chiamati in uno io da in un'audizione in
Commissione del Senato su una serie di emendamenti che voi l'acqua va bene ma non dico croste inciso lasciamo fare no che non si capisce mai poi alla fine cosa cosa succede che arrivano dalla per
Poiché Cina è un esercizio diciamo che però va fatta non rinunciamo a farle e e quindi detto anche Palazzo Chigi perché questo torno porto il va che è stata data sette ministri
Che la perno e la moneta redazione come la come risposta al bisogno ha un valore assolutamente relativo
L'Italia cosa cos'altro fare fede etico
Ma insomma diciamo che se ci fossero più celle frigorifere applica Mancini voi recupererà esteri il doppio e soprattutto questo per i piccoli enti quindi se ci fosse dotare di un po'di mezzi sarebbe aveva
Ho attraversato assolutamente sì per esempio noi siamo trattati ovviamente come un privato per cui il privato di qua non lo scarica la paga tutta quindi noi acquistiamo qualunque cosa paghiamo tuttavia
Allora ci ragioniamo su questo
Matteo sembrerò precisata troppo però diciamo tanto ci ragioniamo assoluto io ringrazio Damiano lembo Giovanni Bruno e chiamerei
Qui al tavolo il primo pane degli il primo pane dei relatori il direttore divinità Stefano Arduini
Il presidente di lega di Legacoop Simone Gamberini il presidente della Confederazione europea delle cooperative industriali i servizi e delle cooperative sociali
Giuseppe Guerini
Ultima ma non meno importante assolutamente Claudia Sorlini vicepresidente della Fondazione tali però e Matteo però adesso ti devi trovare un posto a sedere che sì e no no no a lui linea solitamente però non facciamo il gioco della sedia bastava stavo scherzando ovviamente
No no Apa a parte gli scherzi ci tengo molto che Matteo Renzi si apre perché ripeto la firma sulla riforma del terzo settore sua e anche di tante norme che sono passati in quei mille giorni o parte Reyes subito
Con la regia con una provocazione grande perché io ringrazio moltissimo Stefano Arduini direttore di vita fondatore appunto come come come abbiamo detto Riccardo Bonacina
Che ha deciso insomma di presentare la copertina del mensile di marzo proprio qui in questa iniziativa e ad Amanda la fai tu nel senso che è il titolo di di vita provate a fare senza viaggio distopico in un mondo senza terzo settore
Perché avete deciso
Di fare una copertina così forte così potente che peraltro fa vedere complicata nella grafica però fa vedere la complessità perché il terzo settore opera in ambito sociale e sportivo però poi sta nella ricerca e nella formazione professionale in tantissime attività di interesse generale che poi però quando si arriva nelle leggi di bilancio quando si arriva nelle misure complessive spesso ci ci si dimentica insomma
Tanto grazie a Maria Chiara Matteo Renzi perché devo dire attenzione verso questo mondo
Ormai direi storica grazie anche per il ricordo ricordo di Riccardo sono che che commuove sempre ciò per noi che siamo stati suoi suoi collaboratori suoi colleghi e anche i suoi amici linfomi contro i ricordi questo grazie
Aveva provato a fare senza noi
Ci occupiamo di comunicazione no possiamo facciamo i giornalisti
Siamo arrivati in un momento in cui
Nel terzo settore qui siamo anche attenti alle parole io ero un po'di anni che sono persone in questo settore The proposte proprio raccontarlo e parole come sciopero manifestazione scendiamo in piazza non se ne può più
Io non l'avevo mai sentite con con questa intensità e con questa trasversalità
Siamo di fronte a una doppia narrazione
Che che produce effetti distorti nel deciso mente a ciò ad diciamo così c'è una narrazione di tipo istituzionale
Consentitemi di essere di usare un'aggettivazione magari un po'sgradevole ma molto Bernier Losa molto accomodante
Fatta l'ha fatta di tanti ringraziamenti di tanti grazie di tante pacche sulle spalle
è una narrazione che questo proprio in Consiglio convento giro per l'Italia ormai sono spessissimo durante la settimana
Fuori convegni partecipò spesso istituzioni dei dei vari livelli ma nazionale e regionale
Le amministrazioni locali io non ho mai sentito nessuno diciamo mettiamo a metodo parentesi il tema delle migrazioni
Diciamo meglio di qualcuno che soprattutto a livello nazionale per quel per quello stesso partito a livello locale a tutt'altro fa con tutt'altro racconto quando parla di chi soccorre i migranti nei territori
Noi siamo mettiamo tra preventivate migrazioni io non ho mai sentito qualcuno che dicesse che il terzo settore fa schifo e quindi bisogna ma bacchettare Loreti Ariel mazzate
E questa è una narrazione
Verso diciamo così Susan è quasi banale una narrazione fattuale che noi proviamo fare danza oltre trent'anni a questa parte
Che è fatta di quelle di quelle parole chiave che che vi dicevo
è fatta di una una una grande stanca sette anche questa trasversale quanto meno a due degli ambientato settore sotto per taglia lampo con l'accetta
C'è il mondo dell'impresa sociale della cooperazione sociale c'è il mondo dall'associazionismo e promozione sociale sul mondo del volontariato diciamo il primo e il terzo il primo terzo modo in particolare sono sono in grandissima sofferenza per per vari motivi
Sofferenza da parte di chi ci è dentro quindi vede i volontari che ancora resistono dentro l'organizzazione di volontariato i e dalla fatica dell'organizzazione volontariato direttore reperiremo volontari e richiesta vento poi anche tutto il mondo dell'impresa della cooperazione sociale guardiamo andiamo Simone
Simone gambe Gamberini Giuseppe congelate Guerini che ente sono caratteri quando quel mondo lì ma immagino ci diranno una grande fa fatica a parte degli operatori è una grande fatica la parte De Memme quindi anche una capacità quali offrire quei servizi di welfare a perché sono che sono necessari
Allora abbiamo provato a fare questo approvare a mutare un po'sasso nello stagno e dire ragazzi svegli amo cito guardate che quello che non non non è più accettabile continuare a a ringraziare questo mondo
Nelle varie istituzioni sui giornali con la Sipra intervista Matteo Renzi dicevate
Se si prendesse si sta un bravo dirigenti di un associazionismo qualche voto ancora ancora colmi di quei pochi perché vanno ancora votare questo lo aggiungo io ero tra pareti sette che sono sempre meno
E questo promette Ciceri c'entra anche qualcosa il e
E è un mondo diciamo che ha provato a fare quello che diciamo punto provate a fare senza parenti amici ventuno mi ha fatto venticinque senza possono essere facilmente cinquanta no senza senza i volontari Protezione civile senza i volontari del sangue senza formazione professionale senza lo sport per tutti senza la ricerca scientifica
Tutta questa roba qua se voi se quella componente un un mondo giusto a questo punto quindi tutt'altro che desidera delle è un mondo anche invivibile sostanzialmente
Ha detto di sì fare senza cose cosa è successo no no no io delle alleviare i nasi no si sono bisogna bisogna che per revoca a capire che non è scontato che queste cose ci siano e lo deve capire la politica ma anche se i cittadini io per chiudere questo prima o poi abbiamo i tempi contingentati ne paghiamo provato mettere a fuoco alcune questioni non abbia messo a fuoco sei come sociale palle troppo gli medico due
Ed ecco due che sono un come dire un tradimento della politica rispetto non solo delle idee rispetto non al terzo settore ma in primis rispetto ai cittadini
Il primo il primo tolto cioè lavorato anche su questa cosa un tour lo sa benissimo il cinque per mille no
Il cinque per mille state cinque per mille Guede salendo arriva prima del dalla riforma del terzo settore di Renzi se l'è inventato un signore sia se chiama insieme a Giulio Tremonti teche di una parte politica che non era sua non era costano cinquantamila prevede che ogni nella misura di sussidiarietà fiscale che prevede che ciascuno di noi in dichiarazione dei redditi posso invitare a chi destinare il cinque per mille le proprie province oggi cinque per mille non esiste più
è un quattro virgola nove qualcosa per mille
Questo perché perché il il fondo è stato previsto un tetto al fondo che li cinquecentoventicinque milioni mentre il il montante dell'Est di quello che i cittadini contribuenti vogliono destinare alla perfetta fosse terzo d'ora è ventotto milioni in più
Allora avesse fatto una battaglia dalla dal dal da da dalla
Chiaro
Sì se si
A cinquecento adesso è stata tanto il tetto cinquecentoventicinque milioni ma siccome cinque per mille un una misura di grande successo dell'addio c'era questa querela per
Ma certo è giunta c'è un tanti nel
Sì magari per il problema Matteo e e che non si arrivava a quella da quelle a quel punto le prove adesso detto e fatto circa tre mila e tu devi dare la capienza a reale del cinque per mille se no le le onde organizza
Preso atto del fatto che avrebbe siamo anche che con la riforma del terzo settore che è un elemento di semplificazione il cinque per mille
Ne viene bastasse negarla perché ha tolto un po'di non ceduti agli enti è quella che poi la gente vuole dalle cinque per mille al dazio mettiamoci il cuore in pace le persone vogliono dare voi
Ventotto ne mancano ventotto sono stati fatti degli emendamenti l'aria stanca anche di Fratelli d'Italia e non sono stati approvati allora tu lo sai ventuno se vede un evento atto milioni su un bilancio dello stato di novecentocinquanta miliardi
Dico male Mille Miglia po'poco meno di mille miliardi non pioverà ma ma ma ma vi pare una cosa possibile tu stai tradendo tre patti uno col cittadino contribuente ha quindi ha detto che io valuta il cinque per mille a Fondazione Banco alimentare perché non gli ho detto otto cinque per mille
Perché lo deve rinunciare a Pata Pata appare un frigorifero in più se gli abbiamo detto adesso stupisco le le esigenze dei secoli e secoli e secondo il secondo patto col con l'organizzazione stessa e il terzo con beneficiario
Dettami messo al secondo punto sulla punta che è un grande un grandissimo tema è quello del lavoro sociale
Allora si è fatto un rinnovo del contratto del del del del del lavoro sociale dell'India all'interno della cooperazione sociale che prevede un aumento di stipendio stiamo parlando di stipendi bassi lavoro di lavoro sociale oggi è un lavoro povero ok
Che prevede in due anni un aumento del quindici per cento delle remunerazioni
Per le tredicesime Palmese quanta comunque quello almeno il problema è che le amministrazioni e in particolare qui le reti sono le regioni e comuni a seconda del tipo Lucia di servizio
Ok più sull'assistenza all'educativa il più comune più sull'asfalto sono il socio sanitario senza le reti le regioni
Di fatto spesso o se Johnson tenuto Rizzi sorprese il diritto di decidere quando uno Coppa quel tavolo che vuole sostanzialmente di riconoscere o meno questa è per questo metri stipendio qui tu ti trovavi regioni per esempio con il Piemonte una regione del nostro padre Piemonte Londra per abbia che non riconosce non riconoscere gli aumenti tariffari certifichi pagare il giusto il quindi questo costruttivo rimane in capo alle cooperative
Che o o vanno a a intaccare le le loro riserve o vanno a intaccare il loro patrimonio oppure decidono di non applicarlo risultato che i servizi di welfare vengono pagati dai lavoratori sociali ma ci pare una cosa normale
Siccome il tema ci interessa Paci torniamo dopo anche con Giorgio Vittadini mai abbiamo messo sul tavolo con Stefano Arduini dei problemi
Io però alla mia destra voglio vedere anche delle soluzioni perché il mondo cooperativo oggi ligandi centrali operative stanno partecipando a una sfida che quella della costruzione del quadro dell'economia sociale
Mondo cooperativo lo dico guardando il presidente di Legacoop nazionale Gamberini può avere anche un ruolo in alcune questioni molto cogenti molto urgenti che riguardano la vita quotidiana delle persone penso alle politiche per la casa
Per la crisi dell'abitare il caro affitti la carenza degli studentati non abbiamo avuto delle norme siamo al piano nazionale di riprese resilienza
Che per tanti motivi anche per le disomogeneità regionali le
Carenze che ci sono sul territorio negli enti locali fanno fatica ad arrivare
Anche in quegli ambiti e quindi passo subito la parola al presidente come riempire questo piano strategico dell'economia sociale che è un'intuizione positiva dell'Europa che però l'ha colta
Ringrazio tutti per l'invito
Diciamo che Arduini ha ha stimolato altre riflessioni ma non non esco fuori dalla dalla dal dal campo ma sicuramente sul suo riconoscimento del valore del lavoro sociale ci sarebbe qualcosa da dire in modo in modo diffuso insomma quel con come fare senza e la valutazione dell'impatto che ha il lavoro sociale e in generale tutto il mondo del terzo settore penso che dovrebbe fare una riflessione più generale tutto tutto il Paese ma a parte questo che non è un tema irrilevante sicuramente la la la raccomandazione
Della della Commissione europea che ha poi portato alla costruzione del del del piano d'azione sull'economia sociale ha aperto un campo diverso ci ha dato c'ha messo a disposizione una cornice diverso sulla quale ragionare riflettere anche a livello nazionale in quello che auspichiamo sia il il il tavolo
Che porterà
Portava al Parlamento la c'è un play sull'economia sociale e italiana
E su questo mi mi mi preme valorizzare il lavoro che si sta facendo come tutt'le componenti del del due dell'economia sociale terzo settore la cooperazione nel cercare di trovare e non solo una sintesi neanche proprio le soluzioni per costruire non solo l'impianto legislativo la legge la legge quadro che dovrebbe ordinare tutto il sistema ma anche gli strumenti che poi possono a attivare promuovere le l'economia sociale perché noi abbiamo bisogno di queste in questo in questo momento del riconoscimento del del valore dell'impatto e degli strumenti che che ci mettono nelle condizioni di sviluppare un'azione positiva molti paesi europei hanno utilizzato il Pnr alle risorse del PNR rapper
Sviluppare piani action plan della del sull'economia sociale che hanno prodotto risultati straordinari positivi penso ad esempio all'esempio spagnolo che con una legge dedicata individuato non solo la Chun penna gli strumenti attraverso i pm RR per dare e come dire uno spazio alla alla all'economia sociale e stranamente il tema della casa che criticità di prima nella raccomandazione non c'è non è il tema delle politiche abitative non è uno dei temi
C'è centrali
E questo è un tema che noi abbiamo cercato
Di riproporre anche al tavolo italiano perché pensiamo possa essere un elemento di originalità anche delle della Centrale sull'economia sociale
E nel parlare di casa significa parlare di quella che noi pensiamo sia una delle infrastrutture
Fondamentali sociali del nuovo welfare se vogliamo parlare di nuovo di nuovo qua il fare allora se vogliamo affrontare il tema del disagio abitativo ogni tanto
Probabilmente dobbiamo anche non replicare le solite politica ma anche come dire usare una cassetta degli attrezzi che posso può venire anche dalla dal dal passato in questo L'esperienza cooperativa
Ha ha ha ha rappresentato sicuramente un'esperienza straordinari importante nella nella sua storia le cooperative di abitanti in questo in questo Paese se penso alla cooperazione indivisa già oggi forniscono full alloggio a a quasi ottanta mila famiglie che sono soci delle cooperative e la cooperazione di abitanti indivisa ha realizzato negli ultimi cinquant'anni quasi e ha creato le condizioni per arrivare a a milioni di famiglie italiane l'opportunità di avere casa ecco allora che dentro Lecce un play sull'economia sociale probabilmente e l'individuazione di quegli strumenti che diano forma è una vera forma un piano casa nazionale probabilmente sarebbe sarebbe utile dando un ruolo molto forte a tutto il mondo della dell'economia sociale attraverso gli strumenti che oggi possiamo utilizzare quelli dell'incentivazione fiscale che sicuramente è una leva che va che facilita ma nel pensiamo anche mettendo in gioco le risorse che oggi il mondo della cooperazione dell'economia sociale possono mettere in campo unendole a a affondi che oggi alcune istituzioni europee se penso alla alla pay o al Fondo europeo per gli investimenti possono mettere a disposizione l'abbiamo costruito con il mondo cooperativa una proposta molto molto articolate che va in quella direzione cioè a costruire un fondo rotativo
Nazionale che accolga risorse
Che provengano dalla bella Maffei e che unito alle risorse
Che che che il privato o o le fondazioni possono mettere in campo nel caso il privato parliamo del privato sociale quindi anche e soprattutto la cooperazione sociale le cooperazioni di abitanti può mettere in campo
Le risorse che consentono attraverso una garanzia anche dello stato di produrre una soluzione
Ne potremmo realizzare con un fondo rotativo lo stiamo studiando insieme insieme alla BEI migliaia di alloggi con la possibilità di fornire una casa a a tante famiglie che oggi sono situazioni di disagio abitativo che non appartengono alla fascia diciamo bassa che che deteniamo che la classe media sostanzialmente la strumenti alla casse Mede che oggi ha bisogno di soluzioni alternative
Può essere la formula del buy torrent può essere la forma dell'affitto collegato alla alla alla cooperazione indivisa possono essere percorsi che che si stanno sviluppando in Europa sull'housing sociale che noi possiamo mutuare e anche migliorare con un coinvolgimento complessivo di tutto il mondo dell'economia sociale e questo ha un impatto straordinario perché mette in gioco le risorse dell'economia sociale le risorse europee ma finalizzando le alla realizzazione di quella che è una infrastruttura sociale fondamentale per ugual fare del paese e questa è una soluzione possibile
è un po'paradossale che in questo momento le riflessioni con bei Felle stiamo facendo inventore cooperativo e come dire c'è un grande assente perché che il Governo nella nella nella costruzione di quello che per adesso è solo un testo con tanti impegni che che manca completamente quello della della costruzione siano
Ministro Sabino che ha costruito un tavolo sul piano casa
Così mi manda rimandate a nozze Matteo Renzi
No
Però appatta parte gli scherzi noi siamo qui anche per questo per capire anche su cosa sollecitare positivamente il governo preme siamo un'opposizione costruttiva non distruttiva poi qualcun altro magari pensa di distruggere qualcosa Giuseppe
Guerini Coffa Confcooperative B è stato detto del del piano strategico sull'economia sociale e e lei ha un punto di vista privilegiato anche su gli altri paesi europei Gamberini ha già dato un esempio positivo su come altri paesi hanno usato meglio il piano nazionale di ripresa e resilienza
Troppe partite avviene sta continuando bene oppure io mi ricordo la campagna elettorale delle europee chiedevate un commissario con delle vede che all'economia sociale
Adesso queste deleghe si sono un po'persi tre commissari chi se gli anche cosa vogliamo fare Venezia grazie intanto era una bellissima occasione questa di essere in questa sala dove facciamo una bellissimo dizione sulla riforma
Del terzo settore molti anni fa proprio in questa sala con
Quindi ebbe bello tornare qui e tornare a parlare in Italia a livello politico di economia sociale di impatto sociale di non profit il terzo settore sono di questa dimensione che è una dimensione molto importante per loro ove considerate che a livello dei ventisette stati dell'Unione Europea sono occupate nelle organizzazioni dell'economia sociale dodici milioni di persone
Più o meno i numeri che fa l'Automotive
Quindi già solo questo dato ci dice che cosa può impattare questa questa dimensione sul piano economico
Il lavoro che è stato fatto più dubbi la a un percorso l'euro lire che è stata lunga c'è stato un uno sforzo di rappresentanza delle organizzazioni
Dell'economia sociale che è cominciato nel due mila e nove per rimettere al centro dell'attenzione delle politiche europee la dimensione sociale perché e la dai tempi di Delos quindi da dagli anni novanta che era scomparsa
Dalla politica europea alla dimensione sociale
Quindi si è fatto un lungo persone percorso che ha portato direi ombra a un allineamento dei pianeti straordinario
Che si è completato nel due mila ventitré con la raccomandazione del Consiglio agli Stati membri affinché tutti gli Stati si dotino
Di un piano d'azione per l'economia sociale per non parlare poi delle Nazioni Unite dell'OCSE dell'ai loro cioè che tutte le istituzioni internazionali hanno definito una cornice di riconoscimento molto importante
Il piano d'azione prova a passare sul piano della concretezza effettivamente tutte le condizioni c'erano per immaginarsi che arrivasse anche una assunzione sul piano delle politiche trasforma attive non solo quelle di inquadramento e quindi per questo c'era una richiesta di avere un commissario
Il clima politico è cambiato molto a livello europeo con son cambiate le le priorità
Livelli di attenzione e quindi da un certo punto di vista sta venendo avanti una ondata che ha all'ATC ovviamente tutto il discorso che si sta facendo sulla difesa su cui non abbiamo nel tempo né spazio per entrare
E ovviamente tutto quello che non è in quelle priorità rischia di scomparire
Allora quello che è in atto adesso la cosa più preoccupante e che fra i grandi meriti di quella stagione passata di quel dell'ultimo mandato da Comisso europea non c'è solo il piano d'azione per come l'abbiamo visto c'è l'avere inserito nella strategia industriale europea
Negli ecosistemi l'ecosistema dell'economia sociale di prossimità a dire che non è un ruolo testimoniale del terzo settore che mette i cerotti sulle cose che non funziona cioè che si occupa del pilastro l'OPA dei diritti sociali ma entra nel vivo della politica industriale europea ora la tendenza che è in corso è togliamo dalla dalla di Jim Crow che è la DG che si occupa di mercato interno e di politiche industriali da referenza
Sull'economia sociale e concentriamo tutto nella DG che si occupa di affari sociali e occupazione ora questo rischia di perdere la grande occasione che ci mette sul tavolo il piano d'azione e cioè riconoscere il ruolo trasformati Ivo nel cuore dell'economia cioè noi dobbiamo smettere di pensare che terzo settore economia sociale siano degli interventi ripara chili
Che
Sono cerotti delle cose che non funzionano del mercato tra questo se possono non è anche un elemento che c'è nella struttura dei nostri ministeri italici perché abbiamo un pezzo al ministero del lavoro un pezzo lo sviluppo economico
Un pezzo pezzo di qua e di là c'è forse anche in prospettiva quando saremo al governo quando torneremo al governo
Un bel ministero sull'economia sociale è una provocazione troppo forte nuove come dire noi lo accoglieremo molto volentieri insomma chiedendo il governo e poi salvo due con lo scherzetto Gallo contrappesi
Allora cosa interessante da valutare si celle questa distribuzione e il piano d'azione può essere un'occasione per fare questo percorso
I due Paesi europei che hanno effettivamente fatto una legge quadro sull'economia sociale ma l'ho fatta molti anni fa
Hanno festeggiato i dieci anni sia la legge quadro spagnola sull'economia sociale che quella francese non è che poi divano nel paradiso dell'economia sociale cioè tutte le contraddizioni e problemi li hanno anche negli altri Paesi
Il grande valore aggiunto che può avere l'Europa e guardare comparare e scegliere le
I talenti migliori che abbiamo distribuito non è che siamo solo noi che abbiamo ogni tanto qualcuno e qualcun inciampa Alitalia è la culla associati in cooperative sociali delle misericordiosi avidi ovvero facciamo l'economia sociale tutto vero però come dire anche in Bulgaria anche in Romania anche in Estonia anche in Norvegia nel mille il Murri già non è non ci sono esperienze di economia sociale di grande valore
Dobbiamo provare a insistere su quella che io chiamo il potere trasformati poi c'è un'economia malata che concentra ricchezze enormi che nel capitalismo digitale degli ultimi anni
Non è più il capitalismo fordista che costruiva l'abbondante sangue continuava a chiamare quello c'è il capitalismo e la buona quello ha costruito i l'abbondanza il capitalismo digitali su basi bacia sulla rendere scarso quello che
A disposizione e valorizzarlo la questione dei dati è fondamentale da questo punto
Allora un pensiero dell'economia sociale sulla gestione dei dati che sono patrimonio da gestire come bene comune
è una delle grandi sfide che dobbiamo adottare e quindi anche noi del terzo settore dell'economia sociale cooperative dobbiamo saper affrontare queste nuove sfide e non sempre fare Battaglini di risulta no
Per fare una battaglia vera visto che abbiamo anche un orizzonte da cogliere vicino possiamo pensare di costruire qualche risposta anche per la prossima legge di bilancio per non vedere più misura sporta che vengono un anno e se ne vanno un altro
E poi creano sistema il il la grande capacità trasformati ma sul piano economico deve essere l'occasione per dire guardate che noi abbiamo esperienze straordinarie
Gli investimenti impatto sociale che gli abbiamo iniziati a fare quarant'anni fa
CFI cooperazione finanza impresa i fondi mutualistici delle cooperative oggi su ispirandoci a Mario Draghi e ha Nicoletta con i loro due rapporti
Nel competitive Ness Compass presentato la cui solo che ha si parla di Unione del risparmio degli investimenti
Bene ci sono dei talenti sulla capacità di gestire il denaro in maniera produttiva
E generativa che troviamo del terzo settore che sono un esempio valorizzare questi fondi una proposta concreta da mettere sul tavolo
Grazie grazie moltissimo a Giuseppe Guerini chiude questo primo Giro Claudia Sorlini vice presidente di Fondazione Cariplo temo parlato già molto di risorse però con Claudia voglio parlare di filantropia che una parola meravigliosa ma che meravigliosa soprattutto perché finanzia non soltanto le attività che farà il terzo settore sul territorio ma molte volte per fortuna grazie anche al modello che state mettendo in piedi
Anche quell'amministrazione condivisa con gli enti locali che sono l'altra faccia della medaglia della costruzione dei servizi sul territorio però parlando con Claudia qualche giorno fa mi ha dato il numero pazzesco strepitoso perché se citiamo alle ottantasei fondazioni bancarie che sono in Acri voi in un anno quanto distribuite
Questa circa un miliardo
Riusciamo a gestirli all'anno e devo dire che no questo diciamo questo discorso qua si inserisce anche molto bene nell'ultimo discorso che faceva Guerini sull'importanza
Dell'economia sociale perché e noi puntiamo molto Pro nella formazione anche di piccoli enti del terzo settore proprio perché possano crescere
E questo questa capacità poi di entrare in relazione con le istituzioni con con l'ente privato da pari è fondamentale perché questa è una è un settore economico che deve vivere
Diciamo una sua identità non di risulta mi è piaciuto molto questo discorso ma una realtà completamente autonoma e ingrato culturalmente e poi gli strumenti anche tecnici necessari
Di contrastare di o in qualche modo di collocarsi a parità di diritto e nel dibattito con l'altra economia con quella patologica con quella malata con quella che ha come unico obiettivo il il profitto
E per cui anche questo discorso della diciamo dell'amministrazione condivisa per noi è un elemento fondamentale su cui ci deve puntiamo tanti bandi che
Noi facciamo sono rivolti a lei anche agli enti del terzo settore in grande maggioranza o agli enti pubblici locali
Però anche in questo secondo caso noi chiediamo che siano coinvolti gli enti del terzo settore non profit proprio perché si realizzi questa amministrazione condivisa perché ci sia questo aspetto diciamo di in qualche modo di Dio ruoli importanti di di potere direi di visto che gli enti del terzo settore sono i più vicini anche i bisogni alle esigenze sono in grado di interpretarli e di farsi portavoce in questo in questo senso
Quindi diciamo tornando un po'a al alla alle fondazioni bancarie di origine bancaria
Lavorano ognuna è tenuto a lavorare nel proprio territorio di competenza io sono a Milano sono della Fondazione sindacale bancaria di Milano e lavoriamo in Lombardia in una piccola parte del Piemonte
Però teniamo molto ad avere una visione nazionale per cui Acri perché appunto il frutto di questo ottantasei collaborazioni già ottantasei Forbes fondazioni di origine bancaria
Collaborano e si cerca di identificare problemi che sono di carattere comune
Esposito di poteva Vittorio se posso queste ottantasei fondazioni bancarie hanno un problema
Che si fermano a Roma una è proprio così cosa succede giù nell'ora succede giocherei sì siamo sempre preoccupati di questo aspetto che per questo
Ci auto tassiamo tutti siamo autotassati da danni per sostenere la Fondazione con il Sud che sta lavorando bene nel sud e lavora in in buona parte anche con i contributi
Che arrivano dalle altre fondazioni bancarie
Perché non possiamo dimenticarlo non può che esiste un sunto e non vogliamo che vengano accentuate le differenze tra Nord e Sud anzi dobbiamo andare nella direzione di compensare più il più possibile
E questo questa realtà del nostro Paese che importantissima e quindi lo facciamo con questa Fondazione con il Sud
Lo facciamo anche in altro modo con due grandi progetti che sono e dei due fondi quello del la povertà educativa minorile e quello della Repubblica digitale sono due fondi che nascono dai crediti d'imposta
è sulle fondazioni bancarie che mettono lì questi fondi e cercano di andare nella direzione proprio di completamente direzione nazionale quindi l'ottica è creiamo dei fondi che siano nazionale però che si spendano di più quella dove c'è più bisogno e quindi e questi diciamo i selettori poi chi farfalle verifiche Tia
Fai Banti accoglie poi i progetti che nel conto anche di una mappa geografica in modo tale da non dimenticare mai chi più e nelle condizioni di avere bisogno
E poi devo dire che molte fondazioni fanno anche i banditi
Pur essendo mi faccio un esempio Fondazione Cariplo danni lancia un bando che si chiama agile che a raggiera è un vanto tutto dedicato alla filiera agroalimentare
E fatto da ricercatori e fatto da sperimentatori e fatto da enti del terzo settore che si mettono a disposizione per queste cose e si tengono anche contatti con gli imprenditori
Contatti qual era ai quali raccontiamo i risultati di queste di queste ricerche e di sperimentazioni che sono innovative destinate a essere innovative e ampliare i livelli di occupazione
Allora questi due aspetti sono importanti dappertutto mamma il sud di ci deve esser dentro e devo dire che quando facciamo questi bandi abbiamo sicuramente e persone che che diciamo enti che di ricerca o di sperimentazione che stanno al centro nord o stanno in quelle e fondazioni bancarie che hanno contribuito a mettere insieme i fondi per fare questa operazione ma rispondono poi da tutta Italia abbiamo i napoletani abbiamo i siciliani abbiamo i pugliesi
E quindi in questo modo anche dei abbiamo anche degli organi degli istituti delle regioni molto più piccole come il Molise e quindi va molto bene perché c'è intanto c'è da da un da da Udine
O addirittura da Bolzano fino alla Sicilia si lavori insieme ma poi soprattutto si rivitalizza anche il Sud in tutti i modi
E torno e questo è un elemento diciamo produttivo
Importante devo dire che anche la genialità di molte centri del Sud viene supera anche diciamo per i Solisti Lombardi che dicono sempre tutto magari in certi casi in questi casi no
Sul tema della Fondazione per la povertà educativa che fu l'intuizione di Giuseppe Guzzetti ai tempi nostri portata avanti con Tommaso Nannicini
Il Gigi c'era insomma facemmo quella cosa su richiesta senza mettere venne Buzzetti che si piazzò in ufficio mi disse va fatta 'sta roba falla io la feci seguendo lo molto volentieri oggi è stato tagliato il fondo
Poi ho l'altro giorno chi è stato Giorgetti no Piantedosi mi ha replicato in aula dicendo che hanno rimesso tre milioni erano venti milioni se non ricordo male quando quanto percentuali
Ma come su tre milioni corretto Stefano altre centonove riporti ubriaco del valore situazione dove su quel
No no no no no va verificato però ora non voglio dimostrare di essere aggiunti
No no no secondo me c'è un tot che noi mettemmo illo tempore che era di venti milioni di Gigi correggimi se sbaglio secco venti chi c'è dove
No però escluso nuovamente momenti
Venti cinquanta poi quand'è che sono stati tolti nel ventiquattro
E quanto le viene il ventiquattro c'è nella Bilancio ventiquattro quindi quanto veri venti quindi era tornati alla al due mila sedici ed essere a zero nove sei tre milioni per tre anni
A lei c'hanno preso per il naso
Ho capito però tre milioni anzi è più o meno la barzelletta vale il principio che dicevamo prima per i ventotto milioni del cinque per mille cioè alla fine ragazzi sta parlando del e le l'altra questione ma non momento di parlarne io sono convinto che il Sud abbia un futuro straordinaria
Cioè dieci anni fa il Sud era il problema tanti anni fa però c'era una questione sul Sud oggi la narrazione sul Sud è totalmente diversa
Anche perché fa pendant alla diminuzione della percezione della criminalità organizzata che più cara recezione perché la diminuzione viene oggettivamente non è più come era trent'anni fa quando morivano i giudici per la strada non è più nemmeno come dieci anni fa
Il sud ha le caratteristiche per essere la ma la la Florida degli Stati Uniti nel sud in Europa il Prater e se ci crediamo noi eserciti del sud questo è il punto su cui riprenderemo però volevo fare sua trova la sua povertà educativa scusare
E ne aggiungo una iniziamo il secondo giro che deve essere insomma accompagnandola se alla al al secondo panel molto rapido
Voi avete anche altri fondi che sono suini tema perché noi abbiamo la povertà educativa ma abbiamo anche giovani che non studiano che non lavorano
è uno dei progetti più importanti che stiamo lancia uno dei tre progetti grandi sociali che stiamo lanciando che proprio quello di recuperare qualcosa almeno una quota del milione e quattrocento mila netta undici del Mitte che sono ragazzi che non studiano e non lavorano e non fanno corsi professionalizzanti
E ai Lombardia su un centocinquanta sette mila per noi questo è veramente è uno spreco di talenti di intelligenze
è una perdita di un patrimonio straordinario anche perché son tutti giovani Balotelli tra i quindici e i ventinove anni e quindi è a loro che saranno affidate le sorti di un del del nostro Paese
Quindi abbiamo deciso di impegnarci tantissimo
Abbiamo investito venti milioni su quelli in tre anni su questo intervento banche intesa si è aggiunta con altri dieci milioni noi confidiamo che nel percorso tutta una serie di altri e finanziatori partecipino che cercheremo di far di tutto perché questa media dei Neet che e la e la una delle più alte in Europa è molto al di sopra della media europea sia bassi ritorni a essere i criteri del nove per cento pensate che questo il livello noi perdiamo quasi il dieci per cento dei nostri giovani
Che è difficilissimo Paul stanare dai loro luoghi dalle case dalla casa in cui stanno chiusi dal dalla vita sociale
Però diciamo per lo è una scommessa molto importante magari ci eviterebbe ritroveremo tra tre anni e vedere cosa siamo riusciti a raggiungere
Grazie grazie Hamas perfetta con perfetta come sempre caldi Azzollini io visto che prima li mandiamo sul tema su quello delle risorse guardo Simone Gamberini perché c'è un tema che prioritario come si finanzia l'economia sociale un pezzetto l'abbiamo ascoltato però poi quando per esempio le banche finanza e nel terzo settore c'è Matteo questa cosa
Perché una regola un dato di fatto che bisogna che le banche devono mettere a riserva e quindi congelare una somma pari all'importo
Che mettono per finanziare il terzo settore se pensiamo all'altra faccia della medaglia che quello appunto dell'economia sociale di quegli enti produttivi che generano valore anche economico c'è un tema che quello dell'accesso
Al credito che è legato anche ai limiti che però voi sono le caratteristiche belle del mondo cooperativo sono legate alla gestione del patrimonio e alla destinazione dei fondi quindi sull'accesso al credito sulle risorse per l'economia sociale
Che cosa possiamo fare noi anche come legislatori
Dovendo essere rapidi George Lucas fuori sintetizzare a al al massimo
E però c'è un tema che che che anche il mondo bancario in generale non viene mai troppo troppo conto che quello legato alla a rischio legato all'investimento all'impatto
Ne abbiamo dati e anche le banche le antiche realtà che che che mettono in evidenza come era alta l'investimento su un soggetto che risponda a requisiti sociali ambientali e di impatto è solitamente molto più basso di qualsiasi altro rischia di l'investimento
E se lo andiamo a chiedere alle banche etiche o ai fondi d'impatto TG rispondono positivamente noi abbiamo i dati dei nostri fondi mutualistici e di tutti gli altri
Soggetti che già ora intervengono sulla finanza d'impatto che ci danno quel quel dato allora antichi il tema capire come come sbloccare questa questa situazione qualche anno fa la la il Parlamento europeo aveva approvato una norma che vincolava
Lei va quindi dall'autorità bancaria europea a raccogliere sostanzialmente i dati per introdurrà arrivava introdurre in Europa
Il Green il socio supporto in fatto perché io penso sia l'elemento determinante voi Zazie teste e ma non ha più fatto niente o comunque ha valutato che non fosse opportuno a andare avanti ma io penso di sì conti ma ed è necessario passare da lì finché non viene riconosciuta che e e che è minore il rischio legata agli investimenti socialmente responsabili noi non riusciamo a sbloccare questo meccanismo è un investimento verso la la uso getta d'impatto o del terzo settore dell'economia sociale viene considerato e valutato come un investimento
Simile a tutti gli altri ha ha ha un impatto diverso va riconosciuto questo questi impatto e probabilmente riuscirà a lavorare con abili e anche su più livelli per fare conoscere questa questa caratteristica penso sarebbe fondamentale perché produrrebbe in automatico la riduzione degli accantonamenti necessari
Per prevenire il rischio una cosa se vogliamo semplice poi mi rendo conto che il sistema bancario mainstream si è sempre un po'chiuso rispetto a questo a questo tema avevamo avviato nell'ambito della discussione sugli SG
Una riflessione importante che andava calare no soprattutto su sui fondi ad impatto questo questo tema oggi però bisogna che il sistema bancario
Sia stimolato diciamo così nelle nelle sull'Authority a cambiare questo cioè a riconoscere questo elemento di minore rischio e al e il valore d'impatto generato dal dal mondo dell'economia sociale riconoscendo quel quel fattore
N pensiamo che questa sia una proposta di importante lo lo vediamo materialmente oggi quando operiamo con con fondi che vivono in quelle logiche alcuni fondi d'impatto sono finanziati a livello nazionale per esempio da da da bar maggio parte delle fondazioni alle fondazioni bancarie si muovono in quella logica spesso insieme fondi mutualistici mamma nicchia
è una nicchia che che che può aprirsi e oggi a alle banche etiche però anche loro sono vincolate comunque alle regole del sistema bancario
E europeo se si sblocca quel meccanismo probabilmente riusciamo a a sbloccare anche il tema del credito verso motori economia sociale
Aprendo spazi importanti anche per costruire investimenti a basso rischio fortissimo impatto
Io ringrazio moltissimo Simone Gamberini e in un tempo rapidissimo faccia un dopo Andone a Guerini perché se il tema dell'accesso al credito e pace quello della frammentazione i piccoli vale per il terzo settore ma anche vale per le imprese sono più esposti al al rischio
Rischiamo che il binomio l'auto lavoro welfare oggi non sia una realtà mondo cooperativo upper matura questo di nomi e quindi cosa facciamo anche in un Paese che ha un bassissimo ricambio generazionale e molte imprese anche eccellenti poi rischiano di non esserci più e di non avere più il lavoro che articolo uno della Costituzione oggi dopo domando una molto interessante ovviamente la questione dimensionale riguarda molto l'Europa ma riguarda tutto il sistema imprenditoriale
Sistema imprenditoriale europeo ho fatto al novantotto e rotti per cento da piccole e medie imprese poi con caratteristiche molto diverse perché le PMI tedesche son diverse da quelle italiane che sono per lo più micro e paradossalmente se guardiamo le cooperative ma anche se guardiamo molte imprese o attività economiche rilevanti fatti denti terzo settore sullo dimensionalmente più grandi di molte delle piccole e medie imprese italiane quindi se ovviamente un tema che riguarda la frammentazione e il cambio di mentalità che occorre fare
Come europei eccome enti dell'economia sociale
Se questi lo che dobbiamo misurarci con la dimissione che europea
Noi siamo nati rivendichiamo orgogliosamente il legame comunitario gestiamo imprese che hanno radici fondate sul territorio
Ma oggi i nostri territori sono più o ampi il nostro territorio è l'Europa su alcune cose dobbiamo crescere dimensionalmente soprattutto laddove ai bisogno di efficientare i processi
Costruire cultura manageriale
Costruire classe dirigente e quindi qui serve la dimensione e bisognerebbe fare un grande sforzo in questa direzione lo ha detto molto chiaramente Mario Draghi che di chiedere un'OPA sviluppiamo dei campioni
Dopodiché abbiamo delle grandi contraddizioni perché tutti ad approfondire Mario Draghi facciamo i campioni europei nell'economia UniCredit dice ma io vorrei comprare commessi per banche e subito siti dal sulle bandiere le le barriere non ce l'ho non se ne parla proprio non abbiamo bisogno
La più grande banca europea
Santander non è nelle prime dieci al mondo
E quindi da questo punto di vista è un sistema complessivo noi possiamo fare la nostra parte dimostrando che abbiamo in prese partecipati gestite democraticamente di grandi dimensioni e anche molti efficienti
Grazie mille Giuseppe Guerini
Confcooperative faccio faccia una sollecitazione anche guardando la legge di bilancio scorsa perché poi i anche qui si parla abbiamo parlato in questo tavolo di innovazione però poi quando quando si parla di legge di Bilancio e il taglio alle detrazioni
Si mettono si escludono dal taglio gli investimenti nelle nelle start-up innovative però non si scrivono nell'esclusione anche le start-up innovative che stanno nell'economia sociale
E quindi anche su questo non ho quando verso leggete leggete eredità che che loro che lo raccontiamo quel sano scusami rinunciano uninominale andiamo a adiacente panico tra cosa rischio le dicerie sul l'innovazione allora
Ambiti di di innovazione che vedo io dalla lavorando su vita molto sul tema del food e molto sul tema del digitale applicato la cura licei dice dice tantissimo innovazione
Modelli di governance
Soldini diceva del fondo ha citato i profondi fondo povertà minorile fondo evita del digitale fondi privati gestiti con garanzie pubbliche allora si decide di Pio premettono una cavolata perché pensavo alla alla alla
Alla al credito d'imposta regista parava di di valori assoluti portare decidere di chiudere
Un fondo
Dal giorno all'altro
E sappiamo che che che che che che un fondo sperimentare questo sappiamo bene ma deciso di chiuderlo senza aver valutato l'impatto di quella sperimentazione e senza pensare a cosa si può mettere dopo mise è una follia
è una follia poi fortunatamente ha fatto questo più che il regalino perché finanziaria abbiamo chiuso e nel ginnasio avevano chiuso e poiché nel nel nel mille probabilità ammessa ma ha messo tre milioni e per questo la follia pertanto la terza e ultima terza e ultima cosa
Giusto racconta faccio il giornalista le storie funzionano funzionò tanto su questa gamma far fare storie amare ancora hanno una durata effimera che si diceva prima
Per noi abbiamo bisogno di raccontare un terzo se modelli di sistema
Dove il terzo settore la pubblica amministrazione e anche soggetti privati aggrediscono i problemi che leggono nel territorio
Allora è è bisogna avere io se fosse una un un partito poco politico parte prima mi porrei il tema di come favorire le connessioni
Tra tra tra questi tre tra questi tre dimensioni e fosse il modello lo dico anche la vicepresidente ma so che lui fondatore carico sta stanno ragionando su questo è anche in atti
Il modello il modello del bando fosse va barbari pensato quanto meno parlava barba una picconata rivisto
Perché se rimane nella logica delle della fornitura di servizi invece bisogna andare in una logica di
Collaborazione e corresponsabilità chiedendo al terzo settore diversa responsabilità del delle politiche pubbliche per che cosa non è non è semplice è una sfida per il terzo settore
Grazie può grazie moltissimo ai relatori prestigiosi e facciamo un cambio di tavolo perché chiamo qui al tavolo Paola Paolo Valente dice direttore di Caritas italiana Antony no la spina presidente delle pro loco Italia
E con loro cambiamo
Cambiamo piano insomma ritorniamo su un tema vero che è quello insomma che che riguarda prego vicino vicino a me no
Che riguarda le nostre comunità
E e e anticipiamo
E e e anticipiamo insomma Gigi Bobba e e Giorgio Vittadini che che si portano avanti con il secondo tavolo
Partiamo con eviti abbiamo un breve video cambiamo proprio Piano però rimaniamo a tema
Pro Loco d'Italia
Diverse
L'uomo
In questo video bellissimo ci fa vedere il mille molti delle Pro Loco che conosciamo e che soprattutto sono presenti in quelle aree interne dove spesso i servizi mancano ma soprattutto questo diteci fa vedere un elemento di serietà tutte le attività delle pro loco producono le hanno misurate hanno valutato impatto hanno messo i numeri anche di quello che può essere generato voi state facendo una cosa molto importante dico Presidente Antonio la Spina che è quella della mappatura
Del patrimonio materiale immateriale delle delle nostre comunità che appunto sta questa mappatura patrimonio materiale sono le tradizioni i dialetti la cultura insomma la cultura è importante anche per trainare il turismo laddove oggi fatica fatica ad arrivare e questa mappa pur mappatura appunto non deve essere dispersa come si fa a non disperdere questo patrimonio e anche quello materiale perché poi nei nostri piccoli borghi
è fatta e difficile anche mantenere le strutture riqualificarli e e prima ho ricevuto portando essendo quando parlavamo di sport lo dico guardando lembo lei c'è una misura che ha consentito anche di mantenere le strutture perché bandi su sport e periferie
Quello scopo avevano e dare continuità di dare una mano con delle risorse vere
E programmabili nel tempo torniamo al patrimonio materiale materiale le prove
Sì grazie grazie marinara
Grazie di questo appuntamento ma il prima di risponderti parto dalla dal video parto dall'impatto sociale perché i numeri che ci stanno in quel video che sono i numeri delle di quello che riusciamo a fare nei territori
Da un po'il senso del valore che ha il terzo settore appunto nelle comunità locali che serve appunto a mantenere
Quelle realtà vive
Che oggi è un problema abbastanza importante visto che ormai quasi il novanta per cento dei nostri piccoli territori e delle piccole realtà sono a rischio spopolamento spopolamento che spopolamento sia demografico che ovviamente commerciale artigianale
Che significa che l'economia nei piccoli centri diventa sempre più complicata da gestire
Da gestire perché mancano le risorse economiche a mancano le risorse umane che ovviamente si spostano o o ovviamente magari mancano proprio
E questo il ruolo che noi portiamo avanti attraverso una serie di iniziative che vogliono rendere un pochettino consapevoli le realtà locali che invece si può generare economia da quello che sono le nostre potenzialità
E che in questi in questi luoghi le potenzialità e quello che c'è senza andare a cercare altro fuori dalle dal contesto e per questo ecco magari nasce il censimento del patrimonio culturale immateriale cioè quello di mettere insieme tutto questo patrimonio renderlo visibile rendere consapevoli le realtà locali e soprattutto farlo emergere per tutto quello che rappresenta in in Italia questo patrimonio parliamo ovviamente di tutto quello che il materiale quindi ovviamente dalle tradizioni e riti le sagre e le gli eventi ma banche nei prodotti tipici va nella musica tradizionale va nell'artigianato locale va in tutto quello che genera comunque una movimentazione anche di tipo economico ma l'abbiamo visto da quello che generò semplicemente le le sagre che noi realizziamo ne facciamo venti mila generiamo circa due virgola uno miliardi di euro che aggiungendo un pochettino tutto quello che è l'indotto quindi il viaggio la permanenza l'albergo il ristorante il prodotto tipico locale
Il souvenir arriviamo a circa dieci miliardi di euro che lasciamo nei territori ecco tutto questo è un impatto sociale che mette insieme poi circa un milione di volontari che lavorano tutti insieme per animare quelle località che si sentono vivi e che in qualche modo danno anche un impulso e una voglia di per restare in quei luoghi e quindi di mantenere vive quelle tradizioni e dire quelle comunità ecco tutto questo
E il nostro patrimonio noi siamo a buon punto abbiamo realizzato già una piattaforma che si chiama radici culturali punto it dentro già ci stanno circa quindici mila elementi che stiamo raccogliendo in tutta Italia
E che vogliono rappresentare al meglio che vogliono custodire
Tutto questo patrimonio perché attenzione questo rispetto al patrimonio materiale è un patrimonio molto più vulnerabile perché ogni volta che perdiamo noi un artigiano ogni volta che prendiamo un anziano che potrà mandare quella a quella tradizione che abbiamo perso un pezzo di questo patrimonio e per questo è importante
Intanto conservarlo per non perderlo ma intanto riuscire a far comprendere il valore che questo può generare anche per la nostra storia futura
Quindi la cultura il valore sociale ma anche economia e quindi questa mappatura poi dobbiamo renderla fruibile alle persone chiedo alla regia di mandare il saluto di don Marco Pagnan lo che direttore di Caritas italiana perché quando si parla di comunità lo dobbiamo anche capire quali sono le sofferenze oggi di una comunità che è anche sempre più sola
Divisi
Benissimo
Diverso
Sì
Una persona
Registro sa
Consigliere
E questo non provocazione perché anche qui il reddito di inclusione era stato l'intuizione positiva su cui erano state messe risorse
E poi ha avuto altre declinazioni però lo dico guardando il vicedirettore Paolo Valente
Don Marco ha detto una cosa che mi ha colpito non molto bisogna avere una Caritas in uscita perché prima i poveri chiedevano sapevano dove andare oggi queste mille facce della povertà che colpiscono anche la classe media che colpiscono persone che prima non erano abituati a chiedere mettono alla prova anche il terzo settore nella sua capacità di rispondere ai bisogni ci sono oggi nuove poveri e dove sono
Caritas in uscita vuol dire per esempio non aspettare che il poverino quelli che noi chiamiamo o per il Paese potrebbero dare tante definizioni non vengano loro necessariamente a bussare alle nostre porte questo mi mi fa già pensare a uno a un primo molto di questa povertà che per certi versi è una nuova povertà e la solitudine
Delle persone
Una povertà che non è necessariamente materiale anzi di per sé in materiale è un un fenomeno che non riguarda solo gli anziani riguarda anche i giovani
è un fenomeno che diventato strutturale tanto che in molti Paesi europei viene considerato come una forma strutturale della povertà qui quindi questo sarà già un primo un primo tema di cui tenere conto anche nel nelle scelte politiche perché ovviamente la la prima risposta alla solitudine vadano le persone stesse le buone relazioni non non sarà diciamo così il Parlamento che risolve il problema della solitudine però certo
Incentivare l'associazionismo i centri di aggregazione questo compito delle istituzioni lavorare e investire
Per esempio sul disagio mentale che che ultimamente ha aumentato nell'ultimo anno del quindici per cento perché questo è uno dei fattori della solitudine anche questo è un tema su cui investire un altro tema abbiamo sentito parlare
Già molto di lavoro il fenomeno con cui si confrontano le Caritas è quello del lavoro povero nato lavoro povero vuol dire che l'otto per cento
Delle persone che lavorano
Sono poveri assoluti
Quindi hanno un lavoro ma il ventitré per cento delle persone che si rivolgono ai centri d'ascolto della Caritas hanno un lavoro
Quindi questo è un tema sicuramente che riguarda la qualità del lavoro e anche ovviamente la quantità dei
A di quelli che si rivolgono a Caritas sì questa data
Un lavoro naturalmente formalizzato quindi non
Quindi c'è un problema di qualità del lavoro c'è un problema di quantità dei salari
Alcune risposte sono state già date ovviamente
è una questione di favorire posti di lavoro
è una questione di sviluppo economico nel suo insieme D'Amato ha parlato di povertà multidimensionale ma anche le risposte devono essere multidimensionale non c'è una
Risposta a una forma di disagio in modo particolare posso fare una domanda perché molte volte le norme che noi vediamo oggi non molte volte
Oggi sono legate alla composizione del nucleo familiare quindi se non hai tre figli è difficile prendere risorse
Però ci sono anche le persone sole
Quindi abbiamo aderenti comunque di misure certamente più vivace questo riguarda poi i giovani che sono un altro punto se vogliamo del del volto della povertà uno che non vorrei però trascurare anche se so che non piace sempre a tutti sentirlo
Nominare quello dei cittadini stranieri perché se è vero che in Italia di quasi il dieci per cento delle persone stato di povertà
Tra i cittadini stranieri questa percentuale sale al trenta per cento
Quindi è un dato di cui tenere conto tenendo conto anche del fatto che tutti questi nostri concittadini contribuiscono in maniera essenziale alla nostra ricchezza alla ricchezza di tutti
Quindi il modo in cui noi accogliamo o non accogliamo gli stranieri ha un impatto sociale visto che il nostro tema
Incide anche sul patto sociale cioè sulla società che noi vogliamo essere che vogliamo diventare
L'altro tema che abbiamo toccato proprio quello dei minori bambini giovani paradossalmente se il dieci per cento delle persone è in stato di povertà ASS sono dati Istat
Tra i minori saliamo a quasi il quattordici per cento questo dipende anche dal fatto che è vero è un dato che le famiglie con figli e con più figli sono più esposte alla povertà della povertà assoluta quindi è un bene anche investire
Sulla famiglia e sulle famiglie con figli naturalmente senza trascurare le persone che non hanno figli o per esempio i giovani che non sono ancora in età
Di voler avere una famiglia o di voler avere dei figli perché sono anche queste persone esposte al tema dalla povertà
Un altro tema sicuramente quello dell'abitare la casa ma siccome se ne ha già parlato non non mi soffermo su questo chiudo sul tema proprio della povertà IMSA il fenomeno della povertà in numericamente parliamo di cinque virgola sette milioni
Di persone in Italia che sono in stato di povertà assoluta
è un dato molto importante anche tenendo conto che questo dato si è sviluppato in maniera esponenziale negli ultimi quindici anni e anche negli ultimi dieci anni diciamo così c'è stato un aumento del quaranta per cento oltretutto dato interessante prima si parlava del sud
Al nord
Non il quaranta per cento ma raddoppiata la povertà
Negli ultimi dieci anni quindi in questo naturalmente
Chiama in causa quello di cui parlava don Marco quindi delle misure di contrasto alla povertà che siamo ma abbiamo cominciato a sviluppare a partire negli ultimi dieci anni essenzialmente no che noi abbiamo Mammano monitorato come Caritas e continuiamo a monitorare quello che vediamo in questo momento sicuramente l'assenza di una misura di contrasto alla povertà universale
C'è una misura categoriale che ciascuno noia insufficiente aveva in questo senso riforma
Ringrazio davvero Paolo Valente vice direttore Caritas italiana Antonino e Antonino la spina perché ci hanno dato molte sollecitazioni anche rispetto alle urgenze del Paese io chiamo al tavolo ci hanno già raggiunto Giorgio Vittadini Luigi Bobba dovrebbe essere in con la in collegamento la Presidente nazionale del Forum del terzo settore
Vanessa Pallucchini e chiamo anche Chiara Tommasini presiede presidente del CSV netta passo subito la parola Agli a Luigi Bobo anche a seguito la riforma del terzo settore che per la prima volta ha riconosciuto il terzo settore nel modello organizzativo nelle attività di interesse generale trovando anche tanti strumenti quindi qual è il quadro però le misure per mettere a terra queste cose ogni tanto devono polvere trovare una continuità abbiamo già detto del cinque per mille abbiamo parzialmente detto del taglio alle detrazioni proprio ci sono anche altre cose da dire soprattutto anche i dati positivi perché poi le riforme si valutano anche per quello dico
Positivo che generano è qua dietro vedete un po'i numeri insomma Matteo quella riforma lì che abbiamo votato e firmato
I cose buone le ha fatte
Bene grazie grazie Maria Chiara mi scuso se poi dopo l'intervento devo scappare ma per un'iniziativa di questo genere nella mia città a cui non non posso e non voglio mancare
Però non volevo mancare anche a quest'iniziativa promossa da Italia riveda Maria chiare in particolare perché il suo lavoro parlamentare per usare l'aggettivo che ha utilizzato Matteo Renzi inizialmente non è effimero cioè non dura lo spazio di intuito ma lo fa con gli strumenti tipici del lavoro parlamentare proposte di leggi interrogazioni
Emendamenti e sui temi
Glielo riconosciamo veramente veramente tutti
Quella omesso di quei dati semplicemente per dare un'idea di cosa è capitato perché molti hanno all'inizio hanno detto be stare in forma la fine non funzioneranno
Erano in tanti a dirlo no
Il risultato che vedete lì che non è un risultato definitivo però ci dice che centotrentatré mila enti oggi si sono iscritti al terzo
A registro del terzo settore ma vorrei sottolineare soprattutto un dato quei trentanove mila tra virgolette nuovi enti perché i centotrentatré mila sono fatti da tre affluenti no il primo affluente sono quelle che esistevano già le APSLO divini che sono state trasferite nel nuovo regista Secondo fluente alle imprese sociali abbiamo sentito qui il mondo cooperativo che sono altrettanto condivisi con registro dell'impresa
Ma ci sono quasi quaranta mila eventi che prima non avevano alcuna registrazione cioè non che non esistevano perché la libertà di associarsi in Italia è tutelata dall'articolo diciannove purché non si facciano cose contrarie alla legge
Ma ci sono trentanove mila dicono di Cito di emergere o sono anche dei neo nati quindi questo dato per dirvi che la la dimensione qualcuno detta Emma questo modo avete istituzionalizzato il terzo settore che ha bisogno sempre anche di movimento però questo dato ci dice che Movimento e istituzione convivono in questo cambiamento che
Che è avvenuto
La seconda sottolineatura la voglio fare sulle cinque mila nuove imprese sociali solo nuove nel senso che sono nuove nate no son tutti quelli che ci sono qualificati come impresa sociale
Ho fatto un confronto siccome le norme di maggior vantaggio fiscale per le imprese sociali sono state tra virgolette copiate dalle start-up tecnologiche delle PMI innovative
Il tasso di crescita quella quella legge è partito nel due mila quattordici ne ha fatti dieci anni lo scorso anno il tasso di crescita è sostanzialmente identico
Solo che qui il tema leggo le le imprese sociali sono cresciute
Nonostante l'assenza dei Buster fiscali per via dalla mancata autorizzazione europee il che ci fa dire che quest'area è un'area ancora interessante da un punto di vista diciamo così del delle
Del della generati vita diciamo di impresa e quindi è un punto ecco perché il piano se ne è parlato prima dell'economia sociale importante
Terzo elemento vedete quel dato da e gli enti di terzo settore son passati da cinquanta mila a cinquantanove mila beneficiari del cinque per mille sono il grosso poi ci sono gli sportivi comuni e via enumera
Però perché questo è un momento io non voglio dire che sia esattamente non è dimostrazione matematica ma siccome quando uno si scrive registro larga la casella voglio essere beneficiare del cinque per mille
Bene ok diventa e quindi sono cresciuti tra il ventidue e ventitré di più di otto mila
E anche i contribuenti meno studia i contribuenti l'anno nell'anno fiscale ventitré sono cresciuti di settecentottantatré mila
E questa ha portato allo sfondamento del tetto ci sono però due dati interessanti che non sono conosciuti che dei quarantadue milioni di contribuenti che fanno una dichiarazione dei redditi un CUD una dichiarazione dei redditi
Tanti lo fanno il cinque per mille ma solo quattro su dieci il quaranta per cento quindi c'è ancora delle praterie diciamo la
Da altro dato che la crescita degli enti di terzo settore avvenuta essi l'abbiamo visto con quei dati ma anche sono cresciuti quelli che nessuno gli canta una canzone
Quelli che gli enti a zero firme o che hanno meno di cento euro quindi non ricevono al beneficio
Il che vuol dire che non è che fatto crolla flaggate alla casella l'aspetto che la manda cada dal cielo bisogna darsi da morsa quindi c'è anche in questo dato del cinque per mille sicuramente
La misura importante sarebbe quella di rimuovere questo tetto per quel principio costituzionale che ricordava giustamente Stefano Arduini e quindi se lo Stato dice rinuncio h allocare il cinque per mille della tassazione dovuto perché non è che sia una tassazione aggiuntiva per il cittadino
Ebbe questo principio lo si deve rispettare sano la sussidiarietà fiscale va a farsi benedire
Uno due dove insieme ultime considerazioni la prima riguarda il tema delle detrazione delle deduzioni sulle erogazioni liberali ma
Nella riforma erano state introdotte le misure di maggior favore cioè incrementata la quota di detrazione e anche la possibilità che prima era complicata praticamente non esisteva di dedurre no
Non voglio dire anche qui che sia un principio matematico però vi ho preso le tabelle del me dichiarazione dei redditi quindi non dei dati che abbiamo diciamo cucinato no tabelle del merci dicono che tra il due mila diciotto del due mila e venti tre
è cresciuto sia il numero dei contribuenti che hanno fatto donazioni e hanno chiesto
Una donazione o una detrazione una deduzione sia la montagna
Totale delle donazioni effettuate
Il che vuol dire che forse quella norma non era così cervellotica io ho una figlia che vive a Londra a Londra tutte le donazioni vengono fatte persone certi sono zero Fisco cioè donando nessun rilievo fiscale e quindi è un po'strano che nella legge di Bilancio uso strano tra virgolette diciamo si è stato introdotto una norma che tende a scoraggiare le detrazioni specialmente per i cittadini che hanno redditi maggiore che vai a vedere dichiarazione dei redditi che anche il buonsenso che ce lo dice sono anche quelli che effettuano maggiori donazione e questo principio e si si fa il parallelo con la legge Gadda con la legge sull'anti-spreco perché si possono donare risorse finanziarie ci possono donare beni e li le aziende hanno cominciato a mettersi in moto su questo punto di vista anche a seguito questa legge anche a un decreto che stato conseguente alla riforma c'è un terzo ed ultimo capitolo e chiudo è il cosiddetto donazione di tempo e di competenze
Le aziende possono donare
Come dire de de di
Prestare in forma non onerosa delle persone ad una Ets od una Onlus
Per aiutarli a sviluppare un progetto particolarmente sfidante una funzione interna che non sanno fare non sanno cosa fare come fare bene e che dovrebbero acquistare sul mercato
Sono stati alcuni Centri di Servizio volontariato che si sono impegnati in questa direzione e ancora una piccola nicchia
Meno del quattro per cento delle aziende
Ma si è già anche una norma che li premia fiscalmente
Il cinque per mille del costo del lavoro di quella persona prestata può essere dedotto ore cinque per mille poco
Noi abbiamo proposto nel rapporto appena presentato di passare al dieci per mille però quella norma potrebbe essere il ponte fra il mondo procapite al mondo non propri
Un ponte virtuoso per far crescere da un lato la qualità e la capacità di di realizzare attività e servizi interesse generale da parte degli Ets e dall'altra anche un ritorno verso le aziende perché l'esperienza dentro un ente di terzo settore dentro una Onlus
Ha anche l'abbiamo visto in un'indagine abbiamo fatto un ritorno positivo anche nella cultura nelle modalità di approcciarsi al lavoro da parte delle persone che stanno dentro una normale impresa profit
Grazie Luigi perché c'hai fatto vedere che esiste esiste un volto buono del fisco questi scorre istitutivo Cana effetto moltiplicativo nella società e guardando Giorgio Vittadini presidente della Fondazione per la sussidiarietà
Parliamo di sussidiarietà ma anche di Welfare di welfare territoriale com'è lo stato di salute del welfare e ti faccio una proposta che nel tuo intervento proviamo a capire
Ci sono delle norme che ha funzionato tipo la cedolare secca per fare emergere le do dagli affitti un tema che riguarda le associazioni sono anche gli spazzini c'è un problema sui volontari sugli spazi una cedolare secca sociale per aiutare a dare più agevolmente in affitto gli immobili al terzo settore ma torniamo un qua ai bisogni
Quali far territoriale è davvero universale di qualità
Allora l'ora parto da tre principi che io ho imparato oggi il welfare è un fattore di sviluppo erano una spesa dopo
Io se sviluppo l'one for tiro sulle persone queste costituiscono il PIL non devo prendere tantomeno somme ma mano che ho nemmeno per aiutare i poveri la devo aiutare del secondo tema dentro la sussidiarietà è un modo per cui alla al al allo sviluppo partecipano tutti e quindi meglio ma terzo noi abbiamo l'universalità come principio fondamentale europeo che ci renderà sempre superiore gli americani militari o non militari se perdiamo l'universalità siamo finiti ora il problema di oggi a che il nostro grido d'allarme influenza territoriale che stiamo perdendo l'universalità dei servizi senza saperlo e ve lo dico mandiamo un po'Arese Lainate qua
Vedete qua la differenza che c'è tra il nord e il sud ma perché capita perché voi e come si entraste in un supermercato e invece di prendere la risposta ai bisogni non sapete neanche dove sono i settori dove prendono le cose
E poi la fine a casaccio vengono date le cose perché oggi l'uguaglianza viene dato dalla l'Offerta può allo stato un po'le regioni un po'gli enti poi comuni uno che ha un figlio autistico non sa dove andare a arriva al riguardo
Uno che ha un disabile non sa dove muoversi tra un po'i dati dei cittadini
E in questo modo c'è una disomogeneità è una mano obliquità guardate la differenza e poi una standardizzazione è stato detto prima che i servizi tra lo cambia dopo non si è d'accordo e se continua a dare le stesse cose
E poi
Una mancanza di valutazione concorda perequare concordia sprecare e non c'è valutazione dei servizi e poi lasciatemelo dire io son d'accordo sui trasferimenti monetari
Ma i trasferimenti per servizi dati a realtà sono molto più efficaci
Perché il Banco Alimentare che parla con otto mila realtà che hanno di gente che ha che aiuta la gente che ha bisogno sarà enormemente più efficace come le Caritas Del Buono
Del buono o pasto di trecento euro perché moltiplicherà attesterà sei
Allora guardati cosa pensano i cittadini vizio dell'altra urlai
Che a spendo lo in privato il venti per cento in più dopo la pandemia perché stilisti servizio statale non riesce da risposto
Il festival sanitario basterà privata per l'Uefa guerra allievo e tipo badanti a loro di questo tipo
Tra il settanta ottanta per cento dicono che in è difficile arrivare all'accesso ai servizi perché un poveretto che non ha studiato che diceva dovette trova la cima udito dovette trovavo l'assistenza ai disabili
Chi trova nel ginepraio della burocrazia quindi povertà disuguaglianza e solo il quaranta per cento varata positivamente i servizi per gli anziani
Il trentasette per cento apprezza il servizio supporto delle donne sulle difficoltà le aggiungo un altro che c'è dentro sono ai ai al
All'asilo nido arriva il trenta per cento dei cittadini italiani contro il quaranta per cento in questo ginepraio no ho capito dice solo il trenta per cento degli italiani riesce in un fluire degli asili nido contro un quaranta per cento di Mediobanca
Perché perché in questo ginepraio di offerta uno non sarà cosa dove andare
Risposta seconda parte positiva
Presa in carico del paziente partiamo dai bisogni
Partiamo da chi ha bisogno dell'autismo avvenuti a un bisogno di di di delle varie ecco dei vari Servedio vari bisogni
E gli enti si mettano d'accordo per organizzare la risposta perché così si rendono conto di cosa sta capitando di come sta capitando le le cose non ripetono infinitamente coda con fondi con bonus con altro senza capirlo
Con un fatturato lamenta con l'aiuto fondamentale del terzo settore perché se invece di far da soli si fa insieme
Io sussidiarietà o una nuovo concetto non quello o originale ma quello dell'ultima sentenza della Corte Costituzionale sull'autonomia differenziata che dice
Sussidiarietà significa che lente che più capace di dare risposte ai cittadini deve dare risposta che sia nazionale e locale privato o pubblico
Allora se noi mettiamo insieme il terzo settore che abbiamo visto così efficace coprogettazione coprogrammazione moltiplichiamo la capacità di dare risposta
Il terzo settore da quattro miliardi e quattro a al al welfare ma in gran parte lo dà con appalti al massimo ribasso non funziona
La risposta e quindi è concludendo partiamo dai bisogni e mettiamoci tutti insieme basta con queste discussioni pubblico-privato che sanno di ottocento neanche di novecento partiamo da questa nuova modo moderno in cui la persona e al centro del sistema
Grazie mille a Giorgio guardo
Sì ma
Senza far niente eccessivo
Se tu dovessi dare due suggerimenti rispetto a quello che sta facendo Alarico male per me il governo è un disastro chiaro questo mese ci sia dubbio non voglio mettere in difficoltà nemico Vittadini
Però per la mia esperienza per la sua storia per l'impatto che ha avuto con tutto il tema della sussidiarietà in questi Ute
Beh sì due cose da fare
A questi che stanno al governo due secche domattina deriva resti farglielo fare
Informatico dei comuni non delle Regioni perché i Comuni sul luogo dove hanno più capacità di risposta e sono abbandonati a se stessi di all'abbonamento libro province sono
Si sposta da da da Roma-Milano la responsabilità c'abbiamo mille cinquecento realtà dobbiamo riorganizzare questa rete
E secondo a fare una legge sulla coprogettazione Rocco programmazione
Perché siamo ai funzionari hanno paura anche se ce le ricostruendo in forma costituzionale che gli arriva la Corte dei conti rimetti in galera o glieli fa dare i soldi quindi queste due cose sono molto più concrete le folle dove spostate prima
è chiaro che gli spazi sono fondamentali
Ma quanti sono inutilizzati degli enti religiosi degli enti pubblici e che c'è da andare a prendere forma starebbe fare un censimento e usare quello che c'è perché lo spreco di cui il quale Papa c'è anche dei posti a Milano c'è un sacco di posti vuoti che non usa nessuno
Beh Giorgio è bravissimo e stiamo lavorando perché questo incontro deve produrre anche dei qualcosa di concreto non è a quella proposta sull'amministrazione condivisa stiamo lavorando e la presenteremo in Parlamento
Giorgione alto lassista sugli spazi perché nella riforma del terzo settore cessò ci al bonus quel fisco buono positivo che prende comportamenti positivi
Nasce anche per riqualificare gli spazi di immobili CS cunette a una visione sul territorio nazionale ma soprattutto una visione sui cinque milioni e mezzo di volontari che sono nel nostro Paese anche qui
Bilancio una piccola proposta perché per i volontari di protezione civile
Ci sono i permessi si può uscire dal lavoro e fare delle prestazioni importanti per la comunità per i volontari bisogna rinunciare a delle ore di lavoro quindi magari allineare queste due cose potrebbe essere un iniziativa di buonsenso ma comunque a a te alla Presidente decessi Burnet chiedo insomma
Il punto sul volontariato che un po'invecchiato però dobbiamo anche lavorare sui giovani che sono il presente del nostro Paese
è più tanto grazie per per l'invito molto molto gradito perché sempre
Interessante sono sempre occasioni molto interessanti per per riflettere anche sul lavoro
Su un tema particolare come quello del del volontariato oggi volontariato che ha all'interno della Codice del terzo settore
Una uno strumento di accompagnamento di servizio di supporto che sono appunto i centri di servizio per il volontariato che è solo una delle sfide delle partite
Che dal mille novecentonovantasette le fondazioni di origine bancaria sostengono e quindi è una storia importante di una collaborazione pluridecennale che che procede e e prosegue
Tutte le fondazioni di origine bancaria per per i codici appunto mettono insieme un fondo fondo unico nazionale che viene messo a disposizione di tutti di di tutte queste strutture nord centro sud sull'Italia
Che hanno un compito particolare appunto quello di supportare e sostenere accompagnare
I volontari indipendentemente dall'ente dove le persone vanno a fare volontariato quindi si è spostata l'attenzione dall'ente che fa che
Da Orta alle dalle organizzazioni di volontariato che erano le i beneficiari all'inizio dei servizi dei centri di servizio per il volontariato quindi al volontario in quanto persona
Volontari in quanto persona che fa attività quindi presta a tempo presta le proprie competenze
E quindi anche l'attività di queste di queste strutture a servizio e supporto sono molto cambiate con con il Codice del terzo settore insieme con Luigi stiamo facendo anche una ricerca che uscirà tra poco
Su come su come è cambiato il mandato e come come è cambiato il volontariato e come i centri di servizio stanno stanno rispondendo
è chiaro che c'è un tema di numeri Istat ha misurato il callo affronta il censimento il calo il calo del numero dei dei volontari poi chiaro va ma ha capito che cosa ci sta dietro
La rilevazione del momento storico in cui è stata fatta questa rilevazione c'è anche una tema di qualità della del tempo che i volontari riescono a a mettere a mettere a disposizione
Cambiano le abitudini della vita è cambiata la la società la popolazione invecchiata
Però possiamo anche dire che proporzionalmente molti più giovani si dedicano al volontariato relativamente chiaro relativamente rispetto al numero quindi sono tutta una serie di riflessioni che che su cui anche noi come sistema dei centri di servizio per il volontariato ci stiamo ci stiamo interrogando non credo ci sia una misura unica da poter mettere in campo ma probabilmente varie misure diverse flessibili in base alla alle diverse età della vita ma anche alle diverse età
Fare le diverse caratteristiche socio economiche delle persone che che fanno che fanno volontariato quindi andare probabilmente a riflettere su misure tipo quelle che sono previste per i volontari di protezione civile e sono molto particolari per il tipo di attività che fanno potrebbe essere una strada
Chiaro che fa anche capito di che cosa stiamo parlando perché stiamo parlando di un tipo di misura che va sulle in prese
Creando dei dipendenti che fanno attività di protezione civile cui amaro che il governo qualche soldino lo deve mettere anche per aiutare le imprese a fare questo
Sicuramente sicuramente questo non è da non è da escludere però dobbiamo tenere presente che non tutte le imprese
Hanno la possibilità di concedere in maniera in maniera stabile ecco ai ai loro dipendenti la possibilità di fare volontariato pensavo in Italia non ci sono solo le grandi imprese ci sono anche e soprattutto le piccole realtà
Sui territori per cui concedere anche in maniera flessibile dei permessi lavorativi ai loro dipendenti
Non è non è non è facile non è fattibile non è fattibile quindi il riuscire a modulare tutta una serie di di misure che consideri anche la Carrà le caratteristiche delle aziende le caratteristiche delle persone pensiamo anche alla difficoltà che hanno le persone con disabilità e che magari ne hanno la possibilità di poter far volontariato
Che dorme assicurative abbiamo lì quindici soci potrebbero essere tutta una serie di misure da poter mettere in campo però diciamo che in questo momento forse il costruire un urna
Un modo diverso di dialogare per andare a mettere una seriamente a tema all'interno dell'agenda politica la strategia di sviluppo del volontariato che forse passa per il tramite dei comuni
Nel senso che i Comuni sono l'ente locale più prossimo
Molto vicino all'attività dei dei volontari perché poi stanno nelle comunità i volontari nelle aree interne come anche nelle grandi metropoli
Uno degli esempi che che stiamo cercando di mettere in campo insieme con Confort del terzo settore carità se ad esempio del capitale italiana del volontariato cioè prendere un comune una località ogni anno in Italia dove per un anno
Insieme si costruiscono dei percorsi per vedere come poter sviluppare il volontariato di quel territorio e l'ente locale è seduto al tavolo e insieme si scosta uniscono delle delle strade e dei e dei percorsi anche innovativi e diversi quindi è un momento probabilmente anche importante per potersi riflettere grazie
Ringrazio moltissimo Chiara Tommasino è chiudiamo questa nostra intensa mattinata però è giusto chiuderla con la Presidente nazionale del Forum del terzo settore che è con noi in in collegamento Vanessa Vanessa Pallucchini
Dovrebbe essere in collegamento chiedo aiuto alla regia però abbiamo detto questa mattina che terzo settore economia sociale sono il pilastro cuore pulsante dal punto di vista sociale ma anche dell'economia reale del Paese
Nella riforma del terzo settore sono state messe quando è stata fatta delle risorse importante per sostenere le reti oggi abbiamo il tema anche il piccoli come giustamente ricordava Chiara Tommasini ecco io a Vanessa Pallucchini chiederei proprio in chiusura
Una considerazione di sistema sulle sofferenze in cui sta il terzo settore però anche sulle opportunità positive che ci sono
Grazie onorevole lega da buon giorno spero pure mi sentiate grazie presidente Renzi
Insomma una domanda dopo tante
Considerazioni critiche perché è un mondo in in Estremo movimento se dobbiamo parlare un po'di criticità sicuramente la riforma è stato un cambio di passo fondamentale però è stata anche molto lunga
E ancora uno degli elementi di sofferenza il completamento di questa riforma ancora manca la norma fiscale ci sono circa venti mila o il lusso che non hanno trovato il proprio habitus
Sono diciamo fiscale della forma che vogliono assumere quindi è un mondo di estremo movimento è sicuramente il protrarsi poi del del dell'alta e la conclusione della riforma che speriamo sia ammessi se non a giorni commerciale Aran Tito
Anche il Governo non aiutato più verrà definita e più noi potremmo anche come
Soggetti Assoreti andare a costruire dei passi dei profili
E anche delle sicurezze dei contesti dentro i quali poter far crescere e fare evolvere le nostre organizzazioni secondo un po'lo schema della riforma perché la riforma vero che porta a tanti vincoli di carattere burocratico ma porta anche tante opportunità
In questo primo a momento abbiamo colto molto prima di l'apertura del runs
Molto quel tre aspetti burocratici mai il terzo settore strato residente
E non dimentichiamo il grande ruolo delle reti le reti hanno fatto da collettore per i più piccoli perché poi anche tutte le grandi organizzazioni portano loro seno del
I propri circoli delle proprie sedi territoriali e quindi quella caratteristica di prossimità e di diversità e
è il terzo settore italiano come dire uno degli obiettivi è l'inclusività nella riforma perché la riforma
Prova apportare il terzo settore dentro un dibattito che sta non in una posizione minoritaria rispetto agli altri settori e qui arriva un'altra criticità
Terzo settore dell'essere considerato per quello che è nella sua forma e per le sue caratteristiche soprattutto quelli italiano perché perché anche nel quadro dell'economia sociale che voi avete affrontato anche nel primo Pannella
è un mondo che non dimentichiamo che in Italia è caratterizzato sicuramente dall'impresa sociale che ha da raccontare una storia un radicamento molto importante
Ma cosa sarebbe il terzo settore italiano anche senza il volontariato all'associazionismo che a un altro pezzo fondamentale perché in Italia nasce prima la società e poi lo Stato e quindi dentro a questa habitus e questa modalità che abbiamo anche di aggregarci per dare risoluzione un problema
Che è una modalità antica ma io dico molto moderna riprendo quello che dice a Vitalini il futuro di chi coopera di chissà a trovare a Problemi
E che non si sono mai visti
Un una soluzione diversa spiazzante è questo il terzo settore capace anche all'interno del quadro dell'economia sociale
Che noi ci auguriamo vista diciamo la definizione il profilo che ne fa leva l'Europa abbastanza definito
Ci auguriamo che questo passaggio di un piano italiano dell'economia sociale dia strumenti concreti
Via la possibilità di vedere un'economia che al centro la persona e non più il profitto e che ha con le modalità relazionali che cambiano e cambiano i pesi gli equilibri
Abbiate gli strumenti adeguati e il terzo settore in Italia molto spesso vediamo anche il caso dell'IVA
Veniamo considerati che stiamo dentro il contesto
Simile al profit quindici considerano dentro un contesto di concorrenza soprattutto l'Europa anche perché il nostro Paese forse non abbiamo saputo raccontare bene che cos'è il terzo settore in Italia che
Diverso da tutti gli altri Paesi europei Vanessa ma siamo a tutti che abbiamo una procedura di infrazione su questa vicenda deve rimanere un teste certe sciatta abbiamo una procedura d'infrazione
Ma perché si considera
Diciamo al pari del profitto e per noi stiamo anche dentro a principi di concorrenza no e quindi viene visto una tassazione soggettiva
Ma noi come terzo settore in particolare italiano non produciamo bene non facciamo vendita quando al
Apriamo o costruiamo contesti di aggregazione territoriale mescita i cosiddetti circoletti
Ma costruiamo processi di aggregazione sociale di coesione sociale quindi anche su questo è sempre una taratura culturale
Di approccio perché poi alla fine non è verremo più gravati da un punto di vista burocratico con l'IVA
Ma non da un punto di vista economico-finanziario che anzi ci andrà a rimettere lo Stato perché comunque saremo tutti al rimborso però
Il nostro abito fiscale è un abito fiscale che non ci appartiene perché noi non facciamo commercio ma facciamo altro quindi anche perché hanno italiano dell'economia sociale ci aspettiamo
Questo scatto e questo sia sguardo diverso e poi un ultimo tema
Che ha già introdotto il pretesto Vittadini la sussidiarietà
Un passo in avanti fondamentale è riuscire a costruire una nuova relazione
Pubblico privato come lo vogliamo chiamare e sicuramente un nodo molto innovativo spiazzante che fa la differenza che è contenuto anche dentro la riforma
è quello dell'amministrazione condivisa se noi riusciamo a fare una messa a terra adeguata di cambiamento e di innovazione nel modello di governance
Il terzo settore può trovare il suo ruolo nella pienezza e anche nella di Nikita perché il terzo settore spesso viene considerato stampella ma credo che soprattutto dopo il TAR riforma abbiamo dati un panorama
Situazioni casistiche sperimentazioni e buone pratiche
Dove dimostriamo di essere una vera proprio propria infrastruttura oggi consapevole e non più polverizzata e individualizzata come era prima Moggi sappiamo anche noi fare molto più fresca
Grazie grazie moltissimo salire su base volontaria ATO grazie moltissimo Vanessa insomma terzo settore economia sociale sussidiarietà che non è scarica barile ma è un impegno che noi vogliamo assumerci Ieo consentitemi prima di lasciare il microfono a Matteo Renzi per le conclusioni un ringraziamento a tutti
Questi prestigiosi relatori che hanno aperto una finestra che noi vogliamo coltivare
Un grazie speciale a voi che siete venuti qui in presenza chi ci sta seguendo e che ci seguirà on line e Niguarda andò nel pubblico non posso ringraziare anche i colleghi del mio partito perché Italia viva questa iniziativa ci sono io oggi al tavolo però è il partito che se ne fa carico di queste proposte quindi un grazie speciale
Alla a Teresa Bellanova che è stata ministre tante di queste cose le ha vissute prima in prima persona abbiamo i nostri consiglieri regionali Luciano Nobili Marietta Tidei c'era poco fino a poco fa la nostra capogruppo al Senato Raffaella Paita Daphne Musolino che una bravissima senatrice che si occupa insomma di queste cose di bilancio sommabile porteremo insieme tra Camera e Senato negli emendamenti è i tanti colleghi che con me si occupano di queste battaglie Matteo
Poi ho ho già finito nel senso che la conclusione non c'è questo nome appuntamento che può permettersi la conclusione intanto noi
Ringraziamo Maria Chiara davvero dal profondo del cuore per quello che ha fatto per metterci mettervi insieme
Però prendiamo un impegno sul dopo noi siamo un partito come partito politico cerchiamo sia quando avevamo un quaranta anni quando abbiamo il tre per cento di caratterizzarci su dei contenuti e non su dei personalismi questo è un contenuto chiave anche perché come abbiamo detto trasversale
Perché tocca la grande questione dell'abitare perché tocca la grande questione del bisogna educativo perché tocca l'emergenza sociale perché toccato dicevamo prima il dato sconvolgente per me avevo letto ma non c'ho mai fatto caso fino in fondo se uno su quattro ventenni un punto Caritas in uno dei sei mila settecento gente della Caritas c'ha un lavoro
Il tema del lavoro povero e di come il ceto medio non è più un medio è una grande questione che è totalmente sottovalutata allora essendo un partito cerchiamo di dare delle risposte a ridente che ora non contiamo comunque prima banalmente c'è quando stavamo al governo avevamo la possibilità di incidere e qualcosa abbiamo cercato di fare ma non possiamo nemmeno vivere con i racconti dell'epoca del combine con zio Paperone che ricorda di quando eravamo giovani e belli anche perché belli e lo siamo ancora sul tema dei giovani un po'più difficile
La questione vera è il futuro o meglio la questione è il presente la realtà che ci interroga e di fronte a questo tema io ho una preoccupazione grande
E cioè che questi sopra questa classe dirigente che ci sta governando non è che sta facendo male
Semplicemente sta cosa non la vedi
E se l'avete non la capisce
Cioè se ci fosse un governo che tenta strutturalmente di dire io ho una visione opposta la sussidiarietà
Ora visione dove ritengo che tutte le considerazioni fatte in questi anni siano delle idiozie e voglio con voi discutere di questo e chi fosse dall'altra parte mi lei con la motosega
Perlomeno ci sarebbe una discussione
Anche perché prima o poi diciamo che non c'era e me la moto è come ti amo una questo modo con una battuta e di fronte a questo tipo di proposta politica la nostra responsabilità prima ancora che di segnare un punto come partito politico a offrire uno spazio di alternative di confronto perché magari spiegando che le certe cose ci sta che non dico lei capiscano ma siamo disponibili a confrontarsi allora l'unico modo per conclude i lavori di oggi accanto alla gratitudine
è quello di prendersi l'impegno da qui a sei mesi perché dico sei mesi perché deve essere il suo a fine di settembre cioè deve essere prima della sessione di bilancio dove provare
Su questi temi a costruire insieme quegli emendamenti finché non iscriviamo e che nessuno legge la legge di bilancio di quest'anno è stata la peggiore in assoluto
Non nel contenuto ma nel metodo
Ci sono fatti tre emendamenti notturni che hanno riscritto totalmente leggi Biagi almeno Tremonti se la preparava prima cioè Tremonti arrivava e comunque c'erano
Le letture di toccava discute c'era la verità con Berlusconi con Gianni letta cioè c'era una dimensione di pluralismo
Qui invece è una cosa devastante Oliva Katiuscia chi chi conosce un po'di regole delle istituzioni questi sono arrivati fino al sedici dicembre nella notte tra il sedici e diciassette dicembre conti ai maxiemendamenti hanno iscritto ai G bilancio
Con lettura sette ora capire che per uno e ci ha lasciato le penne sul tema del superamento del bicameralismo c'è anche la beffa oltre al danno perché stanno facendo il monocameralismo de facto
Ma al di là della cosa in sé almeno proviamo a fare un po'di costruzione politica vale a dire creiamo da qui ai prossimi
Sei mesi non solo l'azione politica non mancherà quello d'Italia viva non mancherà quella di Maria Chiara non manca quella di ciascuno di noi
Ma anche avere un appuntamento entro la fine di settembre perché si possa provare a scrivere in modo condiviso gli emendamenti
E si possa spiegare perché ha un valore è un investimento e non una spesa il ragionamento che dobbiamo fare sul welfare è un valore che sulla povertà educativa
Non c'è soltanto da metterci soldi perché se non ci fa un articolo la professoressa X foltissimo Y ma sui giornali
Ah perché risponde a una visione dell'uomo ai bisogni dell'uomo e l'ho detto faccia d'epoca Ivano se poi non dai venti milioni sulla povertà educativa
Perché vuol dire ti utilizzi problemi per risolverli con gli slogan e non con le vere operazioni qui non abbiamo praticamente preso nomi di tutt'Italia perché c'è da andare in Africa se va piano Matei c'è da andare in periferia e si fa il piano di veti c'abbiamo preso la raccolta delle figurine dei nomi di tutto il mondo però poi i soldi finiscono nei centri migranti in Albania
Che sono la negazione di questa visione dei bisogni e della realtà del nostro Paese allora per farlo
Noi offriamo nel nostro piccolo un luogo questo luogo è il Parlamento da qui ai prossimi sei mesi ci torniamo sopra permettetemi soltanto di dire
Che questa è la grande questione e sono partito dalla difesa perché oggi non si è parlato di difesa però permettetemi di chiudere con la storia di Firenze perché non possono farlo quando differenti la la dico sempre lo citava quando ci fu il barra clan per firmare una legge che dicesse nero in cultura un euro in sicurezza quando i fiorentini che hanno sempre avuto intorno nelle grandi rotture di scatole non voglia che la discussione coi pisani se no poi si torna indietro voglio dire sanno però se ai trentini sono sempre stati circondati da gente già erano più palle di loro i fiorentini e lo sono tuttora questo è un elemento di continuità importante di coerenza ma e quando i fiorentini decidono
Di
Dare i soldi con l'Arte della lana anche allora la sussidiarietà è una cosa seria decidono di dare i soldi con l'Arte della Lana Aliberti per realizzare le porte del Battistero la porta del Battistero quella che quando Michelangelo vedrà realizzata direi così bella che sembra la porta del paradiso e da allora si chiama porta delle porte del Paradiso quando diventi fa quella roba lì nel quattordicesimo secolo in piena e l'inizio fremente il capolavoro che fa partire Rinascimento se c'è un simbolo è quello
Ecco il Budget che la città di Firenze stanzia per la difesa e lo stesso Baget paro paro di quello che stanzia per la porta
Del batti del Paradiso la corte Battistello voci ma come si circondava rompiscatole di voglio far secco tutto se in guerra stanzi per la difesa la stessa cifra che stanzi per la cultura
Stanzi per la difesa la stessa cifra istanze per un'opera d'arte
Per la porta del Battistero sì
Allora forse sarebbe interessante dire che quale che sia la cifra che uso la fondarla io non vorrà investire sulla difesa
Forse bisognerebbe investire la stessa cifra esattamente come faceva i fiorentini per l'economia sociale per il terzo settore per l'educazione per la cultura per le periferie per tutto ciò che rende l'uomo
Al centro di questa visione della società noi ci proveremo anche grazie a voi collabora e buona giornata Luna precisi