Piero Craveri. Gli studi storici, l'impegno politico, la vita nelle istituzioni - Prima giornata

Prego a quote grazie Luciano io dico semplicemente che la Fondazione Benedetto Croce appena ricevuto un bellissimo messaggio del Presidente della Repubblica in onore di Pietro e pregherei il nipote di Piero qui però Roma ora
Che come vedete
Senza politiche e quando chiese a sua madre sera se potevo chiedergli amento nocumento si intimidisce davanti a tanta gente Bettona abita qui anzi
Non a caso anche sensibilmente
Seppure il messaggio se ammettiamo
L'operazione Piero Craveri illustre storico e raffinato intellettuale presidente della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce rimane impressa nel panorama culturale italiano
Insigne docente l'impegno di Craveri cioè manifestato sul piano civile sin da giovane
Dapprima nell'associazionismo studentesco e in seguito nelle istituzioni assolvendo mandati elettivi di consigliere comunale a Napoli consigliere della Regione Campania e di senatore della Repubblica
Nel ricordare con riconoscenza Piero Craveri il sei significativo lascito culturale rivolgo a tutti presenti al convegno il mio partecipe saluto Sergio Mattarella
E invece io piacere di legge di una letteralmente iniziata
Dei professori che mi scrive professori eletti Presidente Emerito dell'Istituto italiano per gli studi storici
Cara Benedetta evocando in così solenne dotto convegno la figura e l'opera di Piero Craveri mi sembra ingiusto non rammentare il contributo che gli ed ecco alla concreta gestione dell'Istituto Italiano per gli studi storici
In questo ufficio ci trovammo per molti anni compagno di lavoro
E ne ammira e la prudenza di giudizio l'equilibrio del decidere il tratto sempre amabile e Signorini non era ben noto Piero quale storico di alto rango e biografo di insigni sicure della storia nazionale come De Gasperi di cui studio ed espose il pensiero sociale e il disegno politico
Ma l'esperienza dell'amministrare insieme dello scegliere tra soluzioni diverse
E la vincolante praticità dei temi strillavano al di sotto e al di sopra dello storico l'integrità dell'uomo e la veduta sensibilità alle ruvidezze del mondo
In questa luce che si colora di Nostalgia per anni lontani mie care alla memoria di Piero e pieno si fa il consenso per le iniziative che ne ripropongono la nobile fisionomia credimi Natalino grazie
Si sente bene
Devo dire che
E anche con un po'di emozione che non mi comune visto che sono
Uno che diciamo così avuto molte occasioni di di parlare in pubblico ma questa è un'occasione che davvero un po'mia mozione
Per tante ragioni comunque
Naturalmente questo ateneo è veramente
Onorato
Di ospitare questo importante convegno su Piero Craveri
Che ha attualmente l'ambizione di offrire un largo e articolato
Panorama di una vicenda intellettuale Cirina civile ed umana di particolare ricchezza di particolare complessità e vorrei dire esemplare per tanti versi noi abbiamo anche l'ambizione che gli atti di questo convegno siano successivamente rappresentino successivamente
Un momento significativo di una storia di riflessione su Piero che sicuramente avrà tanti momenti ma questo posso essere un momento significativo ci attendono due giornate di grande interesse in cui terranno approfonditi
Gli studi storici di Piero Craveri con particolare attenzione naturalmente allo storico dell'Italia repubblicana
Senza dimenticare naturalmente i suoi studi di Storia del diritto la sua attenzione alla dimensione internazionale ed economica
Il suo profilo di intellettuale pubblico il suo ruolo nelle istituzioni cittadine ma con un rilievo nazionale qualche volta internazionale
Non mancheranno in conclusione ed è cosa a cui teniamo particolarmente una serie di testimonianze sull'uomo sull'uomo Piero Craveri attraverso una tavola rotonda coordinata dalla figlia Marta che siamo molto attualmente dietisti mi di avere con noi
Per questo ateneo Piero Craveri è stato una figura centrale
Permettetemi di soffermarmi soprattutto su questo aspetto nel mio ruolo di responsabile di questo ateneo sull'intreccio tra la storia di questa università e la vicenda personale di Piero
Egli
Ha rivolto al suo Rosso la nei primi anni novanta durante una fase
Francamente di grande difficoltà istituzionale entrò a far parte del consiglio d'amministrazione in concomitanza con la chiamata di Alda Croce a presiedere l'ente morale
Fu un passaggio importante di consolidamento del corpo accademico di stabilizzazione più strutturata di alcuni docenti tra i quali Francesco Maria De Santis che nel mille novecentonovantatré sarebbe diventato rettore
Chi vi parla che lo stesso Craveri il quale in seguito divenne preside
Della nuova facoltà di lettere e ci fu questa strutturazione da un ateneo mono facoltà a una ateneo compio facoltà Epiro assunse eccetera questa responsabilità
In quegli anni come dire attualmente in quelli successivi Craveri fu un punto di riferimento per l'ateneo
Una sorta consentitemi queste scosse espressione forse un po'irriverente ma carica densa di significato di Lord Protettore diciamo del prestigiose sorvegliato
Anche in virtù dell'essere al centro di tante istituzioni della nostra istituzione
Oltre a ricoprire a lungo la carica di presti alla facoltà di lettere fu infatti componente del consiglio di amministrazione dell'università nonché dell'ente morale e della Fondazione sbagliata
Infatti chi conosce diciamo la complessa morfologia di Università liberale come la nostra sa bene quale impegno tali cariche di chiedono infatti se la tenevo il protagonista di importanti e onerose missioni istituzionali quelle che conosciamo tutti da la didattica la ricerca la terza missione la quarta se volete
Seguire un mio libretto di qualche anno fa l'ente morale gestisce i beni immobili e le scuole suor Orsola lo che da ultimo si occupa anche di formazione professionale questa fu una Giunta voluta dal capirlo per immettere in questo luogo non sempre sanno della formazione professionale del nostro territorio invece solide basi per la formazione di future professionalità mentre la Fondazione Pagliara ecco facevo prima gestisce i beni mobili soprattutto artistici e una serie di fondi archivistici di notevole rilievo
E
Su questo eterogeneo sistema di beni dove la parola bene è una parola diciamo densa di significati Dalla Bona diciamo latino
Craveri non solo ai ha concentrato la sua attenzione la sua sensibilità di uomo di grande cultura ma pure saputo esercitate
Un oculate preciso e deciso controllo certamente rilevante per la conservazione e la valorizzazione del pregevole patrimonio che la nostra città della si trova ad ospitare
A questo proposito mi piace ricordare un così uno la vita è fatta anche di incontri di di di aneddoti lo una sorta di aneddoto
Molti anni fa un certo punto in uno dei saloni di questa istituzione solo affrescato molto bello
Comparve
Muro divisorio che servirà a creare un ufficio direzionale poco importante
Le proteste di Piero furono tali e tante che
C'erano del giro di qualche ora il povero laterizio precipita dalla finestra
E io
Ed è a dirgli che le sue parole non ha fatto le stesse petto delle trombe di Gerico sulle mura delle mura di Gerico ed esile divertì moltissimo talmente di questa cosa e la nostra amicizia negli uscì ancora una volta rafforzata
Tra gli altri doni che quasi inconsapevolmente per effetto della sua presenza impostura culturale Piero affatto al complesso istituzionale solo Orsola vi è quello di una ripresa di dialogo
Con il suo passato perché il passato di questa istituzione un passato complesso
Se ci guardiamo attorno ci accorgiamo che un passato religioso
Però e anche un passato laico e anche un po'dal dal dal momento diciamo della nascita dello Stato italiano del mille ottocentosessantaquattro con l'euro la devoluzione dell'asse ecclesiastico che qui appunto
Ha toccato nel mille ottocentosessantaquattro poi diciamo
E nato l'istituzione laica in polemica anche con l'istituzione religiosa e però lui
C'è un prato a porre in dialogo
Questo passato questo complesso passato
Perché in fondo la storia
Nella sua dimensione dialettica ha sempre una sua coerenza e quindi tutto alla fine diventa coerente un passato di crisi o di testimonianze espunti
Da cui ripartire per tessere la tela culturale del presente a vantaggio del dibattito pubblico e più ancora petalatura stessa della nostra istituzione naturalmente di una compiuta formazione critica delle nuove generazioni questo passato ci ha aiutato
A costruire questa tela
Per ragioni connesse alla sua importante storia familiare Craveri precedeva inoltre la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e naturalmente ha avuto sempre rapporti molto stretti con l'Istituto di Studi storici
Questi incarichi uniti a quelli svolti presso il nostro ateneo facevano di lui una figura di riferimento per la società civile napoletana
Che pur con la sua fragilità e riuscite a sviluppare proprio in virtù di storie così importanti una presenza attirati operosa
Si tratta in tutti questi casi di istituzioni libere ci sono le nostre città non è una città
Soltanto assistita dicemmo pubblicamente ma sono delle istituzioni iberiche sono nate nel nella società
E che tuttavia svolgono un importantissimo ruolo pubblico e questo è perfettamente in linea con la eccezione del nostro ateneo
Quella di essere una realtà non statale a forte vocazione pubblica anzi io vorrei dire a
Vocazione interamente pubblica Careri anche in virtù della sua ispirazione liberato un radicale
Era un borghese devoto al bene pubblico udì tensore dell'individualità che sapeva farsi comunità una libera comunità proveniente dalla società civile
Sono quindi molto contento che questo contegno aspetti una sessione dedicata a questi aspetti cioè alla vita e al Polo di Piero nelle istituzioni
Una sessione presieduta dall'attuale presidente dell'Istituto di Studi storici amico professor Abbamonte
E introdotta da un intervento di Emma già Martelli altra figura molto importante di questo ateneo che succedette a tiro nel ruolo di preside della facoltà di lettere
Negli ultimi anni
Piero si era concentrato sull'ente morale
Dal quale dipende l'intero patrimonio architettonico e culturale in cui si sviluppa la vita universitaria
Dell'ente Craveri è stato presidente rimanendo al contempo una figura di riferimento dell'ateneo
Attraverso l'ispirazione e l'organizzazione di molta ricerca storiografica ma anche di molte iniziative progettate in un'officina di scienza condivisa con lo scopo di far conoscere e valorizzare il patrimonio dell'ente conservi amministra tra i tesori custoditi dalla Fondazione ed i quali spicca l'eccezionale collezione di opere d'arte il pregevole fondo musicale
Craveri operò in una direzione inaugurata peraltro dall'assennata lungimiranza di Antonio Villani per valorizzare con mostre e cataloghi lo straordinario patrimonio iconografico del Gabinetto disegni e stampe
Formato da un corso di circa venticinque mila esemplari tra disegni e incisioni
Esemplari in tal senso sono stato una serie di mosse oggi documentate da importante che Taka cataloghi in tal senso sono state
Come quello dedicato nel due mila diciassette è una scelta delle oltre ottocento caricature emersi dallo stacco lezione a seguito di un importante progetto di schedatura conservativa dell'intero patrimonio distante
Oppure da soluzioni digitali che hanno consentito di lasciarne un ancora più viva testimonianza
Presso la documentarlo anche la mostra dedicata a una selezione di una sessantina di opere di un pittore napoletano parigino Pietro scoperta
Che illustro un'ampia e pregevole produzione dell'artista oggetto di restauro in collaborazione con l'Istituto centrale per la grafica di Roma è una grande mossa di Piranesi tante mostre
Noi vogliamo ricordare tutti in tempi più recenti ha sostenuto anche il progetto di riorganizzazione riorganizzazione del patrimonio documentario dell'istituto solo Orsola Benincasa
Il riordino dei fondi dell'Archivio storico a cominciare dall'archivio antico
L'inventario analitico garantito è stato garantito il riversamento nel sistema archivistico nazionale aprendo di fatto una fase nuova nella valorizzazione del grande patrimonio
Di testimonianze della storia monastica che ad origine dei luoghi e della tradizione del nostro ateneo
Al contempo si appassionò alla possibilità che con un diverso ma non meno rigoroso criterio archivistico si potesse a promuovere la trascrizione digitale delle carte della principessa Strongoli
Rifondato riferì questa istituzione e una sorta di ministro della cultura diciamo del gabinetto ombra che
Girava attorno alla corte Savoia
La Corte salvo si era data una sorta di gabinetto umbro con cui in qualche modo dialogava diciamo con il peso governava il Paese e il mondo della cultura veniva
Attinto diciamo dal dal Mennini sui rapporti nelle sue relazioni dalla principessa di Strongoli
Tutte iniziative che Piero a seguito e sostenuto con quella partecipazione distaccata che se connotava temperamento e carattere rendendolo anche ideologicamente al di sopra delle parti
Ne faceva un uomo dal pensiero Obiettivo costituzionalmente moderato The entrato dalla ricerca e della consuetudine con gli studi storici io ho l'onore di essere vicepresidente degli ex allievi dell'Istituto per gli studi storici che
Fa anche in qualche misura ha collaborato a questa
Questa occasione e vorrei dire che che non era stato un allievo dell'istituto
Anche per ragioni generazionali ma
Si sta dovessimo pensare altro oggetto di Croce gli
Fondare una nuova classe dirigente di formare una nuova classe dirigente formando la sugli studi storici probabilmente
Avremo proprio il ritratto di Piero un uomo delle istituzioni nono capace nelle istituzioni formato dalla lezione degli studi storici
Era era questo questo né sanzioni in qualche modo e l'esemplarità di di questo di questo messaggio
Dico luce
Certamente il suo profilo di studioso merita ben altri approfondimenti che questo convegno sicuramente saprà offrire nella sessione odierna
Quella sulla sua attività di storico
Presieduto dal professor Stefano De Luca che vede la partecipazione di storici importanti come Mario Caravale Gaetano Quagliariello Giovanni Orsina leggendo Capozzi Giovanni va Sori
Nonché la prestigiosa presenza del presidente della Consob il professor Savona che si soffermerà sulla sensibilità di tiro per la dimensione economica
E con l'intervento di chiusura del senatore Acquaviva che ricostruiva il rapporto di Piero con il mondo socialista
E che anticipa la prima sessione del secondo giorno quella dedicata all'impegno politico
Personalmente
Voglio voglio ricordare che Craveri
Alik mi limito a ricordare che nel Craveri storico mi ha sempre colpito la capacità di leggere il presente e quella di penetrare comprendere mondi diversi dal suo
Come è avvenuto in modo esemplare con la magnifica biografia di Alcide De Gasperi che non a caso uno storico cattolico come Andrea Riccardi ha definito un classico ma questo vale anche per moto vale anche per le guerre tante figure che lui ha ricostruito ma altri tarderanno dello studioso e dell'intellettuale pubblico
Qui ci attende domani come ho già ricordato una sessione molto ricca presieduto dal professor Mario riusciamo e correlatori di grande rilievo come Giorgio Benvenuto Giorgio la Malfa Massimo Teodori Maurizio Griffo ed Ermanno Taviani che tratteggiando i rapporti di Piero
Con il mondo laico quello radicale quello socialista
Nonché quello comunista
Quanto a me
Vorrei conclude misure confermandomi appena ancora momento sull'uomo
Craveri era una persona
Delizioso Gentile con una cute talvolta sofferta
Diciamo consapevolezza del patrimonio culturale di cui era vede che voleva e sapeva preservare con compostezza e signorilità e con un certo grado di nonchalance
Il Louis intrecciavano un'anima napoletana e una sabaudo per molti versi era un classico signor napoletano nei modi e nella cortesia nel garbo e della generosità nell'amore per la contestazione perfino all'abbigliamento sartoriale
Per altri c'era in più rigore sabaudo un senso severo delle cose e degli interessi pubblici
Anche se talvolta divertimento era l'altra faccia della sua generosità Piero una persona capace come pochi di ascoltare al momento opportuno delle decisioni importanti ascoltava su pensava esercitava l'arte della prudenza
La sua parola quando qualche volta per Verona la mente si entrava in discussione e si accendeva e la discussione si accendeva era sempre l'ultima perché era la più saggio
Una parte significativa della nostra comunità è cresciuta con lui e grazie a lui di qui il grande vuoto il grande rimpianto che ha lasciato
Un vuoto che tuttavia considero e voglio considerare relativo
Permettetemi anche in questo caso di raccontare un episodio molto recente poco più di un anno fa
Era venuto istituto sul
Oggi noi siamo fermi con con grande difficoltà con grande difficoltà e mi disse guardandosi questo il ginocchio cioè Lucio non è vero che
Si muore all'improvviso si muore un po'alla volta
E mentre mi diceva queste cose che si riferivano vasche evidentemente ha la sua fisicità contemporaneamente progettava parlava di libri parlava di
I programmi
Era un'apparente contraddizione ma forse non era una contraddizione era la consapevolezza che
Diciamo la vita finisce ma non finiscono altre cose non finisce il messaggio culturale non finisce il progetto culturale quel progetto culturale c'è ancora
C'è qui lo stiamo portando avanti sono le persone ci sono i suoi allievi ecco era questa consapevolezza per cui non c'era questa contraddizione progetto culturale davanti
E quindi
Sapeva bene da storico che il suo lavoro scientifico e il suo retaggio istituzionale perfino il suo simpatico personaggio umano sarebbero rimasti tra noi un esempio di rigore morale ma anche di superiore signorilità
Anche sul suo insegnamento e sul suo lascito di storiche ed intellettuale che ha saputo impersonare conferma consapevolezza la continuità di una dinastia intellettuale ascolteremo le molte qualificate voci che sono state convocate intorno alla sua figura
Programma dicevo è veramente ricco
E voglio ringraziare per la sua ideazione il lavoro svolto congiuntamente dalla Fondazione conoscenti in particolare nella persona della sua Presidente
La carissimi
Benedetta Craveri e da Stefano De Luca un osso docente ormai un posto centralmente a moltissimi anni e intellettualmente vicino umanamente che personalmente a Piero di questo mosaico
Che è stato messo assieme
A loro e da molti altri fra i quali la figlia Marte
Con la signora Cinzia
Hanno messo assieme le tessere il mosaico davanti a voi sì ho preso troppo tempo scusate Vienna
Sentivo il dovere di dire qualcosa attorno a questo grande amico questo grande maestro Piero Craveri grazie
Grazie
Era Lucio
A nome della Fondazione Biblioteca Benedetto Croce e di tutta la nostra famiglia
Per averci ricordato dall'alto dell'autorità ma anche dalla profondità della tua
Amicizia la molteplicità di responsabilità di attività interessi che hanno legato Piero suor Orsola
E chi avesse voluto cogliere qui in questa sala degli angeli che al cuore della Cittadella
Vale a dire dell'ente
Su cui pieno a costi a lungo vigilato
Del lavoro davvero del MIUR circo Daloui svolto in fondazione nei quindici anni in cui ha tenuto la presidenza
Ne parlerà domani Teresa Leo
Io mi limito ora ricordare com'è nato il progetto di questo convegno
Quando due Natali fa pieno centro visivamente lasciato cogliendo ci come era sua abitudine disco di sorpresa in fondazione abbiamo cercato di reagire al vuoto che si era spalancato
Proponendosi di chiedere ai suoi amici che agli studiosi
Al look più e dice vicini che avevano condiviso il suo interessi una testimonianza di cui fare tesoro
Ma Lucio D'Alessandro c'ha battuto sui tempi
Proponendo c'è un convegno come dicono i francesi en forme volto a ricordare come hai ricordato ora la complessità della personalità fuori dagli schemi di Piero di uno spirito indipendente e libero e ne pura consapevole delle responsabilità di una eredità impegnativa e come lui si è saputo essere sempre e soltanto fedele a se stesso
E naturalmente noi della Fondazione abbiamo subito accolto con entusiasmo la sua proposta grazie alla quale ci troviamo qui oggi
Devo però confessare né e confessa stia l'ho preferito non chiedermi
All'iniziativa di chi misure Orsola o della Fondazione Croce Piero avrebbe dato la sua preferenza perché o il fiero sospetto che questa sarebbe andata alla sua università e al suo ente piuttosto che alla Fondazione
Ma mi consolo pensando più questo sia un'ulteriore conferma di quanto sia forte legame chiede tempi dico distorcere la principessa
Pignatelli unisce la fondazione a suo rossore
Ma è veramente tempo di dare la parola a tanti illustri studiosi venuti a dare testimonianza dell'impegno a tutto tondo
A tutto campo di Piero negli studi storici nella politica e nelle istituzioni però
Prima ancora
Di esprimere loro la creato la la la nostra gratitudine a per essere qui oggi con noi vorrei dire veramente dal fondo del cuore mio grazie a Stefano De Luca che ha tenuto come dire la regia di questo convegno in modo ammirevole e gliene siamo tutti profondamente grati grazie
De Santis
Forse
Non so possono nella seduta
Allora sentimenti di stima
Cioè purtroppo no a questo punto il programma prevederebbe la presenza intervento il saluto del professor Francesco Maria De Santis che è stato diciamo per tanti anni direttore compagna di di lavoro diritti del del professore
Di Di Pietro Francesco non ho potuto essere con noi ma affidato alla protettrice dell'ateneo professoressa Giordano diciamo un suo scritto vorrei dare la parola socio
Grazie lettore io però ho chiesto al Rettore il permesso di aggiungere proprio un ricordo personale anche perché forse anche uno dei motivi per cui Francesco de Sanctis ha chiesto a me di leggere questo suo testo e poi perché si riaggancia peraltro tutto quello che diceva il rettore pochi minuti fa
La prima cotti napoletano soprattutto meridionale ma Napolitano soprattutto di giovani intellettuali che si aggregavano intorno a casa Crush e perché si scrivevano fra primissimi alla Istituto Croce e che a cui apparteneva a mio padre e i suoi due fratelli a insieme per esempio a Peppino Abbamonte
A chi chino Company ovviamente Vittorio De Caprariis che circa me sì Go costituivano circoli culturali come l'atollo fondavano riviste come nord e sud e quindi insomma e e ma tutto quanto sotto lo stimolo della disse supervisione di Benedetto Croce escluse frequentando casa sua quindi fra questi tre fratelli trilingue fece dei medici tra cui mio padre e l'altro era Renato Giordano che invece di cui le mia sorella prende il nome che aveva una cultura giuridica ma anche economica molto politica
E che Piero aveva studiato proprio come storico perché lui ebbe l'avventura di morire giovanissimo zio Renato viva non è ancora compiuto trentaquattro anni
Al limite al gennaio del sessanta quando morì e però aveva già fatto scritto detto un sacco di cose interessanti e ci si era appunto appena iscritto
E cioè ed è stato il primo definirsi iscritti nel quarantasette all'Istituto degli studi storici appena fondato quindi mi aveva ventun anni
Ed era stato uno dei primissimi
E cinquant'anni dopo il esattamente nel novanta stemmi e novecentonovantasette è uscito questo libro che è stato curato da uno studioso francese Friedrich Captal ma che in realtà è nato perché pie
Però che era già uno dei pilastri di questa università mentre io ero appena una neo ricercatrice di filosofia del diritto Michele chiamo e chi mi chiese di guardare Invalides jeune che tenevamo conservato a casa dove c'era un carteggio interessantissimo ritengo sarà sì Renato Giordano e già Monni
Zero in atto era destato definito da Spinelli l'occhio di mamme a Roma era diventato il suo braccio destro ma tutto siamo nelle metafore
Per così dire fisiologica invece era stato definito l'occhio
Limone a Roma e questo carteggio interessante perché molto intenso e perché rappresenta quello che sono le costruzioni cioè la fatica il disaggio a volte a volte delle distanze fra Autori Diversi eccetera eccetera ma anche l'Energia la la la progettualità la la la la possibilità la la la visione potrei dire e quindi appunto ci teneva a ricordare questo legale perché pieno lo seguito fu ripeto la cura formalmente e anche fattivamente è stata di Attalo
Ma pieno era dietro tutto organizzò o le l'edizione organizzò delle belle presentazioni a Roma e a Napoli una bellissima scena casa vostra con Cinzia casa sua con Cinzia e sotto e e ciò a questi mi piace pensare che oltre l'interesse e la curiosità dello storico che sicuramente c'era uno che aveva mosso questa idea ma c'era anche questo senso di amicizia
Antica che appunto in qualche modo attraversato tre generazioni quindi faceva piacere aggiungere a quello che dirà De Sanctis questo bellissimo ricordo che mi lega Luigi
E adesso divento Francesco De Sanctis e leggo quello che era scritto su Piero
Signore e signori autorità cari colleghi e cari studenti dovete perdonarmi se il mio saluto a Piero Craveri non avrà un contenuto in uno stile propriamente accademico
Esso vuole essere un ricordo personale di ciò che Piero in un ampio torno di tempo ha rappresentato sia per la mia vita intellettuale sia per quella universitaria
Scrive Schopenhauer nella terza parte de il mondo come volontà e rappresentazione che se per il giovane spontanea alla lirica e per l'uomo maturo lo invece il dramma al vecchio e proprio il racconto più spesso autobiografico
Vi racconterò quindi la mia esperienza di amicizia con Piero attraverso il ricordo di due svolte che egli seppe dare la mia vita
Era un pomeriggio precoce come sapevano esserlo solo quelli delle giornate operose travolte nelle turboelica e dell'energia eolica di Antonio Villani che dirigeva in quel torno di tempo appartenente ai primi anni Settanta
Gli istituti giuridici ossia la biblioteca della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Napoli università non ancora liceali Pisapia con un nome proprio per quanto illustre storicamente adeguato
Nel corridoio interrotto a metà dalla loggetta del ballatoio in cui stava il mezzobusto di Francesco De Sanctis
A dividere la facoltà di lettere da quella di giurisprudenza
Nell'allora ancora sopportato condominio incontriamo un giovane alto solido nella sua struttura elegante in grigio che mi colpì per la bella voce baritonale calda e carezzevole e per la capacità di illuminare in maniera inaspettata il proprio culto con un sorriso capace di accattivare il destinatario
Ma senza alcun eccesso di appetito su società Attis dando così con chiarezza il senso della misura della cordialità spendibile un ricevibile era Piero Craveri
Che ha ascoltato il mio nome di risparmio quindi starmi o ogni accenno al mio grande omonimo che dopo avermi perseguitato in tutti i gradi della mia formazione inchiodando vi è la mia posizione è irrilevante ora troneggiava alle mie spalle mentre ci stringevano la mano
Compresi poiché quella indulgenza derivava dal suo bagaglio ereditario che rispetto al mio ho dovuto a mera casualità onomastica era veramente cospicuo statico uso da portare sopportare continuiamo a incontrarci saltuariamente e il suo saluto era sempre accompagnato da quel sorriso rapido e intenso che mi aveva colpito la prima volta per la sua luce così passano gli anni di piombo incontrandoci a caso con rapidi saluti e ancor più rapidi commenti sulla durezza dei tempi che doveva portare a quel tragico settantotto
Che mise fine alla vita di Moro la cui figura sarebbe stata magistralmente illustrata dalla ricerca storica di Piero
Poi verso la fine degli anni Settanta ho appena agli inizi degli ottanta
L'istituto di diritto del lavoro con gli amici Lello De Luca Tamajo Mario Luciano organizza un corso seminariale per studenti meritevoli assistenti
Sul problema storico e teorico allora ancora di grande rilievo dal titolo lavoro è stato sociale avemmo così occasione di frequentarci pièce con più assiduità per le settimane di durata del seminario anche prolungando spesso l'incontro per approfondire alcuni aspetti delle cose affrontate nelle esposizioni e nelle discussioni di diversi argomenti
Per me fu un'esperienza umana e intellettuale di grande significato gli storici che partecipano al seminario erano Aldo Mazza cane e Piero Craveri appunto del quale mi affascinò la competenza sindacale fatta anche l'esperienza diretta
Che si mostrava perfettamente consapevole degli anni difficili che il sindacato affrontava e avrebbe ancor più dovuto affrontare e qui dovete scusarmi se mi pongo in primo piano nel racconto ma lo faccio solo per dare rilievo alla svolta che il confronto con Piero mi permise di completare aprendo nell'orizzonte più ampio in cui collocare Ranieri circa proposi come mio contributo al seminario il problema del lavoro dà l'ok allora ci può stare allora il sottostante passando attraverso Hegel e Marx quale ultimo mi sembrava allora un punto di non ritorno
Proprio a partire dal quale l'attività di Stein e nella monografia che avevo scritto su di lui mi appariva in quanto terapia della patologia che portava necessariamente alla rivoluzione sociale intesa come fine della civiltà mi appariva dunque arretrata rispetto alla prospettiva indicata da Marx
Latteria di Locri
Secondo la quale è quella se qualche manca più lombardo secondo la quale per il diritto di natura la proprietà e privata non per un accordo espresso o tacito
Ma solo in quanto oggettivamente nella cosa lavorata della proprietà più originaria dell'individuo ossia il lavoro del proprio corpo
Il lavoro avrebbe così esibito nell'elaborato la titolarità del bene la possibilità di vendere questa ferita originaria sulla base dell'accordo
Che ora si spostava sulla creazione convenzionale del denaro era la bomba a orologeria la quale con la liberazione del lavoro dalla servitù nella forma del salario veniva depositata negli ingranaggi della rivoluzione industriale Stalin aveva cercato di disinnescare questa bomba attraverso il suo riformismo liberale basato sullo stato depositario dell'idea di libertà in contrasto con la civiltà con la società civile
Determinata dalla struttura economica storicamente strutturata si nel modo di produzione industriale e perciò luogo di libertà e della lotta di classe tra capitale e lavoro tra profitto e salario
Se il capitale è frutto del lavoro e del rischio imprenditoriale rappresentava prestare cospicuo progresso per il di Uther lei ben il capitalismo invece per lui era espressione del dominio sociale che impediva al salario di accedere al capitale
Compito della Stato pertanto era porre in essere la riforma sociale che il nostro sassi il salario
Benzina garantisse un livello sufficiente non solo al benessere dignitoso del lavoratore ma anche la possibilità con l'ausilio dell'associazionismo operaio e l'apertura di casse di credito
Di accedere al capitale forma ritenuta irrinunciabile la produzione economica moderna
Questo tipo di riformismo liberale interessò molto Piero
Che mi coinvolse in una salutare discussione in cui non solo mi conciliari con l'oggetto di molti anni studio ma mi aprì anche con maggiore disponibilità multiverso liberale come uno dei motori essenziali al progresso economico e politico del mondo moderno
E la cosa mi dette una spinta ulteriore alla mia ricerca sotto capito che è stato rotture Francesco De Santis
Mondo moderno che peraltro Piero già leggeva nell'ottica della sua visione storiografica contemporanee sta anzi potremmo dire di quella contemporaneità che attraversa il presente coinvolgendo direttamente la vita dello storico sia come ricercatore
Sia come intellettuale impegnato su più fronti sia come uomo politico e delle istituzioni
Tutti i ruoli che egli seppe affrontare ed erede consapevole di una grande tradizione
Mi scuseranno gli illustri storici presenti se mi permetto di Affori di affermare che la storiografia di Piero fusto è concentrata da molti anni
Sulla storia del presente ha saputo sempre evitare sia la Scilla del politicismo basta pensare a quella perla della sua collana di opere che la biografia di De Gasperi
Sia la Cariddi del presenti li stimo il dilagare del presente che sbriciola e consuma il tempo storico
La sua storia è sempre proveniente dal movimento verso transizione il cui peso quantitativo di Kronos viene sempre stimolato attizzato scosso Buckeyes rosso e Crisis
Nel suo ultimo libro dalla democrazia incompiuta al post democrazia c'è un ripercorre mento severo della storia d'Italia con un giudizio di duro realismo sulle occasioni mancate per una consumata arte del non governo
Che nonostante la presenza di personalità notevoli nei diversi fronti del confronto politico
Porta quasi necessariamente per un peso originario risolto anche a livello costituzionale alla posso democrazia
Questo libro può sembrare e per certi versi lo è un desiderio di tirare le reti in barca ma ci sono modi diversi di farlo Piero non le tirava per metterli a riposo
Ho avuto continuamente la sensazione leggendolo che invece stesse preparando le sue reti per un altro lancio
Sentendo incombente la svolta epocale degenerativa che si andava preparando cito da Piero
Sono le linee di tendenza degenerative che vediamo emergere in forme diverse molte attuali democrazie e anche in Italia pur non avendo fino ad ora assunto una loro ulteriore definizione riteniamo comunque che su ciò una riflessione sia improrogabile e in queste pagine abbiamo appunto inteso avviare un'analisi storica del loro manifestarsi
Come auspicava Benedetto Croce per sé e per chiunque fosse impegnato nel proprio dell'ufficio anche nel caso di Piero
Tra virgolette la morte non può fare altro che interromperci come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere perché no zio stupido essa non ci può trovare
E cito dall'ultima pagina di quel prezioso soliloquio di Croce raccolto da Giuseppe Galasso con la prefazione di Piero Craveri terapisti del due mila ventidue
La seconda svolta dovuta Piero riguarda certo ancora la mia vita intellettuale accademica ma riguarda soprattutto questa diversità
Quando nel mille novecentonovantatré mi fu conferito l'incarico di reggere l'Istituto universitario sforzo la Benincasa
Compresi che se volevamo costruire un'università capace di interpretare nel presente la sua tradizione illustre
Andava superata la logica tralatizia che aveva escluso la chiamata dei professori preferendo l'incarico per poter così scegliere sempre di nuovo ciò che appariva il meglio
Tale logica non si adattava più ai tempi sia perché le Università erano sulla via di istituire requisiti minimi di personale docente di ruolo
Sia perché senza ricercatori incardinati nella struttura la prestazione dell'istituto restava essenzialmente didattica restando la ricerca limitata le tesi di laurea
Dunque uno dei problemi che bisognava affrontare e risolvere sulla costituzione di una pianta organica di professori di ruolo
Che potessero avviare l'istituto mono facoltà nel cammino non facile ma entusiasmante verso il conseguimento di una struttura universitaria con più facoltà ossia verso l'attuale Università degli Studi sull'Orsola Benincasa
Due erano i problemi che si ponevano il primo riguardava l'appeal di una sede ancora sprovvista di un organico docente che poteva apparire richiamato una scommessa rischiosa
Il secondo era chiamare chi per autorevolezza scientifica mettendosi in gioco potesse fare da modello per le future chiamate tramutando la scommessa in una meta da conseguire
E qui Piero torna ad essere protagonista
Chi meglio di lui avrebbe potuto rappresentare tale modello inaugurando il nuovo corso di soluzione
Egli inoltre incarnava un legame vivente con impianti che radici dell'istituto che nella famiglia Kruscev a partire da don Benedetto in persona aveva e assente trovato un baluardo fondamentale di protezione e custodia
Piero invece in luce nella ripresa di questa istituzione contribuendo alla soluzione definitiva della difficile crisi da cui ci stavamo liberando e ciò fece dandole lustro con il suo insegnamento con la sua ricerca e con la sua personalità pubblica
Ma non si limitò a questo egli partecipò con entusiasmo e lealtà indimenticabili al cammino difficile che ci aspettava per realizzare il progetto
Anche come promotore di iniziative culturali di alto profilo delle quali voglio solo ricordare
La giornata di studio suo e dei la Crus dei convegni annuali di Storia delle istituzioni
Giornata convegni tutti pubblicati con successo nella collana dell'università
Che ero fu anche un ottimo preside della facoltà di lettere dove come fondatore seppe governare con imparzialità la crescita del settore storico nelle sue diverse articolazioni
Ma la sua facoltà che lo teneva in modo particolare anche per la presenza del corso di laurea in conservazione dei beni artistici e culturali
La cui tutela e promozione come mostra ampiamente il suo cursus sonore me extra accademico gli erano iscritti nel codice genetico
Piero Craveri è stato un pilastro essenziale per la rinascita di quest'università
E con Lucio D'Alessandro ha costituito il fondamento solido su qui hanno riposato IMI diciotto anni di rettorato
E quando mi sono ritirato in pensione sapevo che egli avrebbe continuato la sua opera e il suo sostegno al Lucio che mi succedeva contribuendo ancora fattivamente alla ulteriore crescita della nostra un
Vestita con la promozione di ricerca la partecipazione al consiglio di amministrazione la presidenza dell'ente morale
E qui
Sul punto all'inizio la prima sessione noti per gli studi storici
Quattro momento appunto dal chiuso opportuno
Un po'di scegliere per poter alta mentre mentre il rettore fa un'ammenda pubblica io voglio ricordare in mezzo a tanta solennità e ricordo di Lucio di Piero Righi Francesco De Santis che quando si trattò di festeggiare i settanta anni di Piero
Francesco fece ed un incipit molto meno solenne e formale
Definì Piero Alfano terribile e anche lì nessuno l'ha ricordata in questo momento ma c'era un'altra profonda verità ecco come sorella lo rivendico
Paolo la professoressa Paola villa direttrice del Dipartimento di Scienze ma dell'università su
è solo un grazie prendo la parola solo come colpo e voce di una comunità
Scientifica e didattica appunto qui si è fatto cenno che era la facoltà di lettere che oggi è il dipartimento vecchi nasce con Piero Craveri e poi Collemaggio Mattei i
E che i lettori ci ha affidato c'è un argine alloggi gli atti questa cosa dipartimento prende vita
Da una genealogia e attingo ai Cultural Studies meglio genealogia di tradizione che sta emergendo da tutti questi interventi tra l'altro e che si richiama e che ci dà forza
Per questa voce di grazie a Piero Craveri ho sentito il dovere di
Non voglio dire intervistare ma
Dialogare con i colleghi prima di prendere la parola e chiedere quali fossero le motivazioni le prime tre motivazioni per cui sentivano di dire a nome mio diciamo con con la mia voce grazie
Al preside Craveri
E queste parole sono state per lo più la prima la generosità
La generosità magnanima di chi ha dato sempre spazio ai giovani ricercatori cui si faceva cenno anche agli studenti perché la porta era sempre aperta anche per gli studenti ma soprattutto per i giovani studiosi che ora sono meno giovani naturalmente inattivi insomma quando hanno bussato alla porta
Di Piero per presentarsi hanno veramente giovanissimi per primo per cui lui follemente senza alcuna diciamo Remo ora ha dato fiducia acquisti a questi giovani e quindi siamo tutti riconoscenti innanzitutto per questo l'altra parola era la libertà
Il lettore ne ha fatto cenno e l'abbiamo sottolineato più volte proprio l'incarnazione di un pensiero vero diciamo liberale che voleva dire ascoltare i tutti perché tutti possono dire sciocchezze dire anche invece così sarte e così giuste cosa che da cavalcare da e da promuovere all'interno del della facoltà
Quindi la libertà
L'altro tratto naturalmente il grazie mentre per l'ironia
Quell'ironia per cui si riusciva a ridurre qualunque problema che a me sembrava insormontabile il con quell'appunto sprezzatura saggia novizi
Riesce a farti abbia a una ha un occhio ma focalizzazione diremo in termini narrato logici che ci permetteva di ridurre ogni problema e invece magari soffermarsi anche sui dettagli di e soprattutto il l'attenzione al fatto fatto storico senza nessuna no insomma nella nella stanza arrivavano anche sfoghi operette
Dinoi docenti eccetera invece l'idea di attenersi al Patto senza cedere diciamo a narrazioni
Così non degne di lunghi quindi fatto storico
Il fatto però non escludeva la soggettività quindi questo metodo biografico e anche la caratura dell'uomo non soltanto con De Gasperi ma anche con nomi quindi con Carla con Giovanni con Pasquale
C'era sempre l'uomo prima ancora del fatto quindi l'attenzione al fatto non escludeva un'attenzione alla grande
Soggettività
E
E questa e questa Genealogia
Che poi ha visto diciamo rinnovarsi con Emma già Matteini avviso rinnovarsi con il corso di laurea
Appunto sui beni culturali ma insomma
Con il rettorato del di di De Santis e poi di Lucio D'Alessandro lui raccogliamo una genealogia di cui siamo orgogliosissimo in questo devo dire quindi la nostra presenza diciamo del Dipartimento qui e proprio come di un figlio orgoglioso diciamo dei successi del padre di cui si sente in qualche modo così raccogliere un piccolo dono e chiudo ringraziandolo perché
Mi dava appunto follemente mi dava fiducia
Sempre stato molto affettuoso
Con le due fasi appunto il sangue non è acqua e poi soprattutto Villani tu sei Giovanna d'Arco come io gli dicevo che già fa parte avrebbe fatto basta una bella fine
Però mi piaceva molto perché i piaceva affida sia in questo suo affidarsi naturalmente era per me
Motivo di grandissima di grandissima gioia e quindi anche a nome personale oltre che dei colleghi che oggi rappresento grazie Piero
Ma non è che mi dovete lasciare solo però
Oggi
Un uomo d'altri
Poco più
Innanzitutto abbiamo Linzi
Allora adesso entriamo
Dopo questi ricordi
Entriamo diciamo nel vivo dell'analisi del della figura del contributo di idee di studi di di Piero Craveri
E do subito la parola
Al professor Caravale poi come sapete questa prima sessione e dedicata agli studi storici
Ieri è stato anzitutto uno storico dell'Italia repubblicana
E infatti la maggior parte di questi degli degli interventi di oggi pomeriggio vertono su questa sua caratteristica tuttavia inizialmente ci sono anche gli studi di Storia del diritto
Perché si era laureato con Calasso e quindi iniziamo
Con un intervento del professor Caravale che parlerà di questi primi studi di Piero
Il professor Caravale come del resto tutti quelli che siedono a questo tavolo non ha bisogno di presentazioni mi limiterò a ricordare che è stato ordinato di Storia del diritto italiano alla Sapienza di Roma
Dove è stato anche presi dalla facoltà di giurisprudenza e è stato a lungo direttore del dizionario biografico degli italiani della Treccani che è un po'un monumento alla cultura italiana possiamo dirlo sono dei propilei e in questa grande opera Piero ha lasciato moltissimi contributi
E penso ma questo ce lo dirà il professor Caravale hanno anche contribuito all'affinamento delle sue tolti storiografiche
Sul professor Caravale vorrei solo ricordare che nel novantanove gli è stata conferita dal Presidente della Repubblica la medaglia d'oro ai benemeriti dell'università e della scienza e diciamo tra le sue pubblicazioni più importanti ricordo ordinamenti giuridici dell'Europa medievale
Del novantaquattro
Magna Carta di Bertato Umma
Del due mila venti e da ultimo legge consuetudine tradizione note sulla dottrina tra Medioevo e prima età moderna prego professore
Giù valutazioni mi sentite
Sì la sentiamo non io
Da io innanzitutto va be'ringraziare gli organizzatori di questo convegno e in particolare Benedetta Craveri unto
Invitare a partecipare ricordo di Pietro cadaveri ad imporre mila Gabor una antichissima e profonda amicizia nata addirittura nella negli anni lontanissimi degli studi universitari e poi cementata dal comune lavoro presso un istituto di salute edilizio italiano sigla di Roma e soprattutto presso l'abitazione del dizionario biografico degli italiani
Laureato in salvo il diritto italiano a Roma con Francesco Palazzo
Io Craveri è nominato subito dopo
Assistente volontario e preso dalla stessa cattedra
E contemporaneamente entrò a far parte della redazione del dizionario biografico degli italiani
Edito Pellice numerici pubblica italiana
Si trattava di due ambienti entrambi fortemente stimolanti per un giovane da neolaureato ma allo stesso tempo
Sensibilmente diversi tra di loro
Perché prima di grande insostituibile valore per l'indispensabile arricchimento di approfondimento
Della formazione culturale nella disciplina sanguigno giuridica Scelta
Ma è un ambiente ancora
L'altro elemento è sembrato Davide accademici opera tradizione mentre l'altro anno decisamente nell'affermare
In cui era sollecitata una riflessione sulla vettura di momenti centrali della sua vita Viana
Vi bene dall'ossequio Rocca hanno avuto il più da utili accade unicamente già consolidati
Una riflessione sull'operato della stima fatta la particella discussione all'interno della redazione
E alla quale si partecipava pensa a rispettare regole gerarchiche
Ed è soprattutto io non sta seguendo la sede
Piero Craveri vedo la possibilità niente da con sconto l'azzurro formazione culturale maturata nell'ambiente familiare lontano dagli studiosi di diversa in costruzione
Consensi governi fino al desolante Alesi di ricerca e con l'apertura all'obitorio all'indagine
Apertura dei singoli senza ad esempio verrà scelto dell'argomento scoprirono lo grazia
La formazione è una consuetudine
Benvenuti in Francia tre all'asilo dal Medioevo evidenziò dell'età moderna
Decifrabile poi siamo però degrado non so nove consiglieri ricerche sulla formazione detrito consulenze Francia Glamnda al sessantanove dal giudizio
Oggetto principale del suo studio non era il momento della riflessione termica sulla dottrina militare italiana che una scuola di calarsi in quel periodo bilanciata ma un diritto radicato nella prassi concreta dei due comunità
La sua affermazione la sua distruzione saremmo anche la sua vettura da parte dei maestri francesi diritto non decise per il tuo bene ma credere procedura con cui le consuetudini di vengono accertate
Dopo aver ricostruito da dietro norvegese è una particolare nei bombardamenti già criterio interpretata nel quadro più generale dove la vita concreta materiale della società così inserita ed è un ruolo in cui credo che svolgeva dando vita Nigeria d'un principe
Non ti invito dunque come espressione immediato nella vita sociale
Non diritto al proprio maestro dell'arco alpino Maria albergone di Bolzano dove l'attenzione per definirne i caratteri il satellite il bis quello interpretazione più Carolingi numero originale rispetto alla precedente non trenta solo della zia
Il Consiglio uniscono notizie correntemente acconti bensì studiosi successivi
Lo storico se ne va con grande attenzione la procedura seguita il più insieme dove norme ad Anzio milionaria nelle regioni francesi durante i turni
Sottolineando come tale procedura non s'
Lucio citata nella volontà di consolidare usi maturate nella vita completa dalle comunità
Sì che si aggiungeranno a quelli precedenti otto mesi si intrecciavano
Lo avevano bisogno di conseguenza di uscire dall'allora per la soluzione reale pena aggiunge una una scritta che Schiochet ricchezza è un rapporto intenso oggettivi
Per avere mettendo in evidenza quello questa procedura all'inizio attivato ben più l'attenzione è ridotto a vedere la strada ovvero i quali si erano interrogati sulle ragioni dell'Abruzzo vuol dire e sui requisiti né questa deve presentare persone interessate un autentico anzitutto il diritto la conservazione del problema l'attenzione alla ricerca degli operatori
Avendo origine interessato alla sua ideologia giuridica
La terra aveva centrato la sua attenzione un particolare sulla vettura della consecutive tra formulata dal due maggio prossimo venti della Sardegna diverso dagli altri vignette piede dal pesce
L'aver rilevato entrambi per da voi nell'indicare come causa primaria il consenso popolare mancante divergevano nel dare un tecnico aveva concluso il suo Benazzo animazione dalla Consulta
Nel giugno infatti non ce l'ho sopra un consiglio arriva a causa delle consecutive dalle nasceva esclusivamente dal TAR solo consenso del popolo il secondo invece non saprei perché il solo consenso popolare non Gilda fondare una consuetudine il non senso continua della norma talento ciò essenziale la giuridica successiva cioè quella dei commentatori avvenga fortemente influenzate da questa divergenza e lo sai anche tu pure per strada generalmente accorta bene a solo titolo giuridico per un temporale
Credo che verrebbe ridimensionata questa interpretazione
Nel dare aiuto e violenta non si riesce et consensus occultasse non sono vengono elementi contrastanti ma due livelli di elaborazione dogmatica che presuppongono come diceva
Non sanno impedirlo una diversa soluzione l'apporto non ci risulta una interpretazione che era cerca allenatore Luigi Nale Jones allora l'accurata ricostruzione
Dalla procedura dell'indeciso dal compagno consigli generici interessante contribuendo alla conoscenza delle vicende del diritto nella Francia medievale
Ma tornando decisamente apprezzato e raccolto dal distribuzione successivi
E altrettanto interessante è l'analisi proposta Del Piero non ma il significato dell'intervento del principe erogazione ad una consuetudine contra legem
La tesi prevalente era quella di più libertà lerci addentrato nel cuore enunciazioni vado sul consenso popolare ma contrario alla legge intenda assurgere consuetudine vincolante
Però Sarkozy è stato espressamente approvato dal principe
Minoranza è un evento del del suo volume riempie prosegue al dodicesimo riconosceva al principio il ruolo decisivo
Nella definizione delle continue nuove antica poi data per l'audizione seguitando egregiamente francesi settentrionali
Dovranno infatti
Che nel capitolo deriva tomba del giudizio delle maniere limitrofe nell'approvazione del principe degli esiti essenziale accanto al consenso popolare
Per la dirigenza del negozio il dubbio del diritto romano
La passione tradizione una grande azienda l'affermazione del sindaco il discorso del club del pesce
La band il giornalista conclude verso il Sud avanti un discorso dei garanti ordine bonus princeps concerti dilemmi Gerusalemme master
La ricerca sull'Abruzzo in modo Francia militare razza racconta murata peraltro da scandire relativi avventurosi e dei giuristi
Tra la fine degli anni sessanta nei primissimi anni settanta Piero Craveri pubblico dedizione nei due mesi di tempo dei numerose voci riguardanti i giudizi davvero dettagli opere euro discente verrebbe Mazzorato enzima d'angora particolare attenzione da parte dell'Assoedilizia
Impennata soprattutto avrebbe seguito il signor Luigi risieda molecolare ancora migliore nove ad Antonio Sapio shinto
Un'ora di costruzione unitaria credo che consentisse un giudizio complessivo
Debbo Grazia scrittura Piero Craveri adattabilità s'è una maturata nella redazione geografico
Una norma che vanno Caranta colloca bella opera del personaggio studiato nel quadro generale della cultura giuridica politica maturato nel periodo in cui la stessa sarà composta dall'altro vergini da quell'etichetta immediata espulsione nella fase di studenti egiziani sia armi dall'evoluzione del pensiero debole
Debbono agire ritratta dei bianconeri Bardem giudici benché le autorità via Giovanni Brunetti giovane Bottigella giudice brasiliano
La cui opera scientifica lo seguiva per la prima volta grande attenzione
Il Consiglio uniscono pertanto non è importante contributo alla nostra conoscenza soprattutto in un'età moderna
Si va ad aggiungere il barattolo giuristi questa biografia redatta dagli organi veri continuerà ad essere il modello rappresentazione unitaria del proprio pensiero
Nel recente dizionario biografico dei giudici italiani infatti mancano ad esempio non coincide guarda anche in quella veste Giuseppe Dell'Aglio gli svedesi balzo dove è avvenuto includere Veronesi
Al termine il pubblico dei pezzi hanno dove non sa dirlo avvisi
Mi bemolle se vorrebbe vocalità un più netto mensile Guzzo
Non sembra silenziosi ci siamo occupati di Donatello non approfondita
Vedendo che l'organizzazione complessiva delle loro opere la conoscenza dell'ambiente culturale dei questo sì ma non solo Arbore indispensabile il bazar anzi sulle biografie rivelate dal decreto
L'onorevole c'è un Sud oltre ad avere un ruolo la libera docenza di stare in quel di Reggio doriano
In quel torno di anni con valutazioni un citarli bene dal sapevo che sarebbe politica istituzionale economica diretta contemporanei
Un nuovo corso di cinema e dall'altro verrebbe Bruno ventinove dallo compilato in questo periodo
Muovere ieri non soltanto giù i suoi contemporanei dove Mario Braga circuito Gambero non c'è una strategia Antonucci ma anche gli imprenditori come usanza sagome Breda oggi alle Poste
Gli intellettuali come Delio Cantimori o da Capitini Alessandro Casati
Naturalmente il tema principale del giudice millenaria storia e la disciplina dei relazioni industriali più i sindacati italiani
Un tema esaminato in profondità e numerosi studi per le quali vedono da ricordare lavaggio come sindacato istituzione del dopoguerra edito dal Mulino a Bologna nel mille novecento settantasei
Ad amministrare giuridica il road map per Carlo Porcu
Dicono che non possiamo che sarebbe disillusioni dalla montagna nove mesi dopo il primo giorno di Napoli noi la moralità
Grazie alla sua ricerca ancora alla ma questa volta una una villa sull'età medievale bensì alle vicende istituzionali del secolo diciannovesimo un modello duecento ottantacinque usciva non agonistica germogli sinora conosciuti ribaltare ostruzionismo nel dibattito in Consiglio vuol sapere del mille novecento a quaranta mila ottocentoquarantotto in Francia
E di D'Anna contabile
Ma ora pubblicate per la prima volta per intero i verbali del comitato per le date il Progetto di Costituzione dalla Seconda Repubblica francese del mille ottocentoventi
Esitava testo offrendo una lettura di grande interesse
Esaminando le ragioni che avevano indotto i conseguenti o cambia legittimazione sia della legge obiettivo io dall'esecutivo consacrato giornalista
I cui vertici sono curabili entrambi come di una idea legati della nazione
Sottolineando l'importanza del dibattito svoltosi tre così duramente il metodo di lavoro numismatico che preconizzava interventi dello Stato in economia
Mettendo in luce le difficoltà di funzionamento del nuovo ordine costituzionale
Particolarmente significative risultano verso le azioni formulate da Piero a conclusione del suo lavoro
Basandosi anche ore noi considera il solito virile Piero Canevelli condiviso nell'amministrazione pubblica non sto momento credo riuscito a normalizzare
I cambiamenti istituzionali vissuti nel corso del secolo diciannovesimo dalla Francia
Si era pensato ad un tavolo per la Volvo una mutazione di stagnazione o la monarchia libererebbe di Luigi Filippo o la Seconda Repubblica alza al mondo intero e infine all'operazione Pica
Cambiamenti che avrebbero potuto salutare noi da saltare
Sì questa non si può secondo un da Daniele dalla stanza stabilita dalla burocrazia
Amministrazione pubblica dipendente dal potere politico svolge nel ruolo di consunzione materiale della Francia
Confermando il secondo elemento non solo di continuità da anche come fattore di cambiamento informativo non sta nella dunque utilizzato il concetto di costituzione materiale in maniera originale
Per non bloccare al di là dei rapporti tra organi costituzionali concretamente però stimati dalla prassi lo Stato dell'ordinamento statale
Non satura consistente nella stabile storica ritirata struttura amministrativa burocratica
Ma se non serve giudice i due cadaveri in conclusione occorre contributi originali di grande rilievo
Qui si affiancano perciò pieno titolo allusioni Cicchetti celebrate l'uscita del politico di uscire un centrale veda quanto imporre io e completato l'azienda ha deciso di non so deve uno dei maggiori storici dei nostri giorni grazie
Allora grazie mille Enzo verso il canale perché meglio non potevano iniziare nel senso che ci ha offerto proprio un profilo diciamo degli studi di Piero degli interessi di Piero tra storia diritto Costituzioni e come dire il primo affacciarsi della politica che arriva esattamente alle soglie poi del lo storico che noi come dire conosciamo meglio mi è sembrato molto interessante
Fatto di questi primi studi sul diritto consuetudinario sulle consuetudine sulla loro trasformazioni norma perché poi Piero
Ha lavorato in istituzioni cariche di storia e di consuetudini e in genere è riuscito una certa saggezza a passare diciamo a mettere insieme chiusi e le innovazioni però
A questo punto possiamo appunto passare
Allo storico dell'Italia repubblicana iniziamo con il primo intervento di Gaetano Quagliariello
Anche queste caso la presentazione sarebbe superflua però mi limito a ricordare che Gaetano Quagliariello è ordinario di Storia contemporanea alla Luiss di Roma dove dirige anche Mascolo governante
E presidente della Fondazione Magna Carta ecco dirige la rivista di storia ventunesimo secolo dove anch'io indegnamente ho lasciato qualche contributo
è stato senatore della Repubblica per quattro legislature ministro per le riforme costituzionali nel biennio ventitré ventiquattro
Tra i suoi libri ciclo tredici quattordici
Chiedo scusa tra le pubblicazioni più importanti ricordo e che le riforme costituzionali sono tuttora di attualità
Trai suoi limiti non per tenersi non non per ottantaquattro treni dette importanza di ricordo a un bellissimo libro sul décolleté collerico lirismo Bologna il Mulino per un libro su Gaetano Salvemini
E da ultimo
Un libro o un particolare cioè la storia d'Italia in dodici romanzi che uscito da Rubbettino un'ora due mila venticinque
Il il centrismo
Potrebbero
Iniziare con un paradosso Craveri se essi fosse dovuto iscrivere a una famiglia politica si sarebbe senz'altro iscritto alla famiglia politica terza forzista
Da altra parte ne è stato lo storico non comunista che ha scritto le cose più penetranti sulla storia del PC
E soprattutto lo storico non cattolico che ha scritto la migliore biografia
Di De Gasperi
Che è stata la sua vera approva d'orchestra
Ecco da questi
Studi poi ha ricavato si ricava una sua forte predizione per due figure politiche che sono le protagoniste del Periodo e da una parte evidentemente alla figura di De Gasperi io credo che sia stata una scoperta per Piero che apportato Piero anche a considerare in maniera diversa
Come cercherò di dire non soltanto questo
Periodo che fino ad allora era quello che forse aveva meno indagato il centrismo ma anche
Per differenza il resto della storia repubblicana
L'altra figura è un po'diciamo Paolo meno scontata la sua predilezione un po'meno scontata ma Piero aveva una assoluta
Ammirazione per il Togliatti politico che
Considerava evidentemente
Tutte le differenze da un punto di vista
Ideale
Che evidentemente il
La la sua biografia gli proponeva ma lo riteneva un politico di razza e soprattutto
Il vero interlocutore di De Gasperi in in questa fase forse basterà V una citazione per in qualche modo riassumere
Il giudizio Di Pietro su Togliatti che tra le altre cose influenza anche il giudizio sulla storia del partito comunista che viene dopo Togliatti
E in particolare il giudizio sulla figura di Berlinguer cito diventa sempre più necessario
Scriveva nel
Nel due mila e uno restituire a Palmiro Togliatti tutta la sua peculiare struttura di grande dirigente dell'Internazionale comunista
Fra i più grandi a fianco di stalli di cui fu sperimentato interprete ed esecutore
Ecco da cosa deriva questa ammirazione l'ammirazione per questi due uomini
E esce io credo che vi siano due motivi fondamentali che vanno sottolineati il primo la capacità di comprendere e collocare il problema italiano all'indomani l'indomani della seconda guerra mondiale nello scenario internazionale
Per Craveri De Gasperi letto gli atti non erano dei politici provinciali
La politica estera in quella fase era il terreno su cui si giocava la gran parte delle scelte di politica interna
Secondo aspetto anch'esso evidentemente in dimensioni
A secondo descrivendo
Sci
Prospettive differenti entrambi gli uomini avevano una considerazione vera
Per la continuità dello Stato e questa era
Oggettivamente affatto scontata perché appunto veniva da due era di degli esclusi tra virgolette della storia
Unitaria per quel che riguarda appunto De Gasperi questa è appunto una vera scoperta come dirò successivamente per quel che riguarda
Togliatti per luridi
La lo spazio per il
L'instaurazione del partito nuovo era molto più importante che non l'obiettivo della rottura statuale che allora era di
Di tutt'della gran parte dell'azionismo e soprattutto era propria di Piero Di Pietro Nenni non è un caso che per una lunga fase De Gasperi utilizza
Togliatti come sponda per contrastare i Progetti di rottura istituzionale che fondamentalmente fino al quarantasette rimangono Progetti
Attivi di cui quindi la loro intesa
Von la loro intesa nell'alleanza nel periodo della Leanza governativa Togliatti giocò con un ruolo fondamentale affinché
Fosse De Gasperi a succedere nel dicembre del mille novecentoquarantacinque appare
E in questa fase
Fondamentalmente De Gasperi vince tutte le partite
Lo fa era in in maniera che a volte
Viene descritta come da dare da Piero nella sua biografia come miracolosa è qualcosa che in qualche modo coinvolge il lettore anche il lettore non storico per il il modo nel quale riescono a comporsi diciamo le tessere di mosaici sempre difficili portando De Gasperi al risultato
Ecco invece dalla
Lettura insomma dall'INPS dall'intreccio delle letture degli studi su De Gasperi e Togliatti viene fuori
Con altrettanta chiarezza che mentre appunto le partite fondamentali
è quella che si giocano nel periodo quarantasei quarantotto innanzitutto ma anche poi nel periodo diciamo della prima legislatura sono partite che Degasperi porta
Conduce importo in maniera vittoriosa
E invece c'è una cesura nel mille novecento cinquantatré per ragioni di De Gasperi sono assolutamente chiare vanno in continuità con il suo precedente operato ma il mondo è cambiato per essere estremamente sintetico perché parlo sotto lo sguardo diciamo vigile di Stefano De Luca nel cinquanta cinquantatré l'anno della morte di Stalin è l'anno nel quale parte una piccola distinzione distinse
Distensione a livello internazionale
Ispirata da Churchill che torna al governo
Il mille novecentocinquantatré e anche l'anno nel quale si comprende l'esito della
Possibile deterrenza nucleare quello che era fino a quel momento un elemento di accelerazione verso la terza guerra mondiale
Dopo la conclusione della guerra di Corea senza vincitori né vinti evidentemente
Sì trasforma in un elemento di stabilizzazione ed infine non
Dimentichiamo il mille novecentocinquantatré e l'hanno nel quale fondamentalmente si chiude definitivamente la finestra di opportunità che avrebbe potuto consentire
L'esercito europeo la cioè d'alla quale De Gasperi aveva colla aveva affidato mo'una speranza fondamentale attraverso
L'articolo l'articolo
Trentotto ecco in questo questo nuovo quadro e compreso secondo Craveri meglio da
Togliatti che non da De Gasperi il cuore di Craveri ovviamente fatte per degli ideali degasperiana dei ma ciò non impedisce di
Evidenziare come a quel punto si era creato uno splendido tra il suo programma e evidentemente la realtà
Ed è questa una delle ragioni ovviamente non l'unica che produce la fine
Del periodo degasperiana e che porta anche tre neri a segnalare questo è un aspetto estremamente importante nel mille novecentocinquantatré una censura fondamentale della storia repubblicana
Per Craveri
Il
Il centrismo e un periodo che non occhieggia al centro sinistra e questo vale anche per quello che fu il suo principale
Protagonista cioè per De Gasperi se vogliamo le polemiche la polemica
In insita nella interpretazione Craveri Jana con le altre interpretazioni di De Gasperi in qualche modo si deriva da questa lettura innanzitutto il crea veri
Del il De Gasperi di Craveri si differenzia dal De Gasperi di Scoppola
Proprio su questo punto laddove viene segnalata una continuità è quasi una derivazione invece in crateri viene segnalata
Una cesura
è così come evidentemente
La stessa cosa si può dire per quel che riguarda la sua polemica nei confronti della lettura della storiografia neo gramsciana in particolare di quella di MG Rover Rossi nel di
Questo di questo periodo ecco
Ultimo punto
All'interno di questo quadro
Io penso
Che ci sia anche una riconsiderazione
Del terza forza insomma se noi prendiamo gli studi di Craveri sul centrismo
Consideriamo il suo pensiero sul terzo a Fort sisma prima e dopo
Quel pensiero non è uguale certo ci sono delle costanti rimane la simpatia per esempio
Per Ugo la Malfa
La considerazione dell'importanza della nota aggiuntiva considerazione più sul versante intellettuale che non sul versante diciamo del concreto risultato politico ma soprattutto c'è
La considerazione che gli obiettivi fondamentali
Di quella famiglia politica e in particolare direi liberali
E gli obiettivi fondamentali erano l'assicurazione della continuità dello Stato della continuità dell'economia e la collocazione internazionale
Del Paese be'questi obiettivi erano stati conseguiti
Meglio da un rappresentante
Di quelli che non era per me non avevano fatto parte della famiglia risorgimentale e che a lungo era staccati considerati degli esclusi e cioè da De Gasperi
Non è un caso che la biografia di De Gasperi si apre con la sua risposta
A vinci guerra
Cioè ad un laico antifascista rappresentante fino in fondo della terza forza un vecchio liberale
Ora
Io credo
Che
Questa riflessione Di Pietro
Abbia
Avuto diciamo un centro ordinatore
E questo era assenza è stato senz'altro il rapporto che si è stabilito tra De Gasperi Einaudi
Al quale lui dedica delle parti fondamentali della biografia lo ritiene fondamentale per quel che riguarda la scoperta
Del cosiddetto quarto partito
Sì
Ebbe falsa anche di alcuni
Di alcuni diciamo tra virgolette approfondimenti
Fa piacere cui ricordare un un piccolo aneddoto perché un comune amico storico Fabio Grassi Orsini che è stato il giorno era il nipote da parte di
Madre dell'ultimo Guardasigilli del fascismo è da parte di padre di Giuseppe Grassi il primo Guardasigilli dire della Repubblica
E ricordava Cile cordata e appena Piero si divertiva tantissimo di questa cosa che quando De Gasperi andava a Lecce
Non andava
Andava non andava in albergo mandava a dormire nella loro abitazione dell'abitazione del ministro Grasser che con lui tra le altre cose aveva firmato la Costituzione e questa cosa faceva
Arrabbiare moltissimo i democristiani locali perché eventualmente il fatto che il capo del governo
Per dire GS un liberale era per loro in qualche modo inaccettabile
Tutto questo evidentemente si sa e si sa che De Gasperi utilizzo
I liberali in un e i in in modo importante ecco secondo me quello che in qualche modo Piero aggiunge
E che il rapporto con Einaudi non fu soltanto o un rapporto tra virgolette istituzionale
E anche un rapporto che disegna in qualche modo una evoluzione ideale che
Fa ancora approfondita perché nella Scelta
Di Einaudi
All'economia lui avrebbe preferito
Sforza come primo presidente della Repubblica ma lo avrebbe preferito anche per lasciare Einaudi alla guida dell'economia
C'era una scelta precisa per quella economia sociale di mercato
Che aveva già guidato in qualche modo i primi passi della ripresa tedesca etniche era propria di Einaudi attraverso
Gli studi e gli approfondimenti surrene perché
Che non a caso sono gli stessi a cui fare riferimento per quattro volte De Gasperi in momenti pubblici considerando la necessità di un dare riconsiderazione del rapporto con i liberali su questa base
Evidentemente
Questo è tutto ancora un terreno da dissodare e da cui appunto una impressione finale
Ecco ho già detto io credo che lo studio del Periodo degasperiana
Sia stato diciamo per Piero rivoluzionario nel senso che lui è arrivato a conclusioni che non immaginava nel momento nel quale ha intrapreso il lavoro e questa è la qualità più grande di un grande storico ma credo anche che ci sia ancora da dissodare
E da approfondire su quel periodo Craveri in questo senso appare un punto di arrivo di studi Chieffi sprovvisti ci a Lizzano e si liberano da una dipendenza ideologica
Ma soprattutto appare oggi il punto di partenza obbligato per gli studi che verranno grazie
Grazie per questa
Bellissima relazione
Che ci ha portato diciamo nel cuore del del Primo Periodo diciamo della della storia repubblicana e anche nel cuore
Di un libro importantissimo nella produzione di Piero è già stato è già stato ricordato osservazione finale
Arrivare a conclusioni diciamo non previste no in qualche modo dice è la è la cifra del grande storico sono perfettamente d'accordo aggiungere che la cifra sempre dello studioso
Cioè di non andare come dire
Di non voler trovare quello che ha già deciso che avrebbe trovato insomma quindi non non avere le lenti ideologiche questo certamente per Romolo aveva e penso che Piero fosse anche affascinato
In De Gasperi in questa compresenza singola dissi ma di fede per cui sottolinea molto la centralità della fede insomma in più cattolico dei democristiani il più credente dei democristiani
Ma anche il più laico dei democristiani
E se è stato un unicum diciamolo pure
E a questo punto ringrazio oltretutto Gaetano per essere stato nei tempi quindi esso avete dei modelli ha quindi dovete attenere venti minuti Caravale Quagliariello quindi a questo punto do la parola a Giovanni
Che è professore ordinario di storia contemporanea alla Luiss e condirettore dell'Osservatorio politico della scuro governa mente direttore del Master di studi europei e sempre alla Luiss è direttore lo leggo all'italiana del Centro internazionale per le democrazie le democratizzazione mi quindi avete molto da fare come dire sul primo con mi pare poco sul secondo
Editorialista danni su principali quotidiani italiani mattino la stampa il giornale
Autore di molte pubblicazioni mi limito a ricordare l'alternativa liberale Malagodi che l'opposizione al centrosinistra ci parlerà del centrosinistra adesso e poi un libro molto importante
Il berlusconismo nella storia d'Italia uscito da Marsilio nel due mila tredici
E da ultimo abbastanza recente una democrazia eccentrica partitocrazia antifascismo antipolitica
Sicuramente tutti i temi Strobl interessati molto
Tutti i temi dei quali ho discusso molto puntiglio
Allora grazie naturalmente per l'invito per me è un onore essere essere qui poter parlare della storiografia di Piero Craveri
Il centro sinistra diciamo è l'argomento che che abbiamo concordato con gli organizzatori e quindi il titolo dell'azione il centrosinistra di Piero Craveri poi lavorandoci o un po'cambiato
Il titolo e va molto in continuità diciamo anche con l'impostazione che Gaetano ha dato alla sua relazione non perché ci siamo parlati ma perché ormai siamo due consumati cabarettisti e quindi insomma ci ci capiamo
Ci capiamo senza bisogno di di comunicare
Lo chiamerei così la liberalizzazione di un'interpretazione radicale il centrosinistra di Piero Craveri prima e dopo De Gasperi
Perché in realtà lo studio di De Gasperi a mio avviso cambia la lettura che creare verità del centro sinistra
E le fonti che utilizzerò saranno al loro il insomma quindi la grande libro utente la storia della Repubblica dal cinquantotto al novantadue che è del mille novecentonovantacinque quindi prima degli studi su De Gasperi
La democrazia incompiuta del due mila due l'arte del nuovo governo del due mila sedici e dalla democrazia incompiuta alla post democrazia del due mila ventidue cioè vedere come primo e dopo gli studi su De Gasperi
Piero interpretava il centro sinistra
Queste sono le fonti pubblicate
Poi diciamo ci sono le fonti orali
Ovvero gli strapazza menti che mi ha riservato Piero negli ultimi quindici anni che però sono stati sempre meno strapazza anti
Segno del fatto che diciamo la la mia interpretazione del centrosinistra che era diversa dalla sua però gli sembrava sempre meno urticante e questo insieme un certo senso
è questo tipo di di di trasformazione ora per carità ci sono robusti Sini elementi di continuità nell'interpretazione di Piero non sto dicendo che che questi federazione sia cambiata radicalmente però ci sono dei cambiamenti secondo me abbastanza rilevanti abbastanza consistenti e
Ovviamente quando dico che lui passa da un'interpretazione radicale un'interpretazione che si liberalizza cioè che tende a diventare più liberale non sto dicendo che l'una sia necessariamente meglio dell'altra per quel che vale punto
Come dicevo
Io preferisco quella liberale come dicevo rispetto diciamo alla perdita di intensità degli strapazza menti da parte di di cadaveri
è il mio punto di vista poi naturalmente ognuno può ricco diciamo
Predilige l'una o l'altra lettura allora la storia della Repubblica del novantacinque
Allora innanzitutto nell'affrontare il centrosinistra la storia della Repubblica del novantacinque soffre un po'del fatto
Che questa è una retto è una lettura tronca della della storia repubblicana perché inizia col cinquantotto cioè entra in scena come dire
Entra entra in sala nel momento in cui la commedia tragedia il dramma insomma chiamatelo come vi pare già sta andando avanti da un pezzetto e entra in scena nel momento in cui la la stagione centrista e già agonizzante
Quindi e chiaramente diciamo entra affronta vitale repubblicane in un momento nel quale la transizione sta già avvenendo e questo ovviamente fa sì che la stagione centrista rimanga in ombra questo libro non la tratta ma come diceva prima Gaetano l'impressione è che rimanga in ombra anche nell'attenzioni di Piero al di là da quello de quello che sta scritto
Che sta scritto nel libro
Qual è diciamo il taglio della storia dell'Italia repubblicana del novantacinque
Vado ovviamente rapidamente
C'è un giudizio di intonazione negativa sulla stagione repubblicana che è una delle cose che poi Piero terrà anche nei libri successivi
L'arte del non governo la democrazia incompiuta c'è sempre diciamo una lettura dell'Italia repubblicana per quel che è mancato per quel che come occasione mancata che se vogliamo poi poni Piero sulla linea di cui lui parla peraltro i cespiti Amendola la Malfa l'Italia come oggi non ci piace c'è una visione critica
Della stagione della stagione che si sta vivendo
In quel momento
A tal punto che nel libro nel novantacinque anche lo sviluppo economico italiano libro comincia il cinquantotto cioè in un momento nel quale come dire
Il dato è essenziale che l'Italia si sta sta uscendo dall'arretratezza ma anche lo sviluppo economico non eletto tanto
Per i suoi aspetti positivi quanto per i problemi che crea quindi c'è sempre questa lettura che guarda a quel che manca quel che va fatto a quel che si dovrebbe fare non si fa
C'è una visione dello sviluppo storico che tende a essere necessitata cioè ci sono anche proprio l'inizio della storia un tetto il centrismo è fatalmente affondato
I socialisti possono fatalmente solo fare il centrosinistra cioè c'è un senso di una storia che marcia secondo dei meccanismi appunto necessitanti
E c'è un'impostazione concettuale in questa storia della Repubblica che tende al binario conservazione e progresso
Cioè
C'è un procedere della storia necessario tra virgolette ci sono quelli che lo capiscono e sono i progressisti ci sono quelli che non lo capiscono e sono i conservatori e quindi e le due categorie ovviamente tendono anche a diventare categorie valutativi appunto cioè quelli che hanno capito la storia quelli che non non l'hanno capita e la struttura concettuale si legavano struttura binaria anche da un punto di vista politico
La destra e quella che va contro la modernità la sinistra è quello che asseconda la modernità naturalmente in questa lettura necessitante della storia c'è sempre il paragone fra l'Italia e grandi modelli occidentali
I modelli occidentali sono la modernità
La direzione nella quale si deve andare i progressisti sono quelli che vogliono trasformare l'Italia in quella direzione i conservatori quelli che vi si oppongono la sinistra va in quella direzione la destra
La destra e vi si oppone
E questo fa sì che anche in questa storia anche i toni a dispetto alcuni giudizi soprattutto nei confronti dei conservatori siano giudizi piuttosto duri ad esempio nei confronti della destra economica
Piero parla di antropologica pochezza che è un giudizio è un giudizio duro
Allora in questa logica è evidente che il centrosinistra è la soluzione naturale il centrosinistra il portato inevitabile del miracolo economico
Il progresso economico non può che essere gestito a sinistra e quindi non può che essere gestito aprendo ai socialisti
Lei debolezze del centrosinistra non sono trascurate
Però il fallimento del centrosinistra è abbastanza collegato
A una sorta di boicottaggio
Da parte di quella destra e miope e antropologicamente poca della quale della quale parlavamo con una certa attenzione anche a quella che poi si chiamerà strategia della tensione cioè Governo Tambroni nel sessanta e il luglio sessantaquattro
Quindi come elementi anche di diciamo riscatto sul sistema che che bloccano delle possibili derive
Di natura appunto progressista
Che lettura è è una lettura radicale io così da definire cioè una lettura questa che riprende un'interpretazione della storia d'Italia che l'interpretazione
Del mondo radicale di quelli che si staccano il cinquantacinque al Partito liberale del mondo il mondo inteso come come rivista come settimanale naturalmente
Cioè dentro questa interpretazione novantacinque ci sono dei forti elementi che richiamano a una lettura a una lettura radicale
Questo si vede benissimo nel giudizio che Piero dati Malagodi
Che è esattamente il giudizio che ne dava il mondo
In maniera quasi diciamo
Quasi compiuta
Malagodi e visto attraverso gli occhi del mondo agli occhi del mondo appunto come come lista
L'impressione appunto è che il libro su De Gasperi l'affrontare poi il centrismo abbiano modificato come ho detto non in maniera radicale
Ma hanno spostato alcuni accenti significativi di questa interpretazione l'anno appunto liberalizzata ce l'hanno spinta più verso un'interpretazione di natura liberale e allontanata da un'interpretazione invece di impianto di impianto radicale
Che cosa gli dallo studio di De Gasperi gli dà una consapevolezza molto maggiore dei problemi della continuità dello Stato lo diceva già Gaetano nel novantacinque
Craveri parla scrive del clima di restaurazione sociale e politica che era stato uno dei tratti distintivi della ricostruzione degasperiana clima di restaurazione sociale politica e non credo che avrebbe riscritto
Anni dopo dopo aver studiato la fase la fase centrista
Si lega secondo me questo un'attenzione maggiore anche al rapporto fra istituzioni e partiti insomma la continuità dello Stato perseguita dalla Gasperi si collegavano allo sforzo di di di evitare una deriva partitocratica
Una deriva della quale Piero Craveri dà un giudizio negativo e che però appunto dopo lo studio del centrismo degasperiana non gli appare più come una cosa che rientra nello schema destra sinistra
Se appunto lo schema binario prevale la prevale nel senso
Poltrone che libera il novantacinque è un libro di mille pagine pieno di cose naturalmente ma c'è in un certo senso c'è più questo tipo di sfumatura
Beh quando si parla del rapporto fra istituzioni e partiti sono è un discorso che è più difficile far rientrare dentro destra sinistra anche perché il tema partitocratico dentro la Democrazia Cristiana ha una matrice dossettiani cioè viene dalla sinistra democristiana e quindi ovviamente il di rapporto fra questi due due diciamo dicotomie è un rapporto complesso dei due non possono essere sovrapposte l'una e l'una all'altra
Mi pare che anche sempre dallo studio del centrismo derivi un'attenzione ulteriormente accresciuta alla questione alla questione comunista
Anche qui di nuovo non è che nel libro del novantacinque non ci sia se ne tantissime di latte ma di ma il fatto che il libro il novantacinque come ho detto entri Abram ma già cominciato
Farsi che l'elemento portante
Come l'elemento determinante genetico che la presenza del più forte partito comunista dell'Occidente inserisce la storia repubblicana sia
Come dire recuperato ma in corso d'opera mentre ovviamente lavorando su De Gasperi questo deve essere un elemento invece originari importante ovviamente l'ha già detto che età hanno enfatizzando l'interesse che Piero aveva per per Togliatti
E
Diciamo il tema attenzione su De Gasperi fa sì che ci sia anche una maggiore attenzione sui risultati
Un seguiti in una stagione centrista in termini di stabilizzazioni istituzionale ma anche di sviluppo economico sociale
Allora dopo questo ragionamento appunto questa
Questa attenzione a De Gasperi come cambia l'interpretazione del centrosinistra che da Craveri negli ultimi libri l'arte del non governo del due mila sedici e la raccolta di saggi del due mila del due mila ventidue
A il centrosinistra resta anche in questi libri l'unica opzione possibile in quella fase storica resta tra virgolette necessario non ci sono soluzioni alternative
Però nel momento appunto in cui lo si osserva dopo aver riflettuto profondamente su De Gasperi sul centrismo
Diventano più evidenti i limiti intrinseci della formula e della maniera la quale ci si arriva e correlativamente quindi sul fallimento del centrosinistra diminuisce il peso delle destre
Cioè il centro sinistra non funziona non perché sia stato o non solo perché sia stato boicottato dalle destre ma perché ha dei limiti intrinseci di nuovo le cose compaiono entrambe già nel novantacinque Candiani pesi
Cambiano i pesi diciamo causali Rispetto al fallimento del centrosinistra e certamente diminuisce molto lenta fasi sul tintinnare di sciabole
Cioè sul luglio sessanta e sul Luglio sessantaquattro come momenti nei quali diciamo
Il l'apparato reazionario blocca certi processi di sviluppo
E dicevo quindi emergono i limiti delle prospettive e lei mi emergono i limiti input interni al centrosinistra non è che emergono detto c'erano già prima vengono ulteriormente vengono messi maggiormente il rilievo i limiti delle dei
Dei socialisti
Ulteriori parlando di Lombardi ad esempio dice
Non si riuscì a premettere al disegno riformista che si voleva attuare un'analisi conseguente dei fattori che avevano determinato lo sviluppo di quegli anni poi va avanti insomma evidenziando come le strutture le
Diciamo strategie socialiste sono strategie che
Aprono una rottura col fronte padronale tra virgolette il fronte imprenditoriale senza però riuscire a recuperare
Le classi lavoratrici diciamo come dire rimangono sospese fra due mondi
Emergono anche in maniera molto meno marcata nel senso nel giudizio di Piero i limiti anche della posizione la marziana
In questo caso non come i limiti tecnici di penso di un modo di pensare lo sviluppo economico anzi Piero rimane anche nell'ultimo saggio del ventuno ripubblicato nel ventidue molto
Rimane molto la marziano ma ne emergono i limiti politici in particolare dispetto al
Problema della politica dei redditi nel rapporto con la CGIL ma anche anche in questo caso nel rapporto con lui con gli imprenditori
E quindi questi elementi politici diventano diventano importante la cosa però forse ancora più importante è il fatto che in questi libri più recenti
L'analisi della politica economica e più strettamente intrecciata con l'analisi del sistema politico
Insomma il centrosinistra il momento in cui si consolida e quel sistema partitocratico che De Gasperi aveva cercato di di scongiurare utili sorci Zare
Sistema che come ho detto non è di destra è un sistema di occupazione del potere che può essere letto a destra o sinistra in maniera indifferente che si consolida col centrosinistra
E quindi
E il qui il consolidarsi della partitocrazia rende pressoché inevitabile
La degenerazione della politica economica questo lui lo scrive nel due mila sedici
Quando scrive queste modifiche profonde apportate la costituzione economica erano il riflesso storico dell'approdo alla costituzione materiale
Se si vuole la sua variabile conseguente che aveva definitivamente posto le fondamenta della repubblica dei partiti cioè
La costruzione del sistema politico
La trasformazione del sistema politico
è causa della degenerazione delle politiche pubbliche e in particolare della generazione della della politica economica e il centrosinistra diventa è un momento cruciale nella degenerazione del sistema repubblicano quindi il giudizio diventa un giudizio a questo punto negativo
Per chiudere e chiudo nei venti minuti il personaggio cruciale in questa storia a questo punto diventa Aldo Moro
E Moro diventa un l'interlocutore di Craveri è infatti ci sono vari saggi dedicati a questo personaggio che Piero amava si vede Piero ha grande stima di Aldo Moro ne scrive molto bene
Forse perché possiamo considerare Moro il punto di contatto fra una prospettiva radicale è una prospettiva degasperiana per certi versi lo dico in maniera un po'provocatoria e quindi quello che gli consente di rimettere insieme questo suo percorso di riflessione intellettuale
Il problema è che poi sul giudizio di Moro Careri appunto il giudizio è molto positivo ma nei suoi saggi ci sono anche momenti però in cui si rende conto del fatto
E che poi questo collegamento fra la trasformazione del sistema politico la trasformazione delle politiche pubbliche e Moro che lo fa c'è poco da fare e Moro quello che costruisce
Con soli del sistema partitocratico e facendolo consolidare intorno all'Unità democristiana
Determina un certo modo di gestione delle politiche pubbliche che diventa a questo punto funzionale questo suo disegno e rimane in Piero secondo me nel giudizio esplicitamente positivo rimane questo tarlo il tarlo che poi effettivamente
Quei processi di degenerazione che Luís denuncia abbiano in Moro in qualche modo un attore c'è sempre questo dubbio in Piero che sta si vede in questi saggi se Moro
Volesse quello ne fosse consapevole in qualche modo avesse subito
Una trasformazione o una degenerazione delle sue idee ma promosse da altri
E per appunto questo rimane secondo me è un tema aperto nella storiografia dichiarare grazie
Allora
Grazie a Giovanni Orsina per questo lucidissimo intervento anche perché Cia
Fatto entrare proprio nel cantiere storiografico di Piero con la sole Tura naturalmente che però è molto nitida no
Di una come dire di un evolversi di posizioni dovuto anche all'incontro appunto con la con la grande figura di
Di De Gasperi l'antropologica pochezza lo trovo molto Craveri Iannone molto do subito la parola a Eugenio Capozzi che gioca in casa perché
Appunto insegna qui da noi Storia Contemporanea condirettore della rivista ventunesimo secolo membro del Comitato direttivo della Fondazione Craxi di Roma e del comitato scientifico della nostra scuola
Di giornalismo tra le sue pubblicazioni che ricordo il sogno di una Costituzione Giuseppe Marini e l'Italia del Novecento
Storia dell'Italia moderata nel due mila sedici e appena uscito libertà o potere ascesa e declino delle costituzioni da Liberilibri
Dopodiché Eugenio c'è la pausa caffè quindi riconosce la firma
è un incentivo ulteriori alla sintesi grazie grazie a tutti grazie anche gli amici e colleghi che stanno contribuendo a a questa discussione secondo me di altissimo livello come merita il percorso storiografico di Piero Craveri io voglio partire tutto da una considerazione di tipo generale di metodologico e di impostazione del lavoro di dica lei sulla sulla genesi lavori Carreri sulla democrazia repubblicana italiana
Mi richiamo innanzitutto una considerazione che ha fatto nel suo intervento Caravale
Ricordando come per Cavendish sia importante le l'impostazione di di storia del diritto di Storia delle istituzioni nell'approdo alla storia politica e non è qualcosa di episodico ma una lunga o di minimo
Diciamo sviluppo cronologico ma una lunga riflessione e in particolare il concetto di costituzione materiale passato naturalmente attraverso la interpretazione notissima
Che ne ha dato Costantino Mortati e questo va detto perché l'impostazione con cui
Carelli arriva alla storia dell'Italia repubblicana passa
Davo la la riflessione sulla storia più giuridico istituzionale all'impegno diretto nella politica e nelle istituzioni e nelle relazioni
Industriali e sindacali che tutta la fase della sua vita degli anni dagli anni sessanta agli anni Ottanta
Il lì la fucina di riflessione a
Attraverso la quale egli approda alla storia dell'Italia repubblicana questo va sempre considerato perché il la sua analisi che un'analisi di storia politica paura di analisi dei rapporti di potere attentissima alle sfumature e alle variabili dei rapporti di potere era uno strumento
Che egli ritiene di potere applicare la strada e pubblicano ha solo dopo questo lungo passaggio questa lunga maturazione
E per quanto riguarda la la visione della storia ha già detto che quasi tutto Giovanni Orsina
è una storia
Che si basa su un flemma che è quello della processi di modernizzazione occidentale
Una storia se vogliamo
Lineare
Che vede nella necessità di processi di di modernizzazione per l'Italia all'interno di un contesto più ampio che quello europeo a quello occidentale
E vede nel contempo una
Condizione dell'Italia Galassi alla mente parlando come nazione difficile che
Avendo avuto un'industrializzazione e tardiva è a macchia di leopardo fatica in qualche modo a ad adeguarsi a un modello che viene dall'esterno naturalmente questo modello ha degli aspetti prescrittivi
Che
In tutti gli storici sono presenti si potrebbe si potrebbe diciamo dire che
Ci sono delle forzature etico politiche in questa interpretazione di quella che doveva essere la storia d'Italia quindi della incompiutezza
Della storia d'Italia rispetto a al modello che veniva proposto però dobbiamo sempre considerare
Che Carelli comincia questa sua riflessione
Partendo da un'esperienza politico intellettuale che quella di potremmo chiamarla di un col duro liberal
Di un liberal progressista nel contesto della guerra fredda che contemporaneamente ha un'idea del del del progresso
Basata su industrializzazione infrastrutture
Economia sociale di mercato politica dei redditi
Tutt'diciamo economia mista ecco tutto un contesto di cose che che fanno parte della cultura liberal progressista al secondo dopoguerra ma sempre nella coscienza del confronto dell'Occidente col mondo comunista con l'Alternativa comunista c'è sempre
In lui la consapevolezza che questo
Il punto fondamentale della dialettica del tempo che lui va a studiare e che l'Italia da questo punto di vista è particolarmente coinvolta quindi a partire a questo noi vediamo che la
Il processo di adeguamento
Dell'Italia un modello di democrazia occidentale orientato alla a favorire i processi di modernizzazione anche socio economici
Vede delle finestre di opportunità per colma anche
Quelle quel quei quindi poiché l'Italia aveva rispetto ad altre ad altri paesi del mondo industrializzato occidentale sostanzialmente Luís né individuate uno è quello di cui abbiamo già
Visto esemplarmente al la descrizione nell'intervento di Giovanni cioè appunto la fine del centrismo
La maggioranza di centrosinistra
Una seconda e quella della crisi degli anni settanta e quindi diciamo del periodo del compromesso storico e delle maggioranze di solidarietà nazionale dal settantasei al settantanove è un terzo è quello
Dell'ultima fase della cosiddetta Prima Repubblica e cioè il periodo del pentapartito sono tre
Finestre di opportunità che però non hanno la stessa
Pregnanza nella visione di Carrey quella decisiva è la prima
Quella decisiva la prima perché il momento del dell'esaurimento del dell'equilibrio centrista ed è l'ingresso dei socialisti nella maggioranza è quel lui il momento canonico in cui i processi di modernizzazione del secondo dopoguerra delle società affluenti diciamo così
Hanno l'occasione per realizzarsi vitale ha perso quel treno
Le due finestre successive non hanno la stessa intensità non hanno la stessa lo stesso grado
Di
Possibilità di incidere in maniera decisiva per un motivo molto semplice che nel frattempo c'era stato il sessantotto e l'analisi che Caveri fa
Della frattura del sessantotto nella società italiana specificamente
E che soprattutto nel nel libro la Repubblica del del mille novecentonovantacinque
E poi in un saggio che secondo me cruciale prima ancora che il libro su creare su su De Gasperi e cruciali il saggio una democrazia incompiuta che apre
E in qualche modo sintetizza i temi del del del volume la democrazia incompiuta del del Mib del due mila e due
In quel saggio in qualche modo e
Viene ancora di più accentuato quello che già in la Repubblica capelli
Mette a fuoco
Cioè la mancata il mancato adeguamento la mancata finestra di opportunità del periodo fine anni Cinquanta inizio anni sessanta per centrosinistra comincia con l'incontro di Prato ogni anno è sostanzialmente finisce col sessantaquattro perché quello che c'è dopo è soltanto come dice lui una maggioranza numerica perché se ha perso l'ispirazione
Programmatica originaria del del di quella di quella nuova già ecco la mancata il mancato sfruttamento di quella finestra di opportunità
Abbandona in qualche modo l'Italia a un sommovimento che è quello del lungo Sessantotto che soltanto in Italia dura un decennio soltanto in Italia il Sessantotto dura fino alla fine degli anni Settanta
E e l'altro nella società italiana si di disarticolato
Tra la fine degli anni sessanta e gli gli anni Settanta perché alla
Frattura della ribellione generazionale si aggiunge
La non governo di conflitti sociali che soltanto con nell'ambito di un'economia sociale di mercato ed la politica dei redditi si sarebbero potuti in qualche modo governare conflitti che erano maturati nel boom economico che esplodono tutti insieme con l'autunno caldo
Del sessantanove e che hanno i loro strascichi nell'estremismo
Sovversivo degli dei primi anni Settanta nella violenza diffusa e poi nel terrorismo brigatista ma la cosa importante e che la nascita
Della politica del compromesso storico e delle maggioranze di solidarietà nazionale
Viene vista da Carelli
Neanche più come era stato il centrosinistra come un'occasione di modernizzazione ma come culla puro frutto
Di una situazione emergenziale in cui le due diverse strategie quella di Moro della cosiddetta terza fase e quella di Berlinguer appunto del compromesso storico sono già innanzitutto sfalsate tra di loro
Ma l'anno rispondono quella che effettivamente la realtà di quel momento e qui
In questo in questo mi differenzio un po'dalla lettura che ha fatto Giovanni il problema la partitocrazia non non è che emerge
In capelli
Soprattutto a partire dalla sua riflessione su De Gasperi già nel volume del mille novecentonovantacinque
Viene chiaramente individuati
Negli anni settanta l'esaurimento
Dell'esperienza del sistema dei partiti
Quando si formano le maggioranze di esso gliela relazionale fanno alcuni interventi appunto emergenziali
Anche con discreti risultati per quanto riguarda diciamo il risanamento economico ma il problema e che la classe politica nel suo complesso è già
Scollata rispetto al sentimento prevalente nell'opinione pubblica che è quello di una insofferenza nei confronti del sistema dei partiti nel suo complesso un'insofferenza che poi emerge chiaramente
Quando l'esperienza dei della della solida grazie dove solidarietà nazionale arriva al suo rapido esaurimento che non è neanche il settantanove mai già periodo drammatico della prigionia della morte di Moro nella primavera del settantotto Caveri
Lo dice
Nella Repubblica in un passo molto interessante sebbene qual questo stato di cose si sarebbe trascinato con alterni momenti illusioni per un altro decennio alla scadenza della settima legislatura nel mille novecentosettantanove la crisi politica istituzionale della Repubblica poteva già dirsi interamente consumata
Con la caduta del progetto comunista del compromesso storico
Che era stato il trave portante dell'esperienza politica di quella legislatura il dissi passi di quella nuova fase della politica italiana che Moro aveva annunziato con enfasi prima delle elezioni del giugno settantasei
E attenzione la sconfitta del del disegno del compromesso storico stanno nella nella genesi stessa di quel disegno che nasce già vecchio nasce già sconfitto in partenza perché Carai sottolinea
L'inadeguatezza della lettura berlingueriana della società italiana negli anni settanta
E la perdurante ambiguità
Del comunismo italiano che non solo non supera la fase togliattiana appunto dell'ambivalenza
Che perlomeno Togliatti aveva gestito con realismo che di cui su cui Gaetano giustamente si è soffermato nella interpretazione di carrelli con un realismo almeno esemplare ma
Una interpretazione appunto regressiva della Società e e Ticinese Dante
E soprattutto la dichiarata non volontà di uscire dall'ambiguità tra l'eredità del della del maxi leninismo e
La socialdemocrazia
Quindi un'ambiguità che
La sinistra italiana continuerà a portarsi dietro fino alla fine la Prima Repubblica all'inizio la seconda questo Fassini che
Tutta la fase tra il settantasei e settantotto non possa essere che una fase attendista e qui mi avvio alla conclusione perché il tempo è tiranno e vengo all'ultima finestra di opportunità
E questa è una finestra di opportunità in realtà a quale alla quale nel volume del novantacinque e anche ENI in quelli successivi la democrazia è nel saggio sua democrazia incompiuta e poi nell'arte del non governo
Del due mila e sedici pur in una crescente visione pessimistica che è quella che tutti più o meno vediamo no nella nelle ultime opere dichiara veri ecco la fase del del dal settantanove al novantadue
è una fase che vede una finestra di opportunità non tanto nelle capacità della classe politica quanto effettivamente in un processo di autonomizzazione della società civile che produce delle spinte di riforma che sono essenzialmente delle spinte di riforma istituzionale
E da questo punto di vista ovviamente la figura centrale in positivo e in negativo di questo periodo è quella di Bettino Craxi figura cui dedica delle pagine molto importanti e molto soppesate di giudizio storico
Caveri che ha il merito di cogliere questi sommovimenti riformatori
Nella società civile ha il merito di cogliere l'insofferenza complessiva per il sistema dei partiti soprattutto con l'idea della grande riforma
Si indirizza in quello che sarebbe stato in quel momento il senso necessari cioè non più la modernizzazione
Non tanto la modernizzazione economica
Carrey parla complessivamente bene della politica economica dei dei governi del della fase di governo di Craxi dall'ottantatré e l'ottantasette dice anche che c'è e però quella la fase in cui si accentua il problema del debito pubblico ci sono segnali diciamo in positivo o in negativo ma soprattutto lì il problema fondamentale diventa la riforma delle istituzioni
E Craxi ha parlato il merito di comprendere questo
Con una grande intuizione dall'alto il demerito di non portare avanti questo progetto e invece di influire in una battaglia essenzialmente di trincea in una tattica di in una guerra di posizione con la democrazia cristiana con De Mita in particolare
Diciamo
Influendo nella famosa
Categoria del condominio dove Proteo che già aveva segnato la fine del centrosinistra bene anche il pentapartito e la stagione craxiana sono segnate da questa vittoria dell'idea del condominio dono doroteo cioè della frammentazione della correntizia azione
Che rende impossibile quasi assente discorso complessivo e organico di riforma e casi al demerito soprattutto di non seguire
Quella
Quell'impulso anzi di contrastare quell'impulso alla riforma elettorale crea
Invece portata avanti da quella frazione dei cardi catodico democratici guidati da Mario Segni e contemporaneamente da Marco Pannella che invece si dimostra alla fine nonostante
Nello sbilanciamento di potere politico che c'era tra loro invece e Craxi si dimostra vincente ma in un clima di macerie
E quello che poi lascia il il
La fine del pentapartito
Con una il crollo della Prima Repubblica l'inchiesta che avrebbe Mani pulite è un panorama di macerie la vittoria del referendum contro il finanziamento pubblico dei partiti al novantatré e e dei due referendum novantuno novantatré
Per la il la mutazione del sistema elettorale in senso maggioritario avvengono in un in un quadro che è ancora più disgregato
Dell'Italia rispetto a quello che era il quadro già drammatico degli anni della fine degli anni sessanta e della fine degli anni settanta grazie
Grazie grazie Eugenio anche per essere stato magnificamente
Nei tempi quindi a alle soglie della crisi della Prima Repubblica noi andiamo a fare il da prenderci un caffè italiana mente regia e e poi riprenderemo direi tra venti minuti non di più
Allora riprendiamo
Eravamo arrivati
Con il pentapartito Tangentopoli insomma alla crisi della prima Repubblica
Che è l'argomento appunto che tratterà Andrea Graziosi che è professore ordinario di Storia contemporanea
Alla Federico secondo di Napoli
Dal due mila sette al due mila undici è stato presidente della Società italiana per lo studio della storia contemporanea ampia insegnato storia sovietica
Negli Stati Uniti Aiello Harvard e in Francia alle cose all'École des su tre e tutte
Nel due mila quattordici è stato membro del consiglio direttivo dell'Amur su questo magari se come dire sorpassi chiamo dovremmo allora ora però no perché ne siamo un po'vessati dall'Amburgo no non
Quindi di proporremo per un secondo mandato tra le pubblicazioni più importanti
Di Andrea Graziosi guerre rivoluzioni in Europa mille novecentocinque mille novecentocinquantasei uscito dal Mulino
Nel due mila due e poi l'URSS di Lenin e Stalin storia dell'Unione Sovietica uscito sempre dal Mulino
Nel due mila sette
Di nuovo l'URSS dal trionfo al degrado
E poi un libro che io ho trovato molto interessante nonché gli altri non lo fosse a Roma
Questo diciamo è particolarmente particolarmente stimolante cioè uccide enti e modernità vedere un mondo nuovo che è uscito nel due mila ventitré che se non sbaglio abbiamo anche presentato in qualche occasione
Io ho subito la parola sì economico rimango seduto se mi permette
Il tempo è breve ed io andrò per punti quindi più che per
Costruzioni quindi perdonerete una certa
Un certo uso dell'accettabile tutto io fatemi dire due cose su Pietro Piero io incontrato Piero vi alle figlie via Marte Costanza che sono qui che mi sono molto care ce l'ho ho incontrato attraverso gli affetti
Piero è stato anche poi il primo io insegnavo allora punto in vari altri posti è stato il primo film di insegnare anche in Italia son rimasto ma lui grato per questo anche se non devo confessare non mi è mai piaciuto molto
Con Piero abbiamo prodotto provato a fare inizio anni due mila
La Scuola europea di studi avanzati che è stato il primo tentativo di fare una scuola superiore a Napoli oggi a Napoli c'è una scuola superiore e io sono molto contento di aver contribuito a farla anche se non mi piace molto come va
Ma questo è un altro disco e ma è sempre così come figlie
E figliastri diciamo
L'ho conosciuto poi di nuovo al Croce cioè lo frequenta col Croce dove ho insegnato per qualche anno anche qui sono molto grato al Croce
è un po'ammirato apprezzato il suo atteggiamento verso gli studenti e gli allievi migliori scene due in sala che erano anche sono io credo mi allievi anche loro e che di Piero ma hanno sempre parlato benissimo
Ecco questo vuol dire qualcosa
Né mi ricordi è stato già detto era un uomo libero un uomo onesto un uomo buono aggiungo sta si è capito credo però lo dico chiaramente l'uomo DiDio simpatico
Cioè c'ha le persone gli piacevano le persone gli piacevano che gli veniva l'allergica a quelle che non gli piaceva nel mio ricordo e così lo dico con una certa
Come studioso dovessi dire
Da Storia contemporanea non posso giudicare le corse precedenti uno studioso che è cresciuto con l'età è morto
Cioè i suoi libri sono migliorati
In maniera considerevole
Chiaramente libro su De Gasperi che un libro tardivo anche quello
è una svolta ma libro tardivo
Ed è meglio degli altri
L'arte del non governo è stata citata che non a caso campione intervistati nonché la Malfa anche il titolo
E non è un kit è un titolo non scelto non a caso mi serve dopo dire perché
E perché è cresciuto io credo perché ha avuto la capacità e questo lo rende uno degli storici contemporanei migliori anche se io personalmente poi dirò anche i miei problemi diciamo con certe cose
Perché metteva insieme riuscì a mettere insieme credo per la sua cultura politica diritto cultura alta economia
E a tenere insieme un quadro fondato su queste quattro gambe quando invece gran parte la storia sia politica italiana non ce ne accenna una sola politiche
Sì massimo due Luciana quattro
Conde riferimenti all'Europa occidentale il modello si diceva prima dell'Europa occidentale
Poco a quello statunitense di cui parlava almeno e scriveva sicuramente poco e quasi nulla e resto del mondo
Questa lo dico perché mi interessa perché è una visione tipica di tutto il riformismo italiano che è molto più ampio
Che guarda all'Europa occidentale ma non conosce l'India la Cina l'Africa nemmeno loro nemmeno il sistemi sovietici in realtà e quindi è un problema che esiste
Ecco io ho quello che ho fatto e cercato di ragionare su quello che ha cercato di vedere negli ultimi quindici vent'anni della sua vita
Che sono anni pessimisti sicuramente propri su una cosa che non gli piaceva cioè la crisi della Repubblica italiana non della Prima Repubblica e ho cambiato un po'il titolo
C'è un tentativo anche
La fine della Repubblica e la fine la Repubblica nasce nel quarantacinque della sua Repubblica in generale
Io potrei ve lo anticipò sono poi non ho il tempo lui chiude il libro del due mila sedici con la crisi economica internazionale del due mila sette la Repubblica italiana lasciava sempre più alle spalle la sua storia di sviluppo economico e di crescita del benessere con effetti cromatici
Sulle società e le istituzioni politiche si avviava un nuovo ciclo della vita nazionale un'altra storia rispetto a quella che abbiamo cercato di costruire cioè Piero vedeva molto bene alla fine la vita il salto drammatico quello che ho cercato di chiamare un mondo nuovo che c'era questa cosa
E che il fallimento non era la prima repubblica o la seconda come a volte dice invece
Quindi è contraddittorio però c'è un chiaramente un'intuizione che c'è una crisi più generale io ho provato a ragionare leggi
Sulle cose che ha scritto dopo il De Gasperi su questo Cozza
Allora dirlo diviso in tre parti uno quello che ha ha visto un altro quello che entra visto è un altro quello che secondo me non ha visto perché poi uno deve fare anche bilanci quando allora lui ha visto sicuramente l'importanza del caso italiano negli anni novanta
Che non era un'eccezione
L'Italia un apripista della crisi delle economie avanzate lui questo lo ha capito abbastanza non subito però ha capito che
Berlusconi la fine dei partiti non era una cosa solo italiana perché non eravamo una demo con un Paese arretrato di uffici però eravamo degli apripista
Io oggi con gli amici americani mi prendevano in giro per Berlusconi quanti ricordo Trump e vinco tutte le battaglie diciamo così
Cioè che l'Italia degli anni Novanta apriva la strada esattamente a quello che ho letto prima c'è alla fine del periodo lo sviluppo dell'Occidente dell'Europa in particolare
E quindi si grava una società che non si sviluppa con tutti i problemi che questo comporta anche politici
Vede anche grazie a Cafagna questo loro e credo lo vede anche facendo la raccolta su carte che è importante secondo me anche nel giudizio sul centrosinistra vede con Cafagna e gli altri come davanti a questo tracollo questa fine del periodo di sviluppo italiani invece di dire colpa nostra tra virgolette dicono è colpa dei partiti
E della corruzione dei partiti Piero questo lo vede molto bene è molto netto il suo giudizio sul moralismo l'ho trovato vede anche io credo è una rassegna le ho detto a dover Punti verde molto somme la crisi del maggioritario
Benché Luís all'inizio non sia contrario mi pare di capire è difficile capire c'è un giudizio molto
Tanto conto c'è una frase mi ha colpito sta che col maggioritario stare autonomamente al centro il regime di alternanza non è possibile perché pone in ogni istante il dilemma di ridursi alla mera sopravvivenza o di sceglie di esse la componente di centro di uno dei due poli
Cioè Tita dicendo che il maggioritario ammazza il centro e poi dice anche che il maggioritario porta quindi a una radicalizzazione fittizia
Quindi pur non dispiacendomi in realtà fa delle critiche
Badate bene che lui davanti all'ASCO senza la crisi dice chiaramente che la soluzione l'unità nazionale preclusi piace Giorgio Napolitano Pessotto su
Quindi realtà questo maggioritario che all'inizio degli anni Novanta lo aveva convinto secondo me se andate a leggere tra le righe quello che scrive non lo convince più per niente
Prego uno che parla loda Napolitano perché mette insieme
Il governo Monti poi sostanzialmente sta dicendo che sarebbe una soluzione che non è quella dei due poli
Non vede secondo me questo è tipico dei purché l'Italia sta diventando una società plurale
Lo intendo nel senso di farmi non c'è una società in cui non ci sono più solo italiani più solo cattolici lo diventa sempre più non vede che il maggioritario in una società plurale e catastrofico perché non garantisce la rappresentanza a minoranze diverse che diventano sempre più numerosi
E quindi un sistema adatto a società omogenee ma questo ve lo lascio
Fa una acuta critica alle primarie
Su scusate sia alla al sistema delle primarie per
Che ha portato a Pale al PD alla follia del PD nell'ultima elezione addirittura che ha Annan vantato il partito delle forze ostili diciamo così
E però malgrado veda queste cose le primarie veda anche bene
Diciamo i problemi
Dei partiti italiani Dio non ho trovato nessuna parte una sua critica referendum di Segni che evidentemente gli erano piaciuti quando almeno a me è sempre più chiaro crei ferendo un contro le preferenze è stato un colpo mortale alla politica taglia
Mortale perché ha reso i partiti dei dispotismo
In mano a chi fa le liste elettorali
Quindi erano meglio le le preferenze con un po'di corruzione che però non mie che non il posto il mandato per questo non lo trova
Faccio una brevissima rassegna Patumi segnali casomai quando mi devo fermare così chiudo con le cose mi tengo di più
La la sua analisi politica e molto spesso idiosincrasie carta
Esempio non sopporta la Lega è Bossi
Evidentemente un Berlusconi c'è un problema che all'inizio gli piaceva quella dell'uso per cui la storia molto conto confusa del Berlusconi viene il trattato dopo Prodi come se il Berlusconi novantaquattro non ci sia
C'è gente abbastanza interessante nella dinamica
Non gli piace Berlinguer per niente e qui si home c'è una
Non piace nemmeno a me piace meno che a lui però devo aggiungere che non vede che Berlinguer è un politico del futuro perché negli anni Ottanta inventa la nuova sinistra moralista
Non socialiste non comunista e più avanti di Napolitano coesiva dire entra nel Partito socialista perché il comunismo ha fallito le vetturette dice pure il socialismo ha fallito faccio una sinistra pacifista femminista dei diritti moralista e perbenista
E guardate che è una intuizione che ha retto per trent'anni e il PD anche quello
Cioè
Non gli piace Veltroni non ve lo dicono gli piace la Lega che per lui e fondamentalismo di destra che certa vedere Salvini un po'vero però sono vede Zaia e meno vero
C'è una lettura secondo me risorgimentali sta della Lega dentro Piero
Per cui non sopporta gli piace il Ciampi Isma'da questo punto di vista non sopporta la lega ama Napolitano c'è una sensibilità straordinaria al mondo cattolico ma questo è stato detto
Ma non solo su De Gasperi anche su Dossetti dovete perfino il ruolo di Dossetti nel novanta negli anni novanta in maniera molto chiara quando Dossetti torna in campo per diciamo così combattere Ruini detto francamente
Non parla molto non a letizia molto Berlusconi credo per la delusione detto un'interpretazione psicologica magari invece ci sono pagine indimenticabili ma io non le ho trovate
Anche Alleanza Nazionale
Non c'è una disamina
Ed è interessante perché in realtà l'aggiornamento per usare il termine il Concilio Vaticano secondo che inizia la destra fare allora me realtà inizia le Pen in Francia probabilmente già negli anni ottanta le Pen padre è sicuramente una delle grandi novità della politica se voi pensate la destra oggi molto più aggiornata rispetto il problema la modernità di quanto non lo sia la sinistra siccome perché partiva dalla sconfitta
Il pezzo il più bel caffè pezzi più belli c'è l'analisi dalla magistratura dovuta alla sua cultura giuridica e l'ho trovati veramente fantastici
Per lui posiziona molto bene il problema la magistratura già in come viene risolto male secondo lui nella Costituente
Vede l'origine la politicizzazione magistratura nelle scelte fatte dalla Costituzione nella Costituzione vede benissimo l'Inter della Ricciardi dice l'interventismo politico nell'articolo tre che poi esplode negli anni settanta ma già si manifesta
E vede benissimo l'uso della magistratura negli anni novanta
Non so quanto si era credibile io non sono specie se queste cose ma certo è molto convincente
Questa idea del processo Andreotti come perno per mostrare che c'era il doppio Stato che quindi tutta la storia italiana non era praticabile la democrazia italiano vero pratica
Se ne sono par
Give di grande illusione di grande scusate illuminazione
E molto lucido sul gli anni buoni comprati con l'euro
Ma non usati
Credo anche per questo ce l'ha con Berlusconi soldi c'è scritto proprio ce l'ha anche
Con tutti lealtà dice
Con l'euro abbiamo comprato gli interessi bassi quindi la possibilità di
Andare avanti e invece ci siamo adagiati sugli interessi bassi e non abbiamo fatto le riforme che ci voleva
Ecco qui
C'è una cosa e Potito dopo c'è il fatto però c'è indubbiamente che gli italiani quelle riforme non le volevano più
C'è il problema delle riforme non è affrontato direttamente perché
Sì è una cosa che io credo si possa dire che le riforme che fino agli anni ottanta sono un tema popolare con gli anni Novanta siccome sono negative diventa un tema impopolare
Cioè c'è un tema della impopolarità delle riforme se toppe riforma mandi la gente tutta hard in pensione dietro e pagare il ticket
Le riforme la gente non le vuole riforme la vuole quando vi fa l'assegno di accompagnamento
Quindi
Non c'è un discorso su cosa vuol dire
La derivanti riformista sostanziale dell'elettorato di centro sinistra e non solo anche della CGIL
Negli anni novanta e dopo secondo me che meriterebbe invece abbastanza delle ecco da tutto questo qual è il mondo di Piero
Anche che l'ha conosciuto ha detto Mario e il mondo del riformismo italiano laico
Il suo anche socialista sotto sotto perché c'è dentro Giolitti c'è dentro Cafagna se dentro Giuliano Amato ci ha detto Ciampi se tento il Partito d'Azione
è il mondo che si diceva prima del modello è questo mondo qua
Di cui non condivide tutti i pregi in fondo pure io sono un pezzo di questo mondo a mio modo ma anche se come tutti i difetti
Questo lo dico sempre da partecipante di quel mondo
Lunedì durante la crescita
Crede nello Stato sviluppista in fondo la sua critica amato e che ha tolto di mezzo lirica privatizzato troppo
Perché ci vuole uno Stato una mano pubblica che guida lo sviluppo
Pensa che la modernità sia solo Seguro secolarizzazione che il mondo sia ancora quello solo occidentale eurocentrico
In realtà anche sull'Unione europea
Che io reputo una cosa
Giustissima ma con un nome improprio in realtà è reticente perché vede benissimo che Amsterdam per esempio nel novantasette col Patto di stabilità e crescita si rinuncia alla riforma politica
Però poi difende il virgolette sua il principio di una partecipazione libera uguale tra gli stati membri che vuol dire non aveva bisogno
Cioè tu stai dicendo che esattamente quello che critichi in realtà Tullo i realizzi
E se tutto è un'unione europea in cui c'è il principio di partecipazione libera uguale per tutti gli stati membri non è un'unione politica
C'è un'altra cosa cioè nemmeno un condominio perché in condominio si dice ad a maggioranza è un'associazione libera di Stati per il loro interesse che va sempre bene ma non ci si racconta
Vede e questo pure abbastanza straordinarie ma colpito il peso della crisi del due mila otto
Del due mila sette due uno otto due mila nove lo vede benissimo e mo'è molto meglio degli altri da questo punto di vista
Ecco e i sì ho ancora tre minuti Giglio
Sondato molto velocemente quindi veramente con la città Prospero Orsi ha capito
Ecco
E qui iniziano un po'un po'problemi li prendo no ma non posso dire già qua c'ha lo vede
Ne fa anche una bella cronologia della lettera di Trichet abbia Draghi
Ricostruisce tutta la dinamica il Governo Monti
Però no è contraddittorio perché le inizia a vedere però ed è alla fine da quella valutazione pessimista che devo dire un po'anche la mia quindi penso che alla fine saremmo stati d'accordo avremmo fatto le belle discussioni però lui dice realtà lati del due mila otto e la fine della Seconda Repubblica
Questa è la tesi formale che finisce all'elezione del due mila tredici quando vi ricordo il momento Cinquestelle il più grande partito Italia
Più grande del PD più grande di Forza Italia cioè
In realtà se voi ci pensate è una letteratura una lettura non convincente perché voi avete gli anni dal diciamo undici
Al ventidue che siccome la vera fine del Periodo sono anni di chiudiamo di politica maniaco-depressiva in cui
Grillo Salvini Renzi era fino a meno prendono tutti dal tre al trenta per cento ricasca
Quindi quella cosa del momento cinquestelle l'inizio in realtà che Berlusconi era all'inizio
Direi di Unitalia insoddisfatta che cerca una soluzione che non trovo e qualcuno che gliela promette gli va dietro fatto Salvini passi oltre al trenta tre che Renzi passi non mi ricordo quante al quarantadue
Le poiché per precipitare i cinque Stelle arrivano al trentacinque poi secondo me ecco da questo punto di vista il periodo va prolungato colui dice finisce il tredici no Dini è un è un inizio il tredici ma
La prolungato quello che non vede e qui non è solubile tutta quella aria riformista italiana
Amato una volta mi ha raccontato che con Martelli andarono da Craxi perché l'hanno scoperto l'italiano fascia physical settantadue come tutta l'Europa gli dissero ma c'è un problema demografico Abkhazia siamo pure la demografia
Mille novecentottantacinque non già passati tredici anni sono cinquant'anni però questo è stato condiviso da tutti
Sostanzialmente
In immigrazione due mila sedici
Più uniche parole di un libro di centinaia di pagine su vita immigrazione che oggi è in uno dei determinanti dei comportamenti politici torniamo alle società plurale un problema complesso su cui non ci soffermiamo in questa sede
L'immigrazione è un problema con pancetta offre un libro di politica l'immigrazione un problema complesso però anche qui se pensate che noi abbiamo affrontato l'antico gli anni Novanta una legge sulla cittadinanza di sangue
Continuiamo a vietare questa non è l'unica devo dire io sono anticomunista lo sanno tutti avendo sfidato l'Unione Sovietica non potrei non esserlo l'unico partito serio con quella legge fu Rifondazione Comunista rifiuto di votarlo
La legge sulla cittadinanza
Noi abbiamo affrontato il periodo della pluralità di azione dell'Italia con una legge diciamo così Sangue e suolo
Votata da tutti comunisti compresi addetti DS come si la cosa presso l'ente non vedono nessuno di questi pensano lo sviluppo socio economico al ruolo dello Stato le famose col suo ruolo ex che adesso se ne inizia a parlare il libro più importante del due mila l'Italia non è stato manco tardo
Non si vedono le guerre di culto non si vedono e determinanti l'opinione pubblica non si vede perché la gente inizia a seguire percorsi personali
Ma non è lui è tutto parlando del mondo riformista non c'è questo non c'è la ricerca dei percorsi personali delle
E del ruolo innovativo del sociale
A queste non sono cose nuove sono cose ci sono gli anni Novanta
La demografia c'è dagli anni Settanta immigrazione l'Italia se dal novantuno novantadue
I social ci sono tagli a fine degli anni Novanta
E e questo in impressiona molto a me
Perché esattamente non c'è per esempio l'alterazione profonda del rapporto uomo-donna
Come dimostra scusate anche questo convegno nel senso che
Insomma le donne oggi
Hanno se uno prende non i vecchi fra vecchi sezioni non più importanti maschi bianchi ma
Sono prende le donne oggi sono prendere dottorati di ricerca le laureate magistrali ricercatori i medici gli avvocati giovani su tutte donne guadagnano più degli uomini gli unici ed le uniche donne che guadagnano meno degli uomini sono quelle fra difficili
Cosa pazzesca Leone indifferente al famoso gatto fra salariale riguarda solo le donne fanno figli altra cosa cui bisogna premettere manco allora tutti questi problemi non esistono per il riformismo a quello appartiene a cui mio padre appartenuto col parte acuto contro i problemi socioeconomici
Contro lo sviluppo contrari industrializzazione conta lo Stato tutto il mondo nuovo non c'è
E l'UE però e quello di tutti gli storici che ce ne mette di più perché voi ci mette l'economia il delitto la politica la cultura lo ha queste l'amara scusa riflessioni come fa lo storico lo dico un po'brutalmente
E e e non riesce a vedere che questa cosa
Viene fatto dagli storici più giovani hanno
Non da Piero che
Diciamo era bello parlarci sicuramente di sarebbe divertito molto parlare riconoscendo lo si sarebbe divertito da matti apre le col suo beurs con Piero
Quindi secondo me ecco se uno si mette oggi non rispetta Piero perché Piero il più avanzato di quel mondo uno deve dare un giudizio sul mondo del riformismo italiano
Sia quello comunista quello che ha fatto Berlinguer come le ho detto io do un giudizio molto più radicalmente negativo perché ne vedo i caratteri come dire innovatori che gli hanno permesso di prolungarsi
Per fosse solo un uno che si era
Cadetto banalità era facile liquidarlo ma non è facile per niente
Noi siamo prigionieri di questo moralismo e
Invece tutto quel mondo lì è un mondo che ancora oggi se voi pensate chiudo qui
L'Africa non esiste
Si fa il Progetto Mattei per l'Africa
Un insulto per gli africani
Cioè la la l'India per fortuna la Mellone pellicce un primo ministro mazziniano
Nazionalista estremo di di derivazione mazziniana quindi insiste nell'agiografia di Alleanza Nazionale
Però è abbastanza impressionante questo fatto che il mondo restie semplice antropocentrica all'interno di questo sostanzialmente Francia dice Inghilterra Germania
Anche questo secondo me è una cosa che va detta se vuole fare la storia del mondo contemporaneo scusa
Allora non c'è bisogno di sottolineare quanto sia stato stimolante quest'intervento io però ho una critica piuttosto severa e cioè il fatto il presso il pezzo si non venga a cena stasera con noi perché avremmo potuto dibattere settembre vero dei molti dei molti sassolini che ha gettato
Però c'è un problema serio legato alla integrità fisica dalla mia con te a ecco ora
Allora adesso facciamo un una piccola modifica nell'ordine e doppi ma la parola al professor Savona che interverrà sul tema della centralità del vincolo Esterno
Il professor Savona come immagino sappiate Presidente della Consob è stato ministro dell'industria del commercio e dell'artigianato nel novantatré novantaquattro e ministro per gli affari europei nel diciotto diciannove è stato anche direttore generale
Di Confindustria dal settantasei all'ottanta gli ha insegnato in varie università italiane tra le quali la Luiss
è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica italiana tra le sue pubblicazioni più importanti ricordo il terzo capitalismo e la società aperta
Poi dalla fine delle SS alla fine della liberaldemocrazia la trazione fatale per la giustizia sociale e la molla di una nuova frivolo buone globale e da ultimo un tema che ho capito gli sta a cuore giustamente e cioè geopolitica dell'imposta era uscito da Rubbettino nel due mila ventitré prego presidente
Grazie dell'Upter ringrazio gli organizzatori
E tutti i relatori che ho sentito
E che sono stati per me
Una vera e propria ossigenazione del cervello oppresso dai fatti quotidiani
Io ho preparato una memoria di sei pagine e mezza
Che riassumo in modo diverso quindi non cambio idea ma le espongo in modo diverso
Per un contatto diretto con quanto ho sentito affinché il mio intervento non apparisse freddo è staccato
Un'altra buona ragione del perché ho deciso di cambiare presentazione che seduto là
Se voi guardate la fotografia di Piero e Piero sembra che dico ma alla romana che stai a di'K acqua e debbo dire ero molto turbato da questo fatto di devo dire adesso che do le spalle probabilmente riesco a parlare
Liberamente
Partiamo da uno dei passaggi che è rimbalzato
Partiamo dalla uccisione di Moro
Poco prima non so se in sala c'è qualcuno che ha assistito quel momento nasce il mio dialogo continuo e stretto sul vincolo esterno che mi ha rivolto Piero mentre ci trova eravamo in due gruppi separati visitando i Fori Romani
Lui si è avvicinata a me mi ha detto ma il vincolo esterno quanto pesava o pesa in Guido Carli sapendo a quell'epoca come ha ricordato cortesemente De Luca io ero con cavalletti in Confindustria
Per gestire l'economia del compromesso Esterna su richiesta di Gianni Agnelli voi sapete che Carli fu l'unico presidente non forzato dalla Confindustria e di conseguenza io sono stato l'unico diretto non votato dalla Confindustria
Eravamo considerati paracadutati che era un termine usato nelle favelas
Dei brasiliane e quindi eravamo piuttosto estranei al direi cultura prevalente dell'epoca
Eh Piero mi rivolse questo quesito perché sapevo prima di tutto che io vivendo con Carli conoscevo molto bene poi ci conoscevamo da molto tempo e di questi argomenti si parlava perché voglio sottolineare quest'aspetto
Secondo me non solo lui rimugina aveva il ruolo del vincolo esterno nella politica economica italiana
E ma in più si domandava
Cosa che problema che non siamo riusciti ancora risolvere ma Moro e Berlinguer possono fare quello che stanno decidendo lascio a voi la risposta no non l'abbiamo ma certamente nella sua mente eccetera
Ed allora il dialogo si stabilì da questi punti di vista io ho sempre ritenuto
Che l'Italia abbia permanentemente operata con un vincolo esterno
L'unificazione italiana si è sentito si è realizzata
Con il vincolo esterno e l'appoggio dei francesi
I quali in contropartita penso che voi lo sappiate si sono prese tutte le io Utilities i servizi pubblici delle principali città italiane più altre cose insomma
Dopo lo schiaffo di Tunisi del mille novecentottantuno
L'Italia si è rivolta guarda caso fin da allora per avere la copertura di un prestito ai tedeschi che avevano prestato cinque milioni di Oro all'Italia
La direi chiamiamole
Il vincolo tedesco durò molto poco e subentro il vincolo americano che duro anche se poco perché la fine della storia di gli gli americani sottoscrissero un debito pubblico
Però durò poco perché quando l'Italia a indie invaso la Libia voi sapete che ci furono le sanzioni della Società delle Nazioni che equivalevano a un'espulsione dalla Società delle Nazioni
E viene fuori il fascismo quindi il vincolo esterno continuo a comperare
E arriviamo al mille novecentosettanta data in cui che era un comincia però si questo problema
E ne continuiamo a discutere fin dopo è è chiaramente l'Italia in quel momento come abbiamo sentito dalle precedenti esposizioni
Aveva all'interno questa disputa se andare a destra o se andare a sinistra se andare in Occidente sia andare
Verso un comunismo anche se poi come ci è stato spiegato il comunismo italiano non era il comunismo sovietico staliniano questo è il punto fondamentale
Poi a un certo punto nascono tutta una serie di problemi fino al punto in cui nel novantadue e Carli quindi siamo già distanti dal momento in cui io e Piero dialoghi avevamo su questo tema
E carri nelle sue memorie del novantadue scrive
Il vincolo esterno che c'ha salvato tre volte cioè Louise riteneva che la sottoscrizione dell'accordo di Maastricht è l'entrata nell'Euro che Luís consegnò nelle mani di Ciampi
Perché Ciampi mostrava sempre il libro di delle memorie di carne con su scritto a Carlo Azeglio Ciampi che accompagnerà l'Italia nell'euro quindi aveva una precisa direi incarico questo punto di vista e nel novantatré stiamo parlando nel passaggio dalla prima alla Ex Repubblica non so se siamo seconda terza quarta non lo so sarete voi era certamente pur la rottura di un epoca perché chiamare il governatore della Banca d'Italia a capo del governo
Effettivamente era stato un'eccezionalità e poi come è stata eccezionalità anche la chiamata che di me di Luigi Spaventa mentre Piero Barucci era un po'più dentro le questi era il Trio che gestiva le privatizzazioni gestiva l'economia perché ho voluto ricordare rapidamente
Questo episodio è perché io vado
In fondo al problema qua la politica
Italiana politica economica italiana è stata sempre gestita da due poteri particolari
Che sono inizialmente Einaudi Banca d'Italia che poi diventa presidente della Repubblica e poi viene gestita da Carli Menichella e Carli che han certo punto
Indicavano al governo quello che doveva fare cioè i governi italiani permettetemi questa affermazione molto metta non hanno ma fatto politica economica
L'unica politica economica hanno fatto era quella che per mantenere il consenso
Hanno dovuto aumentare il debito pubblico alla spesa pubblica creandoci problemi di un vincolo che Carli non aveva in mente
Anzi cambia veramente l'opposto firmiamo il Trattato di Maastricht e gli italiani saranno costretti a rispettare quei vincoli di bilancio che non sanno darsi voi sapete che questo non è avvenuto
Quindi lega fondamentale dei cani con cui ho discusso con Carlesso
E sostenevo la tesi che il paese era impreparata rispettarla da questo punto di vista poi dopo la mia posizione è stata rovesciata
Come una posizione antieuropeista no perché se tu vuoi un mercato unico deve avere una sola moneta perché se ai rapporti di cambio tra gli Stati tua è l'alterazione del mercato problema che oggi con Trump si po'
E la BCE non ha il potere sul cambio una delle mie posizioni che fanno molto irritante è date i poteri alla BCE
Può darsi che non se li meriti ma è chiaro che a un certo punto se non c'è una istituzione che stampa moneta e che quindi può commentare o ridurre le riserve in un qualche modo il sistema non si riesce a compensare
Questo è un problema veramente sì che rientra nei tipi di analisi che faceva Piero
E chi eroga vennero in mente queste ne abbiamo sempre discusso
Ci vedevamo in particolare durante le feste di Giorgio la Malfa e noi discutevamo di quelle mentre gli altri festa già un il letale compleanni praticamente noi discutevamo di queste cose veramente perché è stata sempre come anche oggi la mia preoccupazione
La mia preoccupazione è che non abbiamo regolato le crepito calarsi e quindi si sta sviluppando un mercato privato della moneta che entra in commenti sale con la con la con la moneta pubbliche non si capisce più niente
E siccome io devo autorizzare anche le emissioni perché la direttiva mica che deve autorizzare anche le emissioni
Certo punto io io non me la sento dal cittadino ed da persona responsabile a farlo occorre che i governi e la Banca d'Italia dicano inevitabilmente che l'unica moneta autorizzata è la moneta legal tender chiamata euro se uno vuole utilizzare monete private lo faccia ma non chi era la protezione dello Stato
Non chiedete le istituzioni pubbliche approprino di della libera circolazione e la legittimazione di queste di queste monete quindi guardate dove ci portano questi tipi di riflessioni
Però quindi la in sintesi e proprio la domanda su tutti sul tema di Piero era una domanda precisa
Che poi ha condizionato tutti i governi perché tutti i governi compreso l'attuale hanno il ministro dell'economia si interessa di tenere sotto controllo il debito pubblico
E di tenere sotto controllo la spesa perché
Non può mentale continuano anche oggi hanno promesso la riduzione delle tasse del per il ceto medio non lo possono fare
Quindi alla fine della storia la politica economica cioè l'indipendenza del Paese noi non l'abbiamo questo è un punto fondamentale allora i gruppi dirigenti si devono dare carico di questa problematica
Ma prima dobbiamo capirla quindi tutti noi e questo incontro ha un ruolo molto importante
Abbiamo necessità
Di porre questo problema ma dove volete portare il Paese qual è il tasso che non è né sopra Nismo
Nel protezionismo non sono questi problemi i problemi di fondo sono quali sono i margini che noi abbiamo per darci una politica economica indipendente
E se non ci diamo una politica economica indipendente allora dobbiamo accettare una soluzione politica hanno troppa che era l'idea di Ciampi
Io con Carli con Ciampi è anche in più con Cossiga con cui avevo una una stretta
Relazione Cossiga nel novantuno prima della firma del Trattato di Maastricht
Mandò un messaggio alla Camera credo che voi sappiate nel giugno del mille novecentonovantuno e io gli dice prende una posizione netta e Loi interpellava
Il ministro del Tesoro Guido Carli
E Ciampi che era direi il governatore a Banca d'Italia che gli dicevano che non potevamo farlo anzi dovevamo farlo per i motivi che ho detto
E questo a un certo punto mi diceva Cossiga io son d'accordo con te che non siamo preparati dice però
Il ministro del tesoro e il governatore l'altare mi dicono attenta credo che siano più importanti io mi sono stato zitto l'unico punto e cioè nel discorso era che i privati erano pronti alla forte ad affrontare la la mi competizione internazionale e questo è quello che si è dimostrato i privati da sono brave fanno mille difetti io ci combatto tutti i giorni siamo sempre a discutere ma tu non rispetti la legge eccetera allora ricorre poi c'è il TAR e cioè quel mondo di cose che di sterilizziamo come ho detto il cervello va bene dalla però ha scritto quella che non è pronta e la pubblica amministrazione questo lo scrisse cose e debbo dire lo scrisse
Sotto spinta perché io bevo ero già stato anche
Con Giorgio La Malfa giusti direttore generale degli Affari europei e mi accorgevo che la pubblica amministrazione non era ricettiva della del Ichino fazione del
Tutti il discorso che io ho installato pieno approfondisco ulteriormente perché altrimenti posso confondere le idee con né Piero era un discorso centrale la centralità del vincolo esterno nella politica italiana
E quindi la può la non indipendenza della politica economica o la dipendenza a condizione che si facessero altre cose ed è un problema che noi abbiamo ancora sempre più gravi
Perché almeno prima avevamo solo un padrone nel mondo perché avevamo deciso dopo il crollo del muro di Berlino a un certo punto ce ne rimanevano solo adesso ne abbiamo più di padroni nel mondo
E sono tutti in condizioni di influenzare il nostro modello di sviluppo basato sulle esportazioni è solo cambiando il modello di sviluppo che possono fare solo i grandi paesi come la Cina la Cina sta facendo quello con l'aumentare i consumi esterni
è direi che ha allentare l'esportazione in modo tale che il vincolo esterno derivante dall'esportazione e quindi dal condizionamento del mercato americano
Tace dopo otto gli gli impedisce di avere una vera e propria politica indipendenza
Piero
Era fondamentalmente io non mi sono avventurato all'interno dei suoi scritti per il seguente motivo che io condivido perché la stessa cosa per me quando Piero scriveva qualcosa era per disfarsi di una idea che l'asso
Che la che il che lo ossessionava come me e quando scrivo a quel punto lo scrittore statico ma questo mi libera anche e lo liberava perciò lo posso dire per come ne avevamo discusso
Accedo contro lo liberava dalla possibilità di come è stato detto oggi reinterpretare le cose che aveva detto aggiornando le rispetta a una realtà che era mutevoli stima e che era in grado ed era in necessità di respingere la fronda mentalmente un suo craxiano amava il dialogo
Non era un po'più diano non di sponde cioè
Era poteri hanno nel senso che il non distribuita verità ma ci poteva discutere intorno ad esse perché la verità come ben tutti noi sappiamo non esiste soprattutto in politica in economia grazie
Grazie presidente Savona
Anche lei mi dirà allargato il discorso ponendo sul tappeto molti scenari
Estremamente interessanti tre in relazione al nostro argomento quello che abbiamo toccato con mano e l'interesse che Piero aveva per la dimensione economica quindi un'attenzione importante diciamo nella sua poi riflessione
Storiografica
A questo punto possiamo concludere il nostro la nostra sessione con il professor Parazzoli che invece parlerà di un altro aspetto che esce diciamo dall'approccio diacronico della storia dell'Italia repubblicana ed è quello della dimensione internazionale un altro fattore che era presente non nella nel modo di fare storiografia di Piero il professor Barzoni e emerito
Di Storia delle relazioni internazionali
All'universo dall'università di Padova dove è stato anche direttore del Dipartimento di scienze politiche giuridiche sociali
Ecco direttore insieme appunto a Vedano Quagliariello della rivista ventunesimo secolo e insegna
Storia della politica estera italiana Padova e la stessa cosa inibisce alla Luiss
E tra le sue pubblicazioni ricordo l'Italia nelle relazioni internazionali dal quarantacinque al novantadue uscito per Laterza nel novantotto
La storia internazionale dal mille novecentodiciannove oggi per il Mulino nel due mila quindici le relazioni internazionali dopo la guerra fredda
Mille novecentottantasette due mila diciassette sempre dal Mulino due mila diciotto e sempre PTP della casa editrice bolognese
L'Italia rinascite declino storia internazionale per l'appunto dell'Italia repubblicana
Grazie naturalmente anch'io va a ringraziare gli organizzatori del convegno quindi sia Fondazione Biblioteca processi e naturalmente
L'Università suor Orsola Benincasa per avermi invitato coinvolto è un convegno in in ricordo in memoria di di di Piero Craveri tra l'altro devo dire ho avuto modo di conoscere Piero Craveri iniziare un rapporto di di collaborazione con lui proprio
Proprie questa università un po'di anni fa
Nell'ambito del dottorato del Suma
E appunto questo è stato l'inizio di una nel rapporto molto bello naturalmente
Più o un centro una certa soggezione nei confronti di Piero Craveri
Prima era veramente un punto da un punto di riferimento anche devo dire una persona con cui eravamo molto bello discutere di tutto anche a cena devo dire
Quindi momenti di momenti conviviali
Va beh ti amo da parte questi questi ricordi
Ho scritto una relazione che naturalmente devo sintetizzare di una ventina di minuti al massimo anche perché essendo l'ultimo diciamo che non è una conversione ottimale
E cercherò di non annoiare di eccessivamente
Dimensione internazionale ma allora
Spero che colleghi contemporaneisti mi perdonino nella tormenta non sto parlando di presenti
Ma insomma diciamo che gli storici dell'Italia contemporanea non sempre hanno dedicato una grandissima attenzione alla dimensione internazionale
Devo dire nel caso invece Piero Craveri questo non è vero perché venisse occupato eccome della dimensione internazionale anche se
Pose scegliendo le cose che gli interessavano di più nei momenti che riteneva particolarmente significativi importanti che non c'è una trattazione organica a mio giudizio ma c'è la scelta di momenti specifici di dinamiche particolari che io appunto Piero Craveri riteneva fossero quelle da prendere da prendere in considerazione è altro elemento che vorrei sottolineare
Che a mio giudizio ovviamente prendendo in considerazione diciamo i quattro volumi sono per fondamentali punti di riferimento quindi l'Italia dal mille novecento cinquantotto novantadue
Il volume su De Gasperi negli ultimi negli ultimi due volumi
A Milito c'è anche un'evoluzione nelle interpretazioni che Piero Craveri gli ha dato sul ruolo internazionale dell'Italia che io sottolineo sempre al plutonio cominciando anche in mediazione agli studenti
è diverso dalla politica estera italiana poi internazionale un paese una cosa un po'differente molto più molto più complessa perché
Dobbiamo adesso vado molto rapidamente come ho detto cercando di sintetizzare al massimo una cosa che ho scritto se noi prendiamo il volume appunto dal mille novecento o cinquantotto appunto al novantadue dovremo tener conto che questo volume sottoscritto nei primi anni novanta
Questo implica che Pinocchio ovvero in non fui in grado ovviamente non per colpa sua ragioni
Di tener conto di tutta la produzione sul ruolo internazionale dell'Italia che è emerso invece successivamente a partire dagli inizi degli anni Brizzi degli anni Duemila e questo lo ha condotto devo dire a mio giudizio
Ad alcune valutazioni soprattutto su alcuni periodi
Della storia italiana che possiamo definire riduttivi
Se non prendiamo soprattutto gli anni diciamo fino agli anni cinquanta e tutti gli anni sessanta e il centrosinistra perché la valutazione che che la verità del ruolo internazionale dell'Italia valutazione devo dire
Praticamente negativa in cui sostiene Ambar politica estera italiana quasi non esiste l'Italia tutto sommato è condizionata
Dalla sua situazione interna dalle sue Contri Tazio contraddizioni ma anche naturalmente del suo posizionarsi nel sistema nel sistema internazionale
Quindi devo dire per esempio da politica mediterranea viene quasi trascurata c'è un brevissimo cenno all'Enea Mattei ma insomma alla fin dei conti tutto sommato l'idea che
Io con internazionale dell'Italia agli anni tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta c'è stato un ruolo assolutamente marginale però poi è singolare perché ci sono delle intuizioni invece
Io ho trovato per esempio molto significativo ciò che Piero Craveri scrive a proposito dell'atteggiamento americano nei confronti dell'Italia agli inizi degli anni settanta
Sottolineando le interferenze americane il ruolo di Graham Martin come ambasciatore a Roma che è singolare perché in realtà poi la documentazione su questi
Queste interferenze che Mamoli corto che reca un come vogliamo
In realtà emersa successivamente pretermessa corna tra l'altro i volumi delle favole diciotto declinante strizza c'erano stati alcuni volumi di carattere giornalistico ma insomma devo dire che le valutazioni storiche sono emerse sono emerse successivamente
Devo dire che anche la politica estera italiana degli anni Ottanta viene devo dire
Considerata da da Piero Craveri questo volume con facciamo una certa sufficienza anche in questo caso Piero Craveri dà un'interpretazione di ambiguità della politica estera italiana agli anni Ottanta
La devo dire ci ritrovo in questo si fosse una posizione
Diciamo vicino al Partito repubblicano no le posizioni Spadolini noi in fondo si da una parte e dall'altra
Provare arbitro anche tra americani
E così via
Quello che invece lo trovo particolare interesse in questo volume e la parte conclusiva perché su Maastricht e sugli anni ottanta a mio giudizio Piero Craveri anticipa alcune interpretazioni che sono importanti sulla mettetevi leggo solo queste righe
Perché più che avere in fondo dice Maastricht si trasformava così per la classe politica nell'avventura più pericolosa quella che di svelava interamente il suo essere e non essere
Nessun'altra cosa più di quel trattato comunitario segnava la necessità per l'Italia del passaggio nata a Repubblica
Cioè c'è già la comprensione di quanto ma Street abbia poi influito sulla crisi naturalmente la repubblica dei partiti io preferisco chiamare così perché prima seconda Repubblica
Sinceramente non mi è mai tornato molto
Vediamo invece a sulla biografia su De Gasperi biografia sugli aspetti devo dire la politica estera praticamente sempre presente elemento fasi fondamentale di questa biografia
Io vorrei sottolineare una cosa che scusatemi nessuno ha sottolineato
Di solito di storici vanno negli archivi
Cioè questo volume la biografia di De Gasperi e basata su un gamma di attivisti è vastissima pratica aspetta principio che aveva visto tutto cerchio centrale lo Stato che il ministro degli affari esteri
Carte dell'Istituto Sturzo fornisce un milione a testa i documenti pro tutto rammento cioè veramente c'era una profondità anche di conoscenza delle fonti che a mio giudizio è fondamentale e questo rende oltre alle interpretazioni
La biografia tra su De Gasperi come giudizio resta son passati quasi venti anni e da quando è stata scritta resta il punto di riferimento per chiunque si occupi di De Gasperi e dell'Italia degasperiana non solo dal punto di vista politico interno ma
Ma anche dal punto di vista del ruolo devono internazionale
Ci sarebbe da tutta una serie di cose da dire che naturalmente io non ho tempo ce faremo degli atti senza possibilità possibilità di sottolineare alcuni aspetti vorrebbero ripresero solo due elementi a mio giudizio abbastanza importanti
E che però sono stati in parte già sottolineati da alcuni colleghi
I mille novecentocinquanta la guerra di Corea
Perché la guerra di Corea rappresenta un cambiamento nelle posizioni Degasperi nei confronti del sistema internazionale
Pratica aspri si convince che l'Unione Sovietica abbia una politica aggressiva ecco il Partito Comunista è lo strumento di questa politica aggressiva e questo conduce De Gasperi a una serie di prese di posizione in sede di Alleanza atlantica
A favore del riarmo tedesco a favore dalla Comunità europea di difesa che naturalmente anche dalla comunità la comunità politica europea e l'altro elemento che nel giudizio importante che questo è stato però già ricordato di milioni centocinquantatré io sono convinto che Piero Craveri ponga in luce come De Gasperi non comprenda effettivamente il cambiamento dalla situazione internazionale non comprende che la morte di Stalin cambia la posizione dell'Unione Sovietica
E e questo dal mio punto di vista ma anche a mio giudizio dal punto di vista e Piero Craveri si lega strettamente poi anche alla fine dell'ESA degasperiana
Alla crisi non solo diciamo della delle elezioni del cinquantatré eccetera ma anche fondamentalmente si lega alla mancata comprensione che una comunità europea il peso del mio centocinquantatré ed è una cosa morta finita e che quindi in qualche modo però fallirà è anche vero però che in questo caso c'è un altro elemento credo che per Ferreri sottolinei come Degasperi in fondo sia stato in grado di fondere scelta atlantica cento europeista e patriottismo perché in fondo
La lotta per le colonie Ballotta su Trieste una lotta patriottica nazionale nazionalista succulente chiamare
E tutto questo in fondo più che avere perché lo spiega primo fondo io credo che De Gasperi fosse sempre preoccupato di un democrazia dalle fondamenta molto molto deboli
E che quindi la posizione internazionale dell'Italia più che ve lo dice anche alla fine insomma
Quando sostiene che anche ancora oggi ciò che di stabile sicuro l'Italia può contare nel tempo della politica delle istituzioni e dei legami internazionali ed estese che reggono dovrebbero pregio la nostra convivenza civile
In progresso l'unità della nazione risalgono innanzitutto alla solo epoca e all'opera che vi svolse quindi a ciò che De Gasperi affatto
Sul piano interno ma anche sul piano internazionale mirava a creare una democrazia forte questo è
Credo uno degli degli elementi dell'interpretazione che Piero Craveri da di ciò che De Gasperi ha fatto sul piano internazionale mettendo insieme cose che a volte sono in contraddizione a tanti sbocco per il mo'europeismo e difesa degli interessi nazionali apparentemente sono in contraddizione ma Piero capirci dice per lega sprint non era così
In un qualche cosa che serviva a creare una democrazia stabile
Naturalmente agli ultimi due libri quelli appunto sull'arte del nuovo governo appunto dalla a a non democrazia e così via anche qua tempo
Diciamo come suol dire tiranno no quindi ci sono pochi sono pochi minuti a disposizione
Docente questi in questi due volumi ma in questi due volumi sul due volumi attesi in qualche modo anche se uno di questi volumi è un volume molto ponderoso Roncalli cinquecentottanta pagine se ricordo bene
C'è la centralità della questione la questione europea ovviamente spende Pacentro proprio dell'Italia e non solo della missione centroeuropea anche la questione che veniva ricordato in precedenza
A quella del vincolo esterno sostanzialmente della scelta europea fatta dell'Italia in questo caso io ho trovato interessante tra le tante cose interessanti che ci sono sul volume del due mila sedici e l'arte non governo
Ad esempio il fatto che devo dire la storiografia più recente sottolinea come il vincolo esterno
Probabilmente non nasca
Con il sistema monetario europeo o naturalmente col Trattato di Maastricht ma qualcuno ricorda intervento del vicepresidente della Commissione europea Robert maggiorenne in occasione della congiuntura quando viene in Italia e sostiene le posizioni di Colombo e di Carli per una certa politica ben precisa che la deflazione mistica e così via perché ormai una parte della storia della Fia
Che si occupa di questi temi sostiene questo è il primo esempio di vincolo esterno con cui l'Italia si deve si deve confrontare
Quello che io trovo interessante è che emerge sia nel volume
Appunto dell'arte del non governo sia l'altro appunto dalla democrazia incompiuto la post democrazia e la valutazione che viene data sul governo sul governo Craxi
E in modo particolare sulla politica estera
Craxi
Devo dire che ciò che viene da una valutazione molto molto positiva ascrive i meriti di Craxi la politica estera in quell'eterna sono storicamente oggettivi e col tempo sono stati riconosciuti anche dei suoi detrattori
Quindi c'è una visione completamente diversa viene rovesciata ciò che sta perché aveva scritto le novantacinque nell'altro volume rispetto a ciò che scrive appunto nel due mila sedici e che tra l'altro conferma anche nel volume
Successivo quello del due mila quello del due mila ventidue
A proposito del vincolo esterno poi non lo so la la sensazione che ha avuto Acquario tutto sommato vorrei concludere leggendo questi due volumi oggi
Lo sapremo
Il ormai sono stati anche veloci alla fin dei conti
Chissà cosa direbbe Piero
Però mi
Va bene scusate
Lo solo appunto cercare di concludere e per ciò che riguardava la questione del vincolo esterno almeno da come io ho letto
Le cose che Piero scritto ho la sensazione che ci sia una posizione vagamente ambigua
Perché c'è una valutazione soprattutto sull'azione del governo Prodi che da un lato apparentemente positiva si sosterrebbe in fondo l'Italia ce l'ha fatta riuscite ad entrare nel primo gruppo del Paesi che avrebbe adottato la moneta unica
Però allo stesso tempo tutto sommato Piero Craveri sostiene ci siamo entrati in una posizione debole
Siamo stati condizionati e saremmo stati condizionati successivamente al volere dei Paesi più forti soprattutto dalla Germania e della Francia ed è forse più dalla Germania alla Francia
E la mia sensazione è che io posso sbagliarmi non sono uno storico economico e che Piero Craveri e non dia una valutazione positiva
Del patto di stabilità crescita consigliere una sorta di
Vincola eccessivo e soprattutto per un Paese come l'Italia poi avrebbe creato dei forti problemi questo almeno la sensazione che io avuto leggendo appunto le cose che dice soprattutto nel volume dalla dal allora non democrazia
Quindi che si può dire in conclusione quindi presto abbondantemente presenti ma i venti minuti
Ma la mia sensazione è che sinceramente io forse da un punto di vista della Storia delle relazioni internazionali permettetemi di fare la difesa d'ufficio del settore
La biografia
Su De Gasperi è una sorta di punto di riferimento fondamentale
Sarebbe stata a Milito continuerà ad esserlo ed è anche un modo
è un esempio di come si fa la storia
Di cui si fa una storia di un Paese o di un periodo storico cercando di mettere insieme le varie dimensioni
Quella interna politica sociale economica ma naturalmente anche il contesto internazionale più ampio quindi questo effettivamente un punto di riferimento
Gli altri volumi per uno storico le relazioni internazionali ci offrono
Dei flash dei suggerimenti delle intuizioni
Su cui si può essere d'accordo o in disaccordo questione naturalmente riversa ma che ci fanno che ci fanno riflettere soprattutto per ciò che riguarda
Devo dire anche qua le opinioni possono essere diverse
Ma io ho trovato interessante il cambiamento di opinione di Piero Craveri per esempio sul sull'esperienza dei governi Craxi che cambia dal primo volume novantacinque agli ultimi volumi in maniera di codici così radicata veramente naturalmente tutto ciò che Piero Craveri ho detto sulle questioni relative alla scelta alle cento europea sì sono d'accordo con Piero Craveri cioè scusate sono d'accordo con Andrea Graziosi non c'è l'altri non ce l'alto e tutto il resto
Però insomma diciamoci la verità per questo Paese
Nascente nell'ambito europeo
Sono quelle che almeno per un certo più di Tempio hanno effettivamente condizionato la storia alle vicende dell'Italia
Cioè adesso siamo condizionati anche da altri ma devo dire questo è quello che io racconto sempre ai miei studenti e dico guardate che il mondo è radicalmente cambiato
E quindi l'Occidente non ha più il centro del mondo è uno dei tanti centri ce ne sono tanti altri però non dimentichiamoci
In fondo Piero Craveri apparteneva anche Amato accelerazione e la sua attenzione era concentrata sull'Italia anche perché come aveva detto domani
Non era solo un nostro amico un Omo che aveva anche un impegno civile politico ovviamente e quindi credo che questo interesse poi
Risultasse un riflesso anche delle cose che ha scritto o viceversa o entrambe le cose quindi
Lo storico che rifletteva le sue capacità nella vita civile e nella politica naturalmente anche viceversa ciò che riportavano i suoi libri e quindi devo dire se posso solo concludere sono veramente contento di aver parlato di Piero perché perché appunto se lo merita
Allora io ringrazio Antonio versori sono come dire sottolineo questa ultime parole che mi trovano pienamente concordi
è stato bello devo dire che
Voi sapete che non sempre poi no le intenzioni corrispondono alla realtà avevamo immaginato questo
Diciamo questa sessione per ricostruire il Craveri storico con una sorta di prologo introduzione che diciamo sì i suoi primi passi di storico del diritto la sua esperienza biografica eccetera poi con una parte diacronica sullo storico dell'Italia repubblicana e poi con due inserti diciamo di natura che caratterizzavano il suo modo di fare storia e cioè la sensibilità ai temi economici la sensibilità ai temi istituzionali io devo veramente ringraziare i relatori perché
Ho trovato tutte le relazioni estremamente interessanti e ho apprezzato moltissimo potrà sembrare un particolare
Secondario ma secondo me non lo è la capacità di rimanere nei tempi perché il senso del limite è uno dei problemi del nostro tempo quindi questo self restraint extra o è stato straordinario capita di rado quindi vi ringrazio di cuore
Non so se ci sono delle domande qualche osservazione sarebbero tantissime ripeto io assegnare i tante però mi astengo
Stasera
Magari benedetta
Allora io direi che se non ci sono domande
Vi ringrazio e vi do appuntamento per domattina
Per proseguire i lavori grazie