Europa e democrazia

Buonasera a Totti
Anzitutto i nostri illustri ospiti che ringrazio molto per la loro presenza monsignor Paglia la professor Prodi come sapete il tema di questo nostro incontro Europee democrazia perché si inserisce in un Cicno dedicato al tema democrazia ma naturalmente diciamo che il tema Europa oggi a tante implicazioni e quindi sarà un discorso un confronto ampio sotto tanti punti di vista ma certamente nascondeva un grande interesse nostri ospiti io vorrei anzitutto leggere la lettera che il professore Antonietti mi ha scritto perché purtroppo non è potuto essere presente ma ci teneva ovviamente ha esprimere il suo a suo viva partecipazione questa iniziativa nel mia cara persino aumenti per annunciare mi spiace molto di un potere partecipare a questo che il secondo del ciclo di incontri in difesa della democrazia che due opportunamente ideato e organizzato chiamato oggi a discutere sul tema Europa democrazia
Monsignor Paglia il professor Romano Prodi ci meglio di loro può aiutarci a cogliere i nessi vitali ma non tutti evidenti fra i rischi che corre il sistema europeo e la crisi della nostra democrazia
E purtroppo da poco che si è tornato a riflettere sul fatto che da sempre gli avvenimenti e le scelte che si producono sul piano della politica internazionale
Incidono direttamente sulle politiche interne degli Stati democratici quindi un po'tutti cerchiamo di comprendere come gli sviluppi per tanti versi inaspettati delle guerre guerreggiata in Ucraina
Ad Hamas che hanno prodotto infinite vittime e della guerra commerciale dichiarata da Trump come questo rischia di sovvertire l'idea stessa di democrazia liberale nei nostri confini nazionali europei e occidentale
Siamo tutti almeno lo Sturzo ansiosi di capire ancora una volta che cosa significa in questa situazione sentirsi ed essere cittadini dell'Unione Europea
Vogliamo cioè comprendere di nuovo il richiamo all'identità dell'Europa da tempo collegato da monsignor Paglia la riscoperta di un umanesimo spirituale
Fondato soprattutto sui valori religiosi che paiono sopiti nelle nostre comunità ma che sono l'origine garanzia della libertà dell'uguaglianza della pace
Nelle nostre liberal democrazie
Allo stesso modo per la sua alta esperienza in Italia in Europa oltre che per la sua cultura
Professor Prodi può chiarirci le reali possibilità che nel medio periodo l'Unione Europea di diventare corsi come soggetto politico autorevole nel contesto globale cioè come soggetto democratico che le altre cose è in grado di equilibrare quando mi avversario
La difesa del diritto nell'esercizio della forza grazie a tutti e buon lavoro Nicola Antonietti questa il saluto del presidente dello Sturzo
E
Che a proprio come avete sentito espresso la sua partecipazione a questa a questa nostra iniziativa come ho già accennato dirò qualcosa in questa introduzione che riguarda certamente il tema Europa democrazia ma anche altri aspetti anche perché come ha detto recentemente professor Prodi solo noi europei abbiamo il senso difficile ma forte della democrazia adesso però dobbiamo fare in fretta
Ecco queste due due parole di qualche giorno fa mi hanno colpito da perché mi sembra importante anche provare a capire le ragioni di questa fretta e provare anche a capire fretta di andare in quale direzione
Io credo che molte questioni sono sotto gli occhi di tutti dedichiamo rapidamente questa decostruzione la chiamo così del sistema occidentale cioè in sostanza di quello Complesso
La creato danno molti esemplari molteplicità di legami storici fra europee e Nord America che oggi viene fidato dall'interno spesso di questo blocco che chiamiamo Occidente che a qualcuno non piace ma che certamente è stato la costruzione storica di grande importanza e che oggi sembra venire meno per qualcosa che viene dall'interno stesso dell'Occidente
Una questione difesa che come sappiamo oggi diventata drammaticamente urgente per quanto riguarda l'Europa sappiamo bene le questioni urgenti che su quell'Europa sperimenta un ritardo del sul piano e competitività della cooperazione tecnologico dell'innovazione si è parlato molto del rapporto Draghi su questo
Tema e infine appunto abbiamo già detto una questione di democrazia perché oggi nei Paesi occidentali ed ecco a cominciare proprio da quel paese gli Stati Uniti che è stato per tanti
Decenni almeno per tutto il Novecento la la la bandiera il simbolo diciamo delle istituzioni delle regole e delle leggi del dello spirito lieve della democrazia ma anche qui assistiamo a un venir meno
Di fondamenta che sono fondamento insomma essenziali dello Stato di diritto
La divisione dei poteri all'indipendenza la magistratura a dispetto libertà personali ha libertà di espressione del dissenso ecco sono tante le i segnali non solo negli Stati Uniti ma anche in altri Paesi occidentali di questa crisi della democrazia
Nonostante questi temi che sino ad oggi l'Europa io credo penso che di non essere il solo qui a ritenere che sia questo il momento dell'Europa
Cioè proprio queste sfide
Del resto si dice spesso ma che proprio i momenti di crisi sono anche in momenti in cui l'Europa ha saputo trovare le energie per uno slancio in avanti
Uno slancio in avanti che paiono slancio verso la sua unità
Io credo che però sulla strada su questa strada che mi pare essenziale
La decisione degli ostacoli che è importante affrontare che è importante anche rimuovere
Qui c'è una questione che pongo subito un po'provocatoriamente
Perché è una questione che interessa coinvolge molto il nostro il nostro mondo qui siamo nell'Istituto Sturzo
Qui è la memoria della tradizione del cattolicesimo democratico di una di quella lunga storia appunto che da da Sturzo va arriva fino a De Gasperi arriva fino Moro che oltre ecco la questione del rapporto tra la pace e l'Europa ecco
C'è un un sentire comune
Che vede queste cose oggi con me fra di loro diverse come fra di loro divaricate se non addirittura contrapposte questo
A me pare un grande pericolo un grande pericolo perché proprio l'Europa rischia di essere
Fraintesa nella sua natura profonda
Qui permettetemi due parole da storico cioè l'identità dell'Europa e tutto uno con la pace cioè la la costruzione dell'Europa è una costruzione di pace
E perché nata da da questo è nata dal bisogno di pace
Non le le le sfila spinta europeista è nata dopo la prima guerra mondiale e siede molto rafforzato dopo la seconda guerra mondiale questo non è avvenuto a caso
è avvenuto proprio perché le guerre hanno dimostrato le la prima e la seconda guerra mondiale in modo particolare non dimostrato quella che Benedetto quindicesimo chiamava l'inutile strage cioè l'inutilità e al tempo stesso la tragicità
Di questa sconto gigantesco fra gli Stati nazionali europei
E anche appunto ibisco il bisogno invece di procedere verso L'Unità ricordo Luigi Sturzo questo che qui oggi ci troviamo qui che era un federalista anche se lui non ha organicamente sviluppato questo pensiero ma ci sono delle sue frasi del suo discorso i suoi ragionamenti che sono chiaramente dei ragionamenti che vanno lo dice con le proprie esplicitamente nella direzione degli stati riuniti degli Stati Uniti d'Europa
Anche dopo la seconda guerra mondiale ci sono dei documenti che sono stati all'origine del cammino della vicenda politica dei cattolici al secondo dopoguerra
Che sono molto espliciti su questo su questo punto penso al programma di Milano in modo particolare questo programma che è stato formulato proprio alle origini alla democrazia cristiana vanno ancora questo nome era in discussione
Fra mille centoquarantadue mila centoquarantatré bene è chiaro che questo documento che si apre proprio al primo punto sostenere indicando la priorità della Federazione europea ricordo questi vecchi documenti o queste vecchie citazione per dire che c'è una continuità profonda e per sottolineare questo legame tra la guerra e e l'Europa cioè il programma questo legame ovviamente nel senso di una reazione di una reazione a quello che di tragico è avvenuto e qui si colloca anche in questo contesto cosa che non ho sentito tanto ripete in questi giorni anche il documento di Ventotene anche il documento di Spinelli cioè il contesto è molto importante è un non è un caso che le idea di Europa sia maturata nei campi di battaglia nelle prigioni nei luoghi di confino nelle file della Resistenza cioè è stato un bisogno vitale anche un boss legato dall'ideologia di chiglia pro promotore e interessante secondo me questo cioè
Spinelli è una Radice
L'Anica come vogliamo chiamarla che è certamente diverso l'attacco degli autori depurare minano su quello svagato influenza in particolare il gruppone o quel po'che era proprio un gruppo come dire cattolico con un un senso identitario molto forte al di là di di queste diversità ideologiche c'era un bisogno di Oropa c'era un sogno di Europa c'era una volta di Europa che era esattamente identico la volontà di pace io voglio sottolineare questo perché e abbastanza importante che nel progetto europeo
Ci sia stata la confluenza di visioni di ideologiche diverso
Non sono stati uno stacco a pensare l'Europa è a volere l'Europa al contrario lo sta degli la ricchezza di questa costruzione europea con la mano si è sviluppata proprio grazie al fatto che tanti uomini e tante donne con idee molto diverse però hanno lavorato da un progetto comune e e hanno costruito qualche cosa di di molto importante io credo che noi dobbiamo o uscire fuori da quelle letture felicissima e che anche in questi giorni sono state date di di questi documenti fondativi dell'unità europea di tipo ideologico perché non rendono conto della realtà storica che
La realtà del processo di integrazione europea insisto sul sul tema della storia non solo come dire per deformazione professionale
Ma perché io credo che l'Europa non si può descrivere se non come un processo storico di più con una spinta profonda che viene da lontano che viene dai sei colli da millenni
Ognuno può metterci bene quello che vuole ma insomma se è stato l'impero romano si è stata il la civiltà dei barbari che poi non meno così incivili come la parola farebbe pensare c'è stato il Medioevo cristiano c'è stata la modernità europea
Tutto questo penso soprattutto alla pira perché forse la vita è uno di quelli che ha meglio messo a fuoco le continuità di lungo periodo del Progetto Europeo senza distinguere in modo confessionale notare
Radici cristiane ovunque le radici laiche eccetera
Quindi questa spinta di fondo che poi naturalmente deve fare i conti con De le contingenze storiche io credo che la formula europea una formula felice
Perché mente insieme ripeto queste spinte che vengono da lontano che sono molto profonde
Ma che sono reali non è la cultura La Pira forse evocare la Pira può far pensare a un visionario ma è nata la Pira era molto più realista di quello che forse di come è stato dipinto
E queste spinte di fondo e poi le spinte della storia contingenti proverò farebbero molto brevemente alcuni esempi per dire che in non dobbiamo io credo dividerci
Sul metodo
Per questo dico è un'identità storica l'Europa unita non è un modello quando parliamo di federalismo o quando parliamo di Stati Uniti d'Europa io credo che ne parliamo di un obiettivo massimo e che deve essere mantenuto bisogna avere un obiettivo ha così totale e così importante sapendo coi che però questa costruzione d'Europa si fa per piccoli passi qualche passo è un po'meno piccolo degli altri e io ho la sensazione la mia speranza che oggi proprio la quantità la gravità delle sfide
Obblighi a un passo più lungo più più robusto
Di quelli magari sono stati fatti in altri momenti ma insomma comunque è una storia ripeto fatta fatta ribassi e e questo ci ci porta a riflettere sul fatto che
La divisione vera non non può essere nel metodo
O meglio è importante discutere federalisti funziona
Rischia di il Schumann la mondani eccetera eccetera
Va bene visioni diverse modi diversi di concepire l'Europa Pedica e soprattutto molti versi metterle in pratica però quello che oggi mi pare il nodo che viene al pettine e l'alternativa di fondo e l'alternativa di fondo non è sul modo di costruire un po'ma fra l'Europa unità e i nazionalisti cioè questi mi azioni mica oggi stanno emergendo in modo così impressionante
Sono sempre stato il grande nemico dell'Europa è sempre quella la la vera battaglia
Se pensiamo alla alla quella bella idea della Comunità europea di difesa sappiamo che nel mille centocinquantaquattro è stata bocciata dal nazionalismo francese
E anche la nazione italiano sì di questo non semplice perché la bocciatura da parte del Parlamento francese c'ha evitato nodi disporre l'Italia a dover a dire un bel no ma sarebbe stato uno anche da parte italiana
Perché perché i francesi ci avevano il problema di gli ambienti gode dei coloni eccetera eccetera quegli altri gli italiani avevano il problema di Trieste
Ma insomma sostanzialmente il problema è il problema del nazionalismo oggi si parla di sé umanismo quella è la grande alternativa io credo che questa è una scelta che non ammette mette su altre cose si può discutere si deve discutere perché è importante trovare le strade migliori io credo che su questa scelta di fondo bisogna invece avevi ed è molto chiare
Qui ecco torno al tema oggi agitato e che mi piacerebbe non so l'arresto non poco c'è ambizioso che anche questi nostri incontri potessero portare
Un contributo a sciogliere questo nuovo che oggi è un nodo molto avvertito con come dicevo prima il nodo cioè la contrapposizione tra pace Europa che che una falsa contrapposizione perché quella vera è tra nazionalismi e ed Europa
Giustamente chi chi ha a cuore il tema della pace e e ha ragione sostiene la necessità di essere molto attenti alle armi
Perché quando ci sono le armi c'è sempre qualcuno che ha voglia di usarle questo è vero lo dice
L'ho detto tante volte chiaramente anche papa Francesco però io sono convinto che un motivo di più per la guerra più forte ancora delle armi
è il nazionalismo per questo mi pare che questa alternativa non ammetta delle scorciatoie non ammetta delle ambiguità non ammetta
E qui permettetemi questo opinione personale naturalmente negli altri illustri ospiti qua presente mi mi potranno contraddire secondo me c'è un'infelicità
Della espressione usata per dare avvio a un discorso di difesa europea che io credo debba essere di difesa europea e quindi di difesa comune
Perché è chiaro che se il processo che è stato messo in atto potrebbe essere invece di fatto utilizzato per un riarmo degli degli Stati nazionali e basta
Beh qualche dubbio viene qualche dubbio viene perché ecco se ripercorriamo la storia unitaria per vediamo quanto la questione faccio solo un esempio del riarmo tedesco sia stata una questione cruciale
Per il riarmo tedesco si è pensato la cede fallita la Champions si è fatta l'Unione Europea Occidentale
La Germania la avuto delle imposizioni nell'aver un esercito entro certi limiti e Cece va bene voi direte tutto questo riguarda il passato oggi la situazione la situazione diversa
Però però tutti i future imprevedibile oggi noi abbiamo in Germania un partito acide che
Avuto il venti per cento dei voti alla alle ultime elezioni
Ma oggi secondo i sondaggi è il primo partito in Germania cioè quello che ci si andasse a votare sarebbe il primo partito dunque un partito come questo che va al governo
Dopo fra dieci anni la Germania avrà il primo esercito europeo un progetto quello di investire cinquecento miliardi in dieci anni non sulla
Va bene ma poi come verranno usate queste armi
Ecco che il discorso del nazionalismo non è mai vinto una volta per tutte oggi perciò fortuna non è questa la situazione ma domani
E dico la Germania ma naturalmente non ho nulla contro i nostri amici tedeschi non è questo il punto però
Può venire in tanti Paesi europei che si si realizzi qualcosa del genere e dunque e le spinte nazionalistiche tornino a farsi sentire ecco perché a me pare importante che sia chiaro il più possibile il più presto possibile che è una necessità di difesa europea cui io credo sia necessario appunto in qualche modo temperare
Non diventi in qualche modo uno strumento che posso essere utilizzato ahimè a fini diversi da quelli della pace quando de Gasperi pensava alla comunità europea di difesa pensava la pace
è questo il punto è questo che esseri la priorità perché torno a ripetere l'ho già detto la costruzione europea eh intrinsecamente la costruzione di pace ecco perché Trovo sbagliato padre contrapporre la pace e l'Europa addirittura per esempio gli slogan che parlano di un'Europa bellicista questa affermazione assurda perché i conosce l'identità dell'Europa ma
Può darsi che queste sono solo idee mie ed io propongo sotto in cui in questo momento ma proprio perché forse parlando l'insieme in un mondo un modo un po'più calmo che non sia proprio quello della
Nel confronto politico stringente che obbliga comunque a schierarsi a scegliere votare eccetera eccetera si possa trovare insieme elaborare
Una cultura della pace che sia anche una cultura europeista
Perdonare io ho la sensazione che la politica abbia divorziato troppo dalla cultura
E divorziando dopo dalla cultura sia diventata anche una politica del momento per momento incapace di capire fenomeni incapace di gestire i processi
Ecco perché è necessario in realtà un'elaborazione più profonda ripeto non non pretendo di avere ragione nel proporre queste mie modeste riflessioni però sono invece convinto che su questi temi si possa che si debba ragionare insieme io non voglio intrattenervi allungo voglio però ricordare
Soltanto
Un momento di questa costruzione europea che di cui esibirsi in questi giorni si ricorda un un anniversario
Penso all'incontro di Messina del mille novecentocinquantacinque che poi aperto la strada Vanni dopo ai trattati di Roma nel mille centocinquantasette bene i Trattati di Roma sono stati l'inizio di quello che allora si chiamava il mercato comune europeo poi la comunità europea economica europea
Che poi diventata ma dopo un salto di qualità Prodi come lo sa meglio di me non lo ha vissuto anche personalmente poi diventato l'Unione europea e e così via perché vorrei ricordare mercato comune europeo perché il mercato comune europeo apparentemente eh
Soltanto un fatto economico
Ed è questa la critica che è stata fatta ricordiamoci che Spinelli era contrario ai trattati di Roma le ha criticate ferocemente
Spinelli
Che aveva collaborato con De Gasperi per l'accetta quindi a dimostrazione che non è una distanza ideologica quella che divide gli europeisti che possono avere tante appunto
Con idee politiche diverse ma poi nel progetto europeo posso benissimo collabora insieme con grande convinzione ripeto come va fatto Spinelli quando Giove Roma più giovani naturalmente era ha collaborato strettamente con De Gasperi incubo in questa iniziativa per la Comunità europea di difesa
Invece nel mille centocinquantacinque mille novecentocinquantasette spine dirà contrario perché perché è vero che i Trattati di Roma non sono un progetto federalista
Su questo non c'è dubbio nascono da
Una cultura soprattutto elaborato in Belgio in Olanda che tutto sommato però rispetti rispecchiava che cosa rispecchia una grande scelta
La scelta fatta dagli americani ben dopo la seconda guerra mondiale di andare verso l'integrazione dei mercati
I Trattati di Roma prevedono una integrazione dei mercati europeo ovviamente mentre la l'obiettivo americano è un obiettivo più ambizioso che era quello di una integrazione molto più ampio non solo europea
Dall'alto forse bisognerebbe ricordare al presidente rampe che se il commercio Italo statunitense ha acquistato nel tempo molta consistente è stata per la punta americana perché dell'Europa prebellica era un'Europa
Che aveva i suoi rapporti commerciali soprattutto scusate l'Italia prebellica aveva dei rapporti commerciali soprattutto con il resto d'Europa
Però concludo su questo punto anche se non c'è una matrice federalista nei trattati dobbiamo riconoscere l'importanza dei trattati
Perché hanno
Intorno a quel nodo
Della libera circolazione si sono poi aggiunte tantissime cose nel nel tempo
E soprattutto la matrice di quell'idea l'idea di ripeto prima americana che poi è diventata anche europee di integrazione dei mercati c'era una prospettiva di pace tono insistere su questo punto e e poi concludo perché il progetto americano di integrare i mercati nasceva dalla convinzione forse dalla consapevolezza per meglio dire che la seconda guerra mondiale è stata anche il frutto delle auto archi e ciò che è stato il frutto di tanti Stati che si sono chiusi anche economicamente nel loro nazionalismo dunque
Ben vengano anche l'integrazione solo dei mercati perché l'economia quando si parla di Roma non è mai solo economia comporta tanta pensiamo cosa è stata la cerca no unità vuole d'acciaio che
Organizzazione di poca Romeo Maria un enorme significato di pace perché obbligava francese per rischia gestire insieme i
Il carbone e l'acciaio che sono poi su menti fondamentali per fare la guerra io mi scuso di aver parlato forse troppo e questa introduzione ma come capita il tema mi sembravano molto interessante molto importante mi appassiona
Vi ringrazio della vostra attenzione e ora
Passo volentieri la parola monsignor Paglia per la sua relazione
Grazie dell'invito abbiamo rigorosamente in ordine alfabetico Magna frodi rispettiamo
No io non sono vorrei inserirmi nel nel l'orizzonte che ha determinato verso Giovagnoli descrivendo un po'più approfonditamente un aspetto
Di questo pilastro Europa pace
Sottolineando lo dalla parte dei parchi
Particolarmente a partire grazie a partire da più dodici anche perché il nove maggio
Ricordiamo la fine della seconda guerra mondiale
E qui o una coppia dell'Osservatore romano del dieci maggio
Con il lato il messaggio di più dodici ma allestiremo una mesta una mostra
In quel giorno corrente del sette maggio con i giornali nazionali e internazionali con la voce della del messaggio di più dodici dove il Papa più dodici parte proprio dalla tragedia della guerra dalla responsabilità dall'Europa
Lega strettamente il tema della Europa alla guerra tra l'altro bene il discorso io mi trovavo in Kosovo apprenda
E le guerre mondiali sono state tutte europee
Sarajevo
L'invasione da porre al trentanove
Mi fermo oggi sull'invasione dell'Ucraina
La parte europea balcanica
Di fatto storicamente e all'origine delle guerre mondiali che sono tutte europee
Ora è questo secondo me ci deve far pensare
Perché la dimensione universale
è propria dell'Europa
Possiamo dimenticarla ma non possiamo cancellarla anche perché scritta nella storia
Nella geografia
E tutti i partiti
Del novecento soprattutto dalla seconda metà nonostante che la Chiesa europea
Non fosse più il baricentro
Del cattolicesimo
Oggi i cattolici sono europei nel venti per cento
Del cattolicesimo tuttavia hanno nel cattolicesimo europeo una colonna a mio avviso imprescindibile
E questo deve farci riflettere
Sulla responsabilità che forse dimentichiamo perché abbiamo assorbito anche onori quel virus individualista sopranista elettricista
Che fa dell'identità europea una questione diciamo
Il superficialità e non di più
Di profondi della storia
Per lo meno più che bimillenaria del del pianeta
La grande diaspora
Del mondo ebraico
E prima dell'impresa di prima della nascita di Cristo
La espansione del cristianesimo nell'ottavo secolo Elio fino in Cina
Ma Giulia
E ancora diamo
Le grandi come dire missioni
Kosovo Colombo europeo diciamo sta sui giornali su almeno Marco Polo europeo
Ma già l'anno europeo voglio dire che questa attenzione universalistica
Che io credo sia propria delle tre grandi religioni monoteistiche
Che non a caso sono tutte nate nel Mediterraneo
La storia non è casuale
Notava già anche libero di anti non sullo scontro d'inciviltà
Cioè non è un caso
Che le tre grandi religioni monoteistiche strettamente unite nel rigore di Abramo quindi nonostante i conflitti hanno una radice comune sono tutte europee bene mediterranee
Ora più dodici di fronte alla tragedia della seconda guerra mondiale esorta l'Europa a ritrovare una sua anima
A guardare coraggiosamente a problemi o difficoltà gigantesche di cui bisogna trionfare se si vuole spianare il cammino una pace vera
E cita persino Ezechiele
Una rivolta speculari nascerà spirituale quella delle ossa aride ero quel brano lei città in questo vado messaggio del nove del nove maggio
Non solo
Ma gesto del tutto inusuale fino ad allora invia uno speciale rappresentata al congresso dell'ora parlare di via riceve i delegati al congresso internazionale per l'unione federale europea
Sortoni nazione europea ad abbandonare cito le pretese di grandezza di altri tempi
Per allinearsi sia una unità politica ed economica superiore pur nel rispetto
Dei caratteri culturali identitari dei singoli popoli
Condivideva infatti l'obiettivo cito di rimettere in piedi un'Europa scossa fin dalle sue fondamenta
Appunto come se le fondamenta d'Europa coincidessero in qualche modo con le fondamenta del mondo allora conosciuto ora questa mi pare una prospettiva del tutto singolare
Di cui dobbiamo tener conto anche qui mi riferisco soprattutto al cattolicesimo europeo io credo un cristianesimo europeo che vedo oggi
Più che latitante
Muto
Sono tre anni iniziamo il quarto
Di guerra in Ucraina
Non so se non sono stato attento ma non c'è una parola a parte il Papa
Delle conferenze episcopali europee
Dov'è il cristianesimo prego eppure
Il Tesoro non è che non lo abbiamo
Nel nostro forziere non è che non ci sia
Anche perché anche solo scorrere brevemente non farò io poi per concludere un maniero magari accennando di più alla situazione contemporanea
Scorrendo solo i temi trattati da diversi partiti immediatamente
Nel cogliamo la forza Giovanni ventitreesimo
Auspico il sorgere di un insieme europeo i cui partecipanti avrebbero dovuto gradualmente a definire istituzioni comuni
Che pur garantendo il bene di ogni comunità sapessero promuovere il bene comune europeo
Nel Concilio papà Giovanni ventitresimo attuato potrebbe dire i salti mortali
Perché ci fossero anche vescovi dei paesi dell'Est
Del blocco comunista
Perché capiva che ovviamente pur essendo la gran parte dei vescovi occidentali soprattutto europee non poteva non respirare anche con la testimonianza
Dini dei paesi erogare ricordate tutti la visita
Del Gennaro di cosciotto
Aggiunge
Sì piccoli gesti ma che hanno un peso ben oltre la loro definizione fattuale sono emblematici
E io credo che se Giovanni ventitreesimo fosse vissuto probabilmente avrebbe dato un impulso alla prospettiva certamente dell'Europa dell'Est balcanica piuttosto consistente
Con Paolo sesto comunque non c'è dubbio
Che si apre in una maniera piuttosto attenta e allarga l'attenzione all'Europa
Per il rafforzamento delle istituzioni comunitarie
Per la promozione di un nuovo ruolo dell'Europa nel mondo
Per l'avvicinamento tra Est ed Ovest
Paolo sesto anche per le sue frequentazioni politiche potremmo dire era uno o Euro prevista con orientamento federalista
Lo era già da sostituto
Io non in realtà
E divenuto Papa
Critico gli Stati europei che non volevano cedere cito nulla della loro sovranità
Dire che sia un'esortazione attuale mi pare più che evidente
La collaborazione economica tra l'Europa e la riteneva necessaria Mannoni sufficiente
Bisognava puntare non da politico istituzionale
Affermava Paolo sesto che peraltro avrebbe favorito un'intesa spirituale del popolo europeo il pop europeo va costruito
Va sollecitato
Non come dire una realtà metafisica
è una realtà storica che le diverso deve culture
A partire da quelle cristiane dovevano in qualche modo sollecitare Paolo sesto esorta cattolici e protestanti a ritrovarsi insieme
Scandalizzato da questa divisione che certamente è complice anche delle divisioni che portano i conflitti senza nessun dubbio
Ecco perché anche un esame di coscienza da parte del cristianesimo Romeo esso non so se quale stilistico Sturzo potremmo anche fare questo chiamare a raccolta forse sì non so se il terreno largo stretto ma insomma si potrebbe certamente chiamare diciamo anche l'intero cristianesimo europeo a riflettere su questa su questa prospettiva
Un altro punto chiaro Paolo sesto
Era
L'unità dell'Europa non è fine a se stessa
Ma è destinata all'intero cernita
Io proporrei sottolinea Paolo sesto
Hanno enorme responsabilità morali di fronte al mondo
Non solo perché hanno inventato il nazionalismo esasperato ma appunto perché le due guerre europea sono diventate mondiali
C'è una copia dell'Europa
Per aver allargato al pianeta le due guerre mondiali
E non sono nostre
Non interessano altri territori
Ora
Una consapevolezza storica di tutto questo aiuta forse a superare
Nelle che con le beghe da cortile che oggi ancora esagerano i nostri popoli le nostre chiese con le nostre politiche
E come dimenticare quello sciame Wagner di Paolo sesto in quello mille novecento sessantaquattro alle Nazioni Unite
Ha ragione quando disse
La missione dell'Europa non è terminata il mondo ancora bisogno del suo aiuto disse ai giovani
Europei
E ancora una effettiva d'organico unificazione europea è indispensabile e indifferibile
Deve essere matura ne ha bisogno del mondo intero ecco questa prospettiva della universalità
Che ancora oggi e è presente per esempio grazie a Dio nella Chiesa cattolica
La chiesa cattolica
Essa stessa missionaria nonostante che durante il Concilio giustamente siano state definite sottolineate le chiese delle conferenze episcopali
Non si è attutita
La missione della universalità propria del cristianesimo
Proprio anzi del cattolicesimo e qui io sento oggi la responsabilità del cattolicesimo europeo per non aver impedito la divisione dentro l'ortodossia tra Mosca e Costantinopoli
In questo secolo è avvenuto quello
Possiamo paragonarlo che avvenne con il cattolicesimo protestantesimo in Occidente
La guerra in Ucraina è questo
Non ce ne siamo nella correnti
E tanto meno abbiamo fatto qualcosa
E non è possibile che questo sia praticamente ignorato
E solo usciamo nello scandalo che che il io lo conosco negli anni novanta mi scandalizza anch'io
Che benedica le truppe russe perché vanno ad ammazzare anche i suoi fedeli che sono in Ucraina perché la maggioranza degli ortodossi ucraini allegata alla chiesa di Mosca
Ecco queste contraddizioni non sono né presenti henné oggetto di riflessione
Non vado oltre accendono devo accennare
Allora
Allora
Nomina di Giovanni Paolo secondo un papà dell'Est
Il quale parla dell'Europa a due polmoni
Cioè l'Europa non può fare a meno
Della parte destra io nelle mie frequentazioni balcaniche
Io sento la fatidica il disagio
Di questi popoli che stanno sulla porta e non entrano
E il rischio visto farsi
Ma non possiamo non tener conto della loro presenza io non entro nella disputa politica economica quindi non
Troppo Milena procioni ordina alla dimensione culturale Arco a una cultura della politica
Che deve comprendere
è se non abbiamo ragione a Totti
E che giustamente è stata colta Mosca come terza Roma
Perché il nome di Mosca e terza Roma
Dal mille cinquecentoquarantaquattro
Da allora sia una terza Roma non da oggi
Ecco perché e con Giovanni Paolo secondo io ricordo
Lo preparare personalmente senza gli interventi delle ambasciate l'incontro con Gorbaciov
Io
In questi mesi sono
Veramente scandalizzato
Dalla totale si smemoratezza
Della onestà di Gorbaciov quando parlava dell'Europa come casa comune
L'Atlantico agli Urali
Io vi posso assicurare ho parlato molte volte e anche Romano potrebbe sottolinearlo
Ora tutto questi trent'anni
Scomparso
L'abbiamo dimenticato
In quegli anni
Tra Gorbaciov e Reagan si bruciarono migliaia di testate nucleari
Altro che il riarmo
Parliamo di venti anni fa
Neppure
Cioè la distruzione delle armi nucleari
In questi mesi allegramente sentiamo dire armi nucleari tattiche come se fossero meno problematiche
Diciamo che il diciamo tratteggi ecco perché credo che queste prospettive
Benedetto sedicesimo minute lega ne parliamo sulla dimensione europea ma anche papa Francesco papa Francesco parla che dell'Europa come la paladina dei diritti umani
E chiunque mette piede in terra europea dovrebbe poterlo sperimentare
Questa papa Francesco il primo papa non europeo
Anzi lamenta che semmai siamo invecchiati
Che se mai siamo andati in pensione
Poi con Romano vi parlerà un giorno dell'abolizione delle pensioni ma non lo dico questo romana dire
Il pungolo
Della
Voglio dire che con papa Francesco ritorna
Questa prospettiva della indispensabilità di un'Europa pacifica e universale
Bene io credo che
Questo pilastro della dei Papi in particolare sul matrimoni indissolubile speriamo tra Europa e pace ecco richiede da parte
Dei cristiani e non solo di capisce questa prospettiva un aiuto sostanzioso
Io sono lieto di partecipare a questo incontro
Perché c'è bisogno
Da parte di per del versante della Santa Sede dal Papa di essere sostenuti e appoggiati anche culturalmente in questa
Prospettiva perché il rischio
Di lasciarlo solo
Non è
Assurdo
Perché
Un sogno nanismo cristiano potremmo chiamarlo il nuovismo
Ecco le dico
E questo è l'unità dell'Europa non è etnica
Non lo è mai stata
Guardi a tradire costringendo il cristianesimo ad essere l'identità europea che se ne sia andato fuori dall'Europa
Il cristallino è proprio dall'Europa
Quali a costringerlo riducendo allo
La pipì amiche sono cristiane
In questo senso credo che il compito dell'Europa a mio avviso io qui sono totalmente d'accordo con quanto ha detto il professor Giovagnoli
Che una delle sue priorità è proprio quella di promuovere in ogni modo la pace
Certo di fronte a quello che sta accadendo oggi io credo che non c'è dubbio che dobbiamo recuperare una rivoluzione spirituale
Anche da parte cattolica
E non parlo anzitutto dei partiti che possono riferirsi parlo di una cultura politica che vedono debole ma che deve essere più approfondita più comunicata e più testimoniata
Ora
Accenna ma anche per il soggiorno all'epoca delle armi
Io sono convinto
Che
Indispensabile la difesa
Ma stando qui
In questo istituto io non posso non richiamare la prospettiva di don Sturzo
Il quale nel mille novecentoventinove scrisse un volume
La comunità internazionale il diritto di guerra pubblicato a Londra
E don Sturzo Loria dito
Nel cinquantadue quindi dopo la seconda guerra mondiale
Il testo molto poco conosciuto però straordinariamente lungimirante
Don Sturzo aveva seguito l'intenso dibattito tra i cattolici a seguito della prima guerra mondiale
I cattolici A uno compreso allora
Il dramma dei leader è strage non è che era passato inosservato e
Appunto dopo anche alla denuncia di Benedetto quindicesimo ed era sorto fra i cattolici un dibattito che per terra in discussione il tema nella guerra giusta
Oggi si parla anche di pace giusta
Io non so che vuol dire
Ma se dovessi dire la mia la pace giusta ridateci tutti morti
E non le terre
Tutto ciò che si trovava a Londra una città che in quegli anni ospitava molti intellettuali liberali decisamente proiettati verso l'urgenza di impiantare un nuovo ordine internazionale
Fu sollecitato a riflettere su questo tema
Della guerra giusta e in dialogo con queste nuove prospettive mondiali gli Danny importante di trainare un nuovo pensiero sulla guerra che si distanziava dalle categorie morali con le quali sino allora era considerata non condannò la guerra in astratto
Ne mostrò però l'impraticabilità nel nuovo contesto storico per questo non propose l'abolizione della guerra
Bensì l'abolizione del diritto di guerra
Individuando altri mezzi per risolvere tensioni e conflitti
Come non dargli ragione dopo che dopo qualche avvenuto con il secondo conflitto mondiale
E come non ritenere più che l'attuale tale convincimento di fronte all'ipotesi di un ancora possibile conflitto universale io credo che
Gli intellettuali cattolici dovremmo quanto meno affrontare questo tema
è un tema profetico prospettico che ci porta oltre le beghe di cortile
Siamo diventati tutti quasi tram pinzati e punitive Zavattini
Di fronte alle loro guerre ora noi rispondiamo sull'immediato senza avere una visione ed è il problema in opere della politica
Non abbiamo visioni
E qui in questo De Gasperi
Con i suoi amici una visione erede
E come se non l'avrebbe e credo abbiamo deciso con alcuni amici di esaminare storicamente esattamente il tema della cent'
Per capirne il perché dell'Abruzzo del blocco
E magari recuperare nella forza
Profetica
Perché fu all'inizio un cavillo giuridico che impedì poi vennero le guerre poi Canale di Suez poi morì Stalin il mondo sembra tutt'altro e non fu più ripreso poi ci affidava l'ombrello della NATO
E a me fa ancora pensare
Quando negli anni novanta
Cercavo di fare un accordo di pace tra Milosevic e Rugova
E qualche ambasciatore russo mi disse
E attenzione
Perché se voi fate gol costo puro che hanno intenzione di fare è noi non lo facciamo anche con la Crimea
Mille novecentottantasei
Come
Noi iniziamo con la Crimea
Se voi fate l'ambasciatore russo risale poi ho assistito alla scelta della NATO di fare la guerra
Ora ci auguriamo sci
Senza la NATO sarebbe un disastro tuttavia io chiederei una maggiore articolazione di pensiero e oggi noi dovremmo essere in questo momento storico
Analogo a quello della seconda dopo la seconda guerra mondiale dobbiamo ripensare l'assetto europeo e l'assetto internazionale
Una nuova Camaldoli non lo so però certamente non possiamo lasciarci condurre semplicemente da reazioni immediati ha problemi gravissimi che sono altrettanti immediati
Abbiamo bisogno però di una riflessione che ci permetta di ripensare l'architettura europea e quella stessa internazionale grazie
Grazie a monsignor Paglia perché sta ampia visione io ringrazio moltissimo il professor Prodi essere qui malgrado il suo molti impegni e quindi
Vi do subito anche il microfono oltre che la parola
Cioè
Non lo ringrazio punge avermi invitato nove anche ho UFO ascoltato con molta attenzione interventi precedenti anche però debbo dire con tristezza il cambiamento dottor tranne
Del mondo qui in cui diciamo queste cose
Poi moscia uguagliare il contatto
Come Gorbaciov parlava dell'Europa come casa comune
Io posso anche ricordare
Un giorno Gorbaciov mi che ammonisce ovvero di parlate di una cosa molto importante
Che sta salendo in Russia
Un uomo con un cattivo curriculum vitae perché è sempre stato il KGB ma è l'unico che può salvarla uscente della strettamente amica dell'Europa si chiama Vladimir Putin
Ho
Ne ho assistito a queste cose
Non solo ma la prima volta anche dal presidente Coco piccole lesioni vado alla Bonino
Perché allora capitale corporale concorre io centrosinistra o il centrodestra gli occhi meglio anche perché poi rompo
Un po'nuovo alla politica
Che Piccolo che andò benissimo perché entrambe c'eravamo educato sui libri di Romano Guardini ne han parlato mezz'ora di Romana Guarnieri trova queste cose qui non ce le sogniamo più
Vincenzo
Viviamo in un altro mondo
Quel cartoncino influenze cattolicesimo la commesse ai miei tempi esisteva adesso la Conferenza episcopale non esiste più
Essi dico scusate la franchezza con cui ne devo parlare ma ognuno figlio della propria esperienza
E noi dobbiamo ricostruire questi valori no è un si è parlato tanto che dell'influenza elettrogeno avete fatto queste meraviglie voleva l'analisi del passato che io condivido in pieno in pieno impiego dalla criniera Sturzo eccetera
Non ricordi
Qual è
L'ambiente non dico che conta io non parlo di continuare
Che discorso diceva
Io parlo proprio che rifletta su uno ordine politico che abbia questi valori e che abbiano concretezza nipote del re a dire sull'arco
Perché io questo ci sono assolutamente corretto e lo dico perché ho assistito in questi lunghi anni proprio a un
Caduta dei valori democratici
Dicevo star quest'ultimo quindi contrada troppo quindi Trump che conosci unifica coperto ma nei dieci anni precedenti
Noi abbiamo avuto dalle Filippine a tutto il centro verrà a sempre gli africani dove in abbiamo gioito per la regola della democrazia poi ci siamo ancorché
Coloro che aveva chiede democraticamente ci trasforma vorrei dittatori tranquillamente con quattro ore e non abbiamo messo nessuna
Contrappasso no no la parola del Papa sempre sparato ha avuto coerenza auto ma che non ha avuto risonanza nella nella cambiare il decadimento nel istituzioni a livello mondiale a livello mondiale io parlo dopo parliamo un attimo della loro questo mia
Sempre impressionato
Naturalmente io non mi aspettavo
Che il valore delle voci
C'era un gran parlare di Europa democrazie pacchi però che il valore della della democrazia forse improvvisamente messo forse anche negli Stati Uniti negli Stati Uniti però questo deriva anche da una rivoluzione profonda della società americana
Che nel giorno per giorno aerobico il valore della democrazia che noi non abbiamo
Assolutamente preso in considerazione voglio dire nordamericana abbiamo sempre avuto delle divisioni pensiamo alla divisione fra neri e bianchi o
Ed era c'è ancora ma poi si è aggiunta una divisione
Terribile fra ricchi e poveri
Da chi non è che abbia coi agito molto in materia una divisione
Non toglie che c'è sempre stata anche in America ma era temperata dall'idea nell'ascensore sociale della società mobile
Poi la scelta diventati immobile dominato dalla finanza ma non è che ci sia stato un pensiero adeguato
A a riparare ricoperto
Poi aveva ho colto un'ulteriore divisione fra città e campagna in cui l'appartenenza era non solo un problema economico ma era un problema identità
No cosa che abbiamo furti Shimon anche in Italia adesso sono e via via abbiamo assistito ad una spaccatura nelle società democratiche
Abbiamo avuto e non abbiamo ancora
Il contro bene non è
E non possiamo certo usare
E il conte Ugolino che usava Bush
Quando ha fatto la querela che ricevo portiamo democrazia e cristianesimo in Medioriente
Ho
Mai sentito io mi orecchie quindi
E tiene a
Totalmente
Strumentale di portare dei valori con la suocera
No
E ne abbiamo visto come andata è andato a finire no però
Qui c'era proprio un problema di come noi dobbiamo
Portare avanti i valori religiosi cristiani ce ce li abbiamo in un mondo in cui
Questi vengono strumentalizzati sostanzialmente per altre per altri figli no cioè
La la democrazia non è
Vedete la politica estera la democrazia non sono
Il
Per confondersi con la dottrina e nemmeno con la religione come noi spesso facciamo
Perché il mondo
Vive in una profonda diversità Nuova democrazia e come un ponte in cui ci passano i camion e auto nuove distinti lette
Il problema non è che siamo tutti uguali che convertì diamo con la gente del proprio perché cerchiamo di mettere regole del traffico che vadano bene per convivere questore
E il grande cambiamento che noi dobbiamo costruire in modo concreto nella situazione che noi abbiamo oggi mentre invece
Nelle ultime anche certificata dagli ultimi invece noi stiamo andando ma rapidamente verso un mondo in cui
Comandano i vertici
Cioè discorso dei tram credo trovo intellettualmente
Impressionante perché alla fine
Tutto sommato con una si intende con quelli che non hanno problemi di democrazia nel loro Paese no
Poi fa grandi discorsi tensione anticinese ma lo diciamo in eremo poi però tutto sommato il linguaggio più duro lo usa
Nei confronti dell'Europa per la impotenza dell'Europa Leone cioè è tornato nel mondo della forza di fronte al tentativo europeo di
Portare invece avanti il diritto
E questo non è siamo in una in e e in un momento di questo tipo quindi
Il resto
Va nei grandi principi che dobbiamo difendere ma qui bisogna
Rovesciare la situazione e fare in modo che questi principi abbiano una certa prevalente no
Mi sono l'Europa
Ne accorse tra chi più degli anni di questi principio onestamente
E
Va portata avanti e dei grandi progressi in tutti i campi non solo problema della pena di morte dei diritti dei cittadini
Abbiam portato avanti certe regole della guerra lavora contro le mine antiuomo tutto una serie di piccole o grandi battaglie più recentemente il problema
E della privacy nei mezzi idee nuove sistemi tecnologici no battaglia chiaramente giuste
Però nel mondo se ne va da un'altra direzione no cioè
Lo riassumo dicendo che noi stiamo lui europee stiamo scrivendo un meraviglioso mine menu e a tavola si siedono i cinesi gli americani ecco approva scrive nemmeno è una gran bella cosa
Però il problema a prestare il pasto
A me cioè essere nella concretezza nella concretezza reciproci a benissimo essere ma dobbiamo essere uniti
E invece
C'è continuamente un il nazionalismo europeo che era finora queste la tra dei fa no
Ne continuamente era affiorato coraggio più del trattato è stato evidentemente la Black Sheep ma almeno cultura onestà intellettuale diciamo no ma vorrei getta pestato
Alcuni dicono ma c'era il discorso dell'economia libera eccetera tutte vale da Brahms intervenuta per la nostra gente è reale prende nazionalismo perché quelli che mi pregavano dice però Madame c'era il
Non dorme mai stata comandata da nessuno non possiamo circondati da Bruxelles
Ho e una giornalismo che arriva aveva assurdità che io quando sono andato a Bruxelles la precedente Commissione pensavo che come andassero tedesche francesi e comandava