Intervista a Marilena Delli Umuhoza sulla partecipazione degli Afrodiscendenti alla Resistenza

Radio radicale e ci occupiamo di Resistenza è passato il venticinque aprile ma vogliamo tornare a occuparci della resistenza italiana contro il fascismo e ce ne vogliamo occupare attraverso una muratura particolare quella della Resistenza dei cosiddetti afrodiscendenti che hanno partecipato alla lotta di e liberazione dal fascismo
Mi quaestor ne parla ampiamente il libero di cui già ci siamo occupati della nostra collaboratrice fondamentale per suo eccellenze afrodiscendenti
Marilena derivi un Monza che di a cui nuovamente le diamo il benvenuto sulle frequenze di Radio Radicale
Sai neanche aziende allora tuo hai scritto un libro di cui appunto ci siamo occupati che storia vera dell'Italia vera
Un libro per ragazzi tra l'altro punto non a caso sta concorrendo
E nella terzina per vincere il Premio Andersen ma un libro per ragazzi che come abbiamo già detto quando ce ne siamo occupati
In realtà è molto serio e col ma diciamo dei vuoti nella storiografia italiana in particolare si occupa anche del periodo
Della resistenza e io vorrei che ai nostri ascoltatori tu inquadrarsi questo Periodo proprio dalla prospettiva di un altro discendente
Grazie mille innanzitutto per questo spazio sì c'è una pagina dell'Ari Systems italiana che è un po'oscurata ed è quella esistenza plurale multietnica di branche chi è una un tassello prezioso della nostra storia della lotta antifascista e non posso non
Cominciare parlando a della banda Mario la banda Mario ebbe la banda più multietnica
Di partigiani in Italia Matteo che tracci un grande storico a gli ha dedicato il libro partigiani d'oltremare dal Corno d'Africa la Resistenza italiana perché è una una banda diversa dalle altre perché con vi erano insieme partigiani che venivano da Paesi diversi e e lontani erano somali etiopi polacchi sovietici e jugoslavi cecoslovacchi britannici ed erano anche un crocevia
Dirige mi diverso senza persone di origine ebraica musulmana cristiana e che parlavano lingue diverse issò Mario l'arabo loro con l'italiano l'inglese in serbo-croato l'ucraino
Quindi questi supereroi che erano i partigiani dalla banda Mario sono il volto secondo me più vibrante uno dei punti più vibranti dalla Resistenza italiana e e come
Questa banda includeva anche circa una quindicina di partigiani Nieri che hanno una storia molto interessante
Loro erano arrivati in Italia dal corno Danzica nel mille novecentoquaranta in occasione della mostra delle terre d'oltremare quindi erano esibiti all'interno di uno giovano richiamano villaggi etnici ma erano John mani e Izzo umani sono un'altra pagina oscurata dell'Astoria coloniale italiana è che hanno punteggiato il nostro Paese dall'atti nell'ottocento il primo a Torino e l'ultimo proprio qui a Napoli nel mille novecentoquaranta dove ci sono i nostri futuri partigiani erano una sessantina
Ma quando iniziano i fuochi della seconda guerra mondiale vengono trasferiti nelle nelle Marche a a villa Spada che un ex campo di prigionia femminile placcate chi è una notte
Una notte la notte del cinque ottobre mille novecentoquarantatré
Credi questi uomini Mohamed abbassi voci Caravà dica e a pagina Abba origini esiste Paione di nascosto dalla villa
E si imbattono nella banda Mario nelle prossimità del Monte San vicino i loro dicono a Mario e la sua banda che ci sono degli armi all'interno della villa ed ecco che nasce questo sodalizio si appropriano delle armi e poi veri partigiani da tre
Partigiani neri saliranno e si aggiungeranno altri nuovi membri
Che sono e ci tengo a a menzionare lì a di Saga addensi re turno ora nuovamente reggae giammai il Mib Bulku Hubbard scende cassa dite
Ad Abu a Parma galla detto Carletto e poi si aggiungeranno due donne
Di queste due donne sappiamo per certo una sull'identità che quella di Minenna abitiamo Jean
Ecco poi parlando di altri partigiani perché ce ne sono stati anche altri con storie e provenienze diverse sicuramente quello più conosciuto e Giorgio Marin Colan partigiano italiano
Di origini somale che nasce nel ventitré mille novecentoventitré amava dengue Nanda papà italiano e mamma somala
E siccome siamo una radio Andreana citerei a
Citare proprio un un un fatto che è accaduto o assicurativo parità quando Giorgio Marin con era stato costretto dai nazisti a diffamare la resistenza e durante questo suo discorso Breve
Sentiamo le percosse dei nazisti sottofondo questo perché mi fa tutto tranne che di stamane alla resistenza ed ecco le sue parole
Sento la patria come una cultura e un sentimento di libertà non come un colore qualsiasi sulla carta geografica la patria non è identificabile con dittature simili a quella fascista
Patria significa libertà e giustizia per i popoli del mondo
Per questo combatto gli oppressori e a in gennaio del mille novecentoquarantacinque e quello stesso anno lui morirà
Ucciso dai nazisti in Val di Fiemme nell'ultima strage nazista sul territorio italiano era
Giorgio Maringola un laureando in medicina e chirurgia all'Università la Sapienza
Di Roma e sappiamo che a sostare continua a essere mantenuta in vita non solo attraverso il prezioso il libro di Carlo Costa e Lorenzo Teodonio Razza partigiana storie di Giorgio Maringola ma anche dalla nipote Antar Marin colà
Poi c'è un altro grande partigiano la sua storia è stata raccolta da Mauro Valeri ed è Alessandro Sinigaglia la sosta e ci conduce tra le profondità del mare perché fu lì che Alessandro svolse il servizio militare come SuperG viste Marina sono Halmahera afroamericana Cynthia White lavorava per una facoltosa famiglia americana gli Smiths
Assente Wissam proprietarie delle linee ferroviarie del Vermont e suo papà era dedite Sinigaglia un uomo ebreo che lavorava nella stessa presidenza della moglie quindi Alessandro nasce Chisone e nel quarantatré organizza e guida uno dei primi gruppi di azione patriottica uguale però pochi mesi dopo in seguito a una imboscate in via Pandolfini a Firenze
Ma essendo tra l'altro scusate se ti interrompo Sinigaglia interessante restando Sinigaglia perché appunto ebreo e invero quindi molto molto interessante anche questa cosa
Assolutamente è una storia veramente incredibile la sua che Acme mostra insomma che questa pluralità assente anche fatto parte della storia e della cultura italiana ed è sempre un orgoglio parlare di hub artigiano come lui così come anche preziosa è la storia di uno dei più giovani partigiani Italo cara culla che aveva solo undici anni e l'ha detto il tripolini no
Per è una sarà un po'meno nota perché il vero originarie della Libia evitarsi genitori durante il bombardamento un bombardamento caduto nel suo villaggio era stato ferito a un occhio privato di una manina
E fu portato in Italia dai militari del Reggimento Sabratha unità di fanteria del regio esercito diventa la mascotte della cinquantatreesima Brigata Garibaldi che la distanza malga lungo Lovere
In provincia di Bergamo e fu uno dei partigiani più giovani appunto della nostra storia faceva la staffetta perlustrare il territorio senza sosta
E poi ci sono altre storie di cui purtroppo abbiamo pochissimi dati ma che sono comunque storie importanti eri e quindi cito bracciale Segaj Chiara eritreo ha quarantatré anni
Però nella Resistenza in Liguria fu arrestato nell'ottobre del mille novecentoquarantaquattro e ricordo anche Joseph Bison Sessa dal Marocco un soldato dell'esercito francese che passò ai partigiani e perse la vita
Nelle mille novecentoquarantaquattro presso non c'era
Umbra
Ecco questo un po'il quadro diciamo anche sommario se si vuole di questa pluralità e di questo apporto degli italiani afrodiscendenti alla resistenza contro il fascismo e naturalmente vi invitiamo se volete approfondire ad andare appunto sul libera la lampada comprare insomma è leggere il libro di Marinella degli un mozzo la storia vera dell'Italia nera io intanto ti ringrazio Marilena per questa puntuale descrizione dell'argomento che volevamo trattare contee naturalmente ci sentiremo appresso con eccellenza afrodiscendenti
Grazie mille di cuore per lo spazio e come sempre grazie a chi ci ascolta e un abbraccio