Presentazione del Rapporto sulla politica estera italiana 2024 dello IAI

Allora a buona sera Benvenuti e ben tenute a questa presentazione del rapporto dell'Istituto affari internazionali sulla politica estera italiana e inizio con i ringraziamenti per i due ospiti dello IAI Maria Teresa bene Maria Luisa fantastiche e Leo corretti e poi magari si spiegheranno anche la funzione che hanno all'interno dello IAI lo ignari di come ovvio detto all'Istituto affari internazionali è un think tank uno dei pochi più attivi se non il più attivo
In Italia magari chiederemo a loro stessi di anche spiegarci quali sono le funzioni di una tenta anche tra l'altro lo IAI anche una rivista di cui Leo lo chiamo per nome perché ci conosciamo
Leo si occupa e l'editore e che ha fatto crescere in maniera molto importante portandolo a un a livello di di ranking che sicuramente significativo quindi c'è tutto c'è stato uno un forte lavoro dietro
Quindi la rivista International spetta editore e accanto a questa pubblicazione più di taglio accademico noia e produsse una serie di rapporti di analisi anche finalizzati alla decisa McCain quindi per attori che fanno politica al ministero degli Esteri alla parlamento
Lavora per organizzazioni internazionali per l'Unione Europea gestiscono una serie di progetti e tra tutte queste attività c'è anche questo rapporto sulla politica estera italiana quindi il rapporto è finalizzato a capire quali siano stati i cambiamenti le modifiche
Le linee di continuità nella politica estera italiana e lo hanno fatto poi magari chiederemo anche qualche informazione sulla metodologia che hanno seguito focalizzandosi Boffa ovviamente su alcune aree che sono anche le aree più calde ricordo che il la rapporto è scaricabile gratuitamente dal sito dello IAI quindi è uno strumento a disposizione che può essere letto analizzato e utilizzato anche vento al mente per i nostri corsi di studio
Io non vorrei rubare molto tempo ma chiaramente chiederò agli ospiti di mettere proprio in evidenza le continuità che ci sono state nella politica estera italiana anche con il cambiamento
Del governo e la compagine governativa che sostiene l'attuale governo sicuramente possiamo notare diciamo unna significativa è infatti e focus sulla politica estera sia perché sicuramente ci sono degli eventi che hanno caratterizzato questo anno rapporto si chiama le elezioni non l'anno delle elezioni
Quindi vediamo soprattutto le elezioni negli Stati Uniti che stanno avendo dei riti di Effetti
Grammatici propone senso forti consistenti per l'Europa diciamo quasi un lutto ciò politico quello che sta avvenendo negli Stati Uniti
Quindici sono tutto non è vero una serie di elementi il conflitto arabo arabo israeliano
Assistiamo a un conflitto
Nuovo vecchio ma che sta riemergendo tra pachistani India abbiamo tutta l'instabilità
Del del Medioriente e dicevo questi elementi stanno sì
Che la politica estera italiana sia al centro anche della dibattito pubblico
L'non da ultimo sulla questione della riarmo dell'unione europea
Però probabilmente c'è anche una volontà del governo di focalizzarsi sui temi di politica estera poste per sviare anche dalla politica interna questo
Mi consente anche di sottolineare sempre il legame interno esterno che esiste all'interno di ogni Stato dunque non si può valutare la politica estera se nonna si approfondisce
La le questioni si è struzzi anali che politiche di politica interna e quindi questo vanno visto proprio come una binomio stretto
E spesso è anche difficile distinguere ciò che interno acciocché esterno sia per la per complessità sia perché i cani hanno risvolti questioni sia interne che Esterne quindi sì vi chiediamo se ci potete mettere in luce soprattutto questi elementi di continuità e discontinuità e poi ci sono forse delle novità ma da valutare se si possono considerare veramente banco delle novità come il piano Matteini quindi l'attenzione dell'Italia verso all'Africa all'aria contigua italiana la questione dell'indo Pacifico e la questione dei conflitti la posizione dell'Italia sulla conflitto in Ucraina la guerra in Ucraina
Sembra essere più forte più solido anche se ha conosciuto dei dei clienti cambiamenti con il cambiamento dell'amministrazione
Negli Stati Uniti meno forse chiaro è il posizionamento dell'Italia per quanto riguarda il conflitto israelo palestinese forse anche una diversità rispetto a quella che è stata la politica tradizionale dell'Italia verso quell'area
Io mi fermerei qui nell'introduzione nella sede proprio voi la parola per illustrarci i anche come sia arrivato a concepire questo lavoro magari anche come avete selezionato le varie aree e come attraverso queste aree possibile valutare la politica estera italiana grazie di nuovo
Per essere stati qui con noi e poi daremo la parola alla professoressa Loretta dell'Abruzzo che introdurrà
Alcune questioni e apriremo ovviamente al pubblico cercheremo di essere molto serrati e di finire entro il quattro
Grazie Leo
Grazie mille grazie serena grazie anche allo retta all'università per darci questo spazio per confrontarci con gli studenti poi anche la carta con la cittadinanza su su questi temi
Il rapporto come diceva Serena Fava è un'attività che noi portiamo avanti su base annuale
L'attività che ha finanziato dalla fondazione Compagnia di San Paolo al supporto del centro studi per risolvere federalismo che approfitto qui per ringraziare è un'attività che è il frutto del lavoro corale dei ricercatori dell'istituto
Nel senso che come dice a Serena migliaia un think tank abbastanza grande realtà per l'Italia decisamente grande perché siamo far tutto
Più di cinquanta persone che lavorano all'istituto di cui oltre trenta ricercatori fra l'altro oltre a me Marialuisa qui abbiamo anche un altro ricercatore gli ha in platea che Federico Castiglioni che che saluto e lo IAI
Ma è strutturato in aree di ricerca che sono sì aree geografiche che aree tematiche sono in totale sette are
Io mi occupo di politica estera italiana sono responsabile di quest'area Maria Luisa è responsabile invece dell'area mediterranea in Medioriente Africa
C'è poi un programma di ricerca che quell'appunto di cui fa parte Federico che si occupa di Europa c'è un programma di ricerca che si occupa diciamo di attori globali quindi dei grandi soggetti tra virgolette ciò politici o Russia
Cina Stati Uniti e così via quali sono programmi invece più trasversali che si occupano di difesa di energia e di multilateralismo
La struttura del rapporto riflette un po'questa impostazione come potrete vedere sullo scariche Rete
Contiene capitoli che hanno sia un taglio gioco un focus geografico sia capitoli invece che hanno un focus tematico sulle variare cui accennavo prima
L'idea è quella di offrire un prodotto che possa servire a studenti e ricercatori giornalisti per avere un quadro completo aggiornato su quella che è stata la politica italiana nell'anno precedente
Allora io affronterà un po'il tema di cui parlava sereno anche quella di continuità discontinuità
Cercherò di allargare un po'il la prospettiva rispetta rapporto dell'anno scorso in senso stretto perdonerete la la deformazione professionale sono storico di formazione quindi tendo sempre a guardare le cose un po'più diciamo sul lungo periodo e poi lascio la parola invece a Marialuisa con cui fra l'altro abbiamo lavorato molto nell'ultimo periodo sulla politica estera del governo Meloni nel Mediterraneo ma non solo per uno sguardo appunto anche su alcuni dei conflitti cui cui accennava Serena P.
Ma forse lo sapete Jamal sempre bene rinfrescare la memoria diciamo che tradizionalmente dalla fine della seconda guerra mondiale in poi la politica estera italiana si dice che si sia articolata attorno a tre cerchi
Sono quello transatlantico che ha avuto un'importanza fondamentale per garantire la sicurezza del Paese quello europeo che è stato invece essenziale per garantire lo sviluppo economico e anche diciamo
Civile e sociale e poi diciamo un terzo cerchio
Che è quello del multilateralismo l'impegno dell'Italia all'interno e le organizzazioni multilaterali dell'ONU della NATO e dell'Unione Europea Styx
C'è poi una terza area geografica di riferimento che proprio quell'appunto di cui si occupa Marialuisa cioè in Mediterraneo cosiddetto poi allargato l'opzione che viene di volta in volta ridefinita e articolata seconda un po'delle esigenze dei vari governi del contesto
Geopolitico più generale in quest'area l'Italia atteso di solito a portare avanti una politica estera un poche auto
Comunque queste tre direttrici se questi tre cerchi
Punto transatlantico europeo multilaterale e la direttrice mediterranee hanno retto sostanzialmente non soltanto fino alla fine della guerra fredda ma anche direi fino agli anni due mila dieci se voi guardate
Quella che è stata definita la Seconda Repubblica quindi diciamo il periodo dai primi anni novanta
A una decina di anni fa i governi che si sono alternati a palazzo Chigi in Italia hanno teso a sì a seguire a livello di politica estera sempre questa impostazione magari con un po'più di enfasi sull'asse europeo da parte dei governi di centrosinistra
E con la tendenza invece a bilanciare la dimensione dell'integrazione europea con un rapporto solido con un war Shelton da parte dei governi di centro destra
Nel decennio scorso a un certo punto è sembrato che questo schema entrasse in crisi
In conseguenza di grandi mutamenti a livello internazionale la prima presidenza trambusto la Breaks sette la crisi dei rifugiati tutto questo ha portato diciamo
A una volontà ventata di cosiddetto populismo sovrani sulla prima vendita ventata si può dire a questo punto a livello internazionale e nazionale che è risultato ha poi nella politica estera un po'eccentrica del cosiddetto governo Gialloverde il governo Conte uno
Che si è un po'al discostato dall'approccio tradizionale dei governi italiani prendendo delle iniziative
Anche disallineate rispetto agli alleati tradizionali penso soprattutto alla decisione di sottoscrivere nel marzo due mila diciannove il memorandum sulla destra rotti Initiative bar con il governo cinese unico paesi del G7 aver preso questa iniziativa diciamo senza particolare favore per usare un eufemismo né da parte di Washington nella parte di Bruxelles
Poi in realtà molto rapidamente gli ha politica estera italiana è sembrata tornare nei binari più tratti tradizionali appunto dell'Euro atlantismo diciamo così
Questo perché con la pandemia la dimensione europea è stata riproposta con grande importanza come componente fondamentale la politica estera italiana
Probabilmente lo saprete va sempre bene ribadirlo Alitalia il primo beneficiario dei finanziamenti termini di fondi di prestiti a fondo per fino a sette a fondo perduto e Prestiti
Del Next Generation io con centonovantaquattro virgola quattro miliardi di euro
Quindi diciamo l'importanza della integrazione europea nel momento in cui si è resa necessaria questa spinta per riprendersi dallo choc della parte mia
è stata evidente al punto che le sirene dell'antieuropeismo l'uscita dall'euro un'uscita dall'Unione Europea tout-court di cui si era parlato a tratti la alla fine degli anni due mila dieci sono scomparse sostanzialmente dalla politica mainstream
Per quello che riguarda il rapporto con gli Stati Uniti ovviamente è stato fondamentale quello che è successo a febbraio due mila ventidue
L'invasione statunitense scusate l'invasione russa ovviamente dell'Ucraina lapsus invasione russa dell'Ucraina che evidentemente ha anche riproposto la centralità degli Stati Uniti come un attore fondamentale a garanzia della sicurezza europea ok
Quindi quando si è insediato il governo Meloni a ottobre due mila ventidue dopo le elezioni di settembre è sembrato che in realtà fosse assolutamente naturale proseguire su questi binari molti osservatori internazionali lo posso testimoniare per esperienza diretta erano scettici pensavano che e il Governo Meloni fosse assimilabile al governo appunto giallo verde di quello parlato prima in realtà il governo adottato da subito una politica estera molto pragmatica
Che d'altra parte rifletteva innaturali interessi dell'Italia cioè all'in
Amento con gli Stati Uniti allineamento con l'Europa che in quel momento spingevano nella stessa direzione quindi un impegno sulla prosecuzione dell'impegno almeno a livello di aiuti militari di aiuti
Economici e di sostegno politico a chi ebbe e anche comunque un ruolo abbastanza attivo dell'Italia a livello comunitario ovviamente spingendo più per forme di dei corsi azionari livello intergovernativo che non per accentuare ulteriormente il processo di integrazione ma tenendo comunque
Brussel come un termine di riferimento importante per il governo tant'è che la Presidente del Consiglio Meloni ha stabilito un rapporto personale anche abbastanza solido e proficuo con la presidente della Commissione europea affondarla
Chiaramente questo schema è proseguito per i primi due anni poi l'anno scorso come diceva giustamente Serena è stato l'anno delle grandi elezioni sia in Europa sia negli Stati Uniti e qui è sembrato invece un attimo
Non dico vacillare ma comunque essere in parte ridefinito questo schema
A livello europeo c'era l'aspettativa che poi non si è materializzato si è materializzata solo in parte di un cambio di maggioranza nel parlamento parlato tantissimo della possibilità che si formasse una maggioranza di centrodestra nel Parlamento europeo che non si è formata ma è sicuramente vero che il maggior peso della destra radicale nel Parlamento europeo fa sì che oggi sia possibile su tutta una serie di dossier
Penso a quelli dei green deal penso a quelli della corte competitività industriale pensa le migrazioni
Una convergenza tra i conservatori moderati del Partito popolare quanto meno il gruppo di cui fa riferimento il partito di Giorgia Meloni cioè conservatori e riformisti europei
A livello però il vero sciocca Stato ovviamente la rielezione di Trump negli Stati Uniti la riedizione di Trump negli Stati Uniti ha un po'sconsolato il quadro da vari punti di vista e l'elemento centrale qui poi mi fermo perché è un tema che poi possano riprendere anche la discussione che va oltre ovviamente al rapporto che si chiama al due mila ventiquattro ma appunto su su cui io e Maria Luisa abbiamo lavorato negli ultimi negli ultimi mesi olio Riccardo Alcaro insomma diversi ricercatori dell'istituto ci siamo occupati di questo con la presidenza Trump si è e creato un potenziale problema per il governo perché se con la presidenza Byland appunto tutto sommato questo forte impegno statunitense in Europa Stato definito by dell'ultimo presidente atlantista
Ha ragione a prescindere al fatto che fosse depurativo repubblicano ma non è questo il punto per realtà
Un po'per formazione politica un po'per le circostanze è stato un presidente che si è interessato di Europa non solo più di Trump nella sua prima presidenza forse anche persino più di Obama negli otto anni precedenti
Chiaramente con la presidenza Trump invece c'è un disallineamento e l'abbiamo visto in modo abbastanza clamoroso sulla questione dei dazi
Ma evidentemente anche sulla questione dell'Ucraina anche se in questo momento sembra che effettivamente la alla il miraggio diciamo una fata Morgana di poter attivare immediatamente a una forma di accordo di qualche genere con la Russia sembra essere svanito
E questo pone un dilemma ha posto il dilemma il Governo italiano è Giorgia Meloni ha cercato di destreggiarsi finora abbastanza abilmente da questo punto di vista cioè come riuscirà a ricomporre questa frattura perché ovviamente per l'Italia se Stati Uniti ed Europa vanno in due direzioni diverse questo è un problema enorme è un problema anche da un punto di vista di allineamento può e del Governo perché da un lato a livello diciamo
Di teologia diciamo così o comunque di visione politica ci sarebbe probabilmente una di maggiore vicinanza quindi gli Stati Uniti ma a livello poiché interessi concreti economici e di sicurezza inevitabilmente il quadro di riferimento resta quello europee
Allora cosa è destinato a succedere nei prossimi mesi nei prossimi anni come riuscirà appunto il governo Meloni
E i successivi governi a muoversi in un quadro in cui Stati Uniti ed Europa vanno in direzione diversa tra quello che è stato offerto fatto finora è stato il tentativo di proporre di nuovo l'unità dell'Occidente come addetto Giorgia Meloni a Washington il mese scorso come punto di riferimento e cioè una stella polare la politica estera italiana
Il punto è che nel momento in cui ci dovesse essere un'attenzione troppo grosso interessi troppo divergenti
Questa parola d'ordine potrebbe essere messa in crisi e potrebbe darsi che incerte certi contesti su certi dossier il Governo sia chiamata a fare una scelta vedremo penso soprattutto in realtà la questione dei dazi che potrebbe essere molto pesante cocente per il governo italiano vedremo che cosa succederà ma certamente diciamo che la continuità che ha caratterizzato vanta la domanda di Serena i primi due anni che il Governo legata anche a un contesto internazionale ben definito quello dell'amministrazione by dell'appunto
Quell'impegno in Ucraina è stato ieri è stata in parte non dico messa in discussione ma minimo messa in crisi
Dai risultati delle elezioni dell'anno scorso soprattutto dall'elezione di Trump alla Casa Bianca vedremo se ci sarà una rottura con il passato se si riusciva in qualche modo a ricomporre queste due anziché sembrano andare in direzione di Venezia grazie
Grazie Leo allora Press ti proprio focalizzato su questi due assi unione ero persa tieniti come trovare un bilanciamento mille sul cemento che esisteva con la precedente
Con la precedente presidenza anti baite
Passiamo a Maria Luisa
Qual è la politica estera italiana in alcune aree tutti occupi soprattutto di Mediterraneo allargato di paesi del golfo ecco prendendo una prospettiva più regionale quali sono gli elementi che tu vedi come critici può ovviamente avendo lavorato al rapporto lasciamo libera
Di poter analizzare insomma le aree che ritieni più importanti per leggere diciamo da questa prospettiva magari un po'più regionale quella che la politica Estero italiana al di là di
Tra in tutte le regioni ovviamente però
Grazie serena grazie dell'invito Graziano retta per avere insomma organizzato questo questo evento grazie anche all'Eur per portare avanti il una
Questo un diciamo questa staffetta di discussioni sulla politica estera italiana che io trovo particolarmente importante soprattutto discutere fuori da all'Istituto affari internazionali fuori dal contesto magari più istituzionale della Farnesina o di Palazzo Chigi proprio perché
Magari
O fuori anche dai circoli giornalistici perché appunto come ha giustamente citato tua importante anche a confrontarsi con la cittadinanza e questo confronto con la cittadinanza
Non non avviene necessariamente quando si parla di politica estera nei talk show serali c'è che sono comunque già strutturati secondo alcuni alcune alcune linee direttive quindi sono penso che questa potrebbe essere anche una buona opportunità per avere anche un'interazione con con il pubblico di tipo proprio anche critico i
E anche di diciamo andare più in profondità su alcune su alcune questioni come hai giustamente menzionato il suo io mi occupo da ormai più di un decennio e di Medioriente
Dove ho vissuto per l'ultimi dieci anni della mia vita in bagno di Bari in varie capitali appunto della Regione chiaramente anche diciamo essendo un testimone oculare ma anche facendo ricerca in situazioni molto difficili situazioni di conflitto
Quindi da quel è stato quasi molto interessante diciamo passare da una regione a vivere in una regione diciamo dove il conflitto comunque all'ordine del giorno
A una in cui la d'un sipario necessariamente in modo giornale ero appunto d'Italia o d'Europa perché la di gestita e quell'anzi di cercare di capire
A come arrivare a pacificare le varie fazioni come arrivare a diciamo arrivare a una anche a a far ritornare la diplomazia e a farla prevalere al sulle armi
Quindi e per poi appunto ritrovarmi diciamo una situazione in cui invece dovevo scrivere e pensare riflettere su quello che era il ruolo dell'Italia in questa regione così complessa
Siamo in un momento in Medioriente parto forse dal Medioriente per poi ancora una volta ritornare il ruolo dell'Italia molto critico cioè ci sono stati negli ultimi due anni da partire dal dall'ottobre del due mila venti The
Degli sconvolgimenti devo dire quasi epocali anche se già su è già due decenni e mezzo ci sono sconvolgimenti diciamo molto importanti però ecco negli ultimi due anni e mezzo c'è stato proprio una fase molto più importante di assestamento perché perché da una parte righe esploso appunto il conflitto israelo palestinese in modo molto dirompente
Esploso e soprattutto questa risposati il conflitto si è doc che è stata per decenni anche ad esclusione ma ma un conflitto chiamo avevo una dimensione molto locale in realtà ma a come se appunto riesca come il modo modalità con cui si è riaccesa e realtà
è sempre più legato coi a una dinamica di competizione regionale tra Israele e altre potenze appunto del Medioriente in particolare al di là poi del conflitto tra israeliani e palestinesi c'è questa una quest'asse di questa frattura irrisolta appunto tra Israele e Iran
Che è stata una delle diciamo motrice una forse motrici
Che ha portato allora a negli ultimi anni Israele e l'Iran dall'altra parte a accerchiati assi vicendevolmente
Cioè dovete un po'all'album dal punto di vista diciamo
Di rappresentazione visiva faccia come se appunto in Israele avesse cercato di mantenere di stabilire sempre più contatti con potenze regionali limitrofi all'Iran cercando di isolare l'Iran
Quindi rapporti con paesi del del Golfo Emirati Arabi al a era Emirati Arabi Uniti Bahrain con cui ha concluso i gli accordi di Abramo dall'altra parte anche il Caucaso quindi la riserva e Gian ne e l'idea veramente di estendere questa in su questa specie di cintura di accorrere di tutto intorno appunto all'Area asiatica per far sì che comunque in l'Iran diventasse a livello regionale una specie di stato isolato a questo si aggiungeva anche una politica israeliana israeliana che puntava indipendentemente dall'Amministrazione americana diciamo al potere a Aosta il sì che ci fosse appunto una massima pressione una politica della massima pressione verso verso l'Iran e quindi con sanzioni volte anche a di sentimenti varie Teheran verso appunto l'acquisizione del del nucleare
Quindi da parte questa direttiva di isolamento dell'Iran dall'altra parte l'Iran rispondeva
Come non una serie di misure che facevano sì che ci fosse una specie di diciamo sostenute veniva raso viene dato fino ad oggi appunto sostegno militare logistico economico a una serie di gruppi paramilitari
Che che agiscono all'interno degli Stati del Medio Oriente o delle volte anche diciamo li gestiscono essi stessi perché hanno delle posizioni governative
Quindi fomentando esso può i sostenendo appunto molti alleati
In tutta la l'area mediorientale a partire appunto dallo Yemen avrete letto sicuramente sulla questione appunto degli inclusi yemeniti AN e poi fino arrivare appunto a all'Iraq dove ci sono molte appunto a molti gruppi paramilitari che hanno legami formali che informali appunto con la Repubblica islamica dell'Iran
Che fino arrivare appunto a la Siria dove l'Iran aveva un grande diciamo asse di di alleanze con l'allora regime di Bashar al-Assad fino appunto all'Hezbollah libanese che proprio sulle sulla sul confine con con con Israele
Quindi questo asse sia si sia mosso c'è stato uno uno uno spostamento Tech toponimo praticamente con l'attacco di Hamas del del del del del del sette ottobre perché chiaramente la risposta di Israele non è stata solo una risposta Hamas è stata una risposta
Regionale che che ha voluto il sin dall'inizio proprio in vista ci sto parlando troppo di Medioriente dopo ritorno all'Italia che ha voluto preso questi
Questa di impegni rimette nell'altra via RAI che ha voluto appunto utilizzare mia la la forza e la coercizione al di là al di sopra veramente anche del diritto internazionale per praticamente annientare neutralizzare tutta questa arco di diciamo attori paramilitari che fanno riferimento a Teheran e da qui abbiamo siamo stati testimoni appunto di una serie di a cose inimmaginabile almeno per persone della mia generazione sono vissuta diciamo
Verranno Hassan Nasrallah leader di Hezbollah come una specie di santità nonché glielo mostriamo santità manifestata storie vedevi come questa persona Eva
Diciamo un ruolo carismatico per lavoro per grande parte della popolazione libanese non solo uscita ma anche nel mondo
Generale del mondo arabo e da un giorno all'altra del giornale questa persona è stata fatta fuori sa e quindi questo
E tantissimi altri eventi che sono accaduti la caduta del regime di BA
Sarà la star di cui nessuno si sarebbe mai aspettato quindi c'è stato una specie di effetto domino che Israele diciamo a nella ha provocato e è che ammesso diranno in una situazione devo dire nonna non semplice
Dall'altro un altro asse di diciamo conflitto ma anche di di assestamento e diciamo e la mina la questione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele perché come dicevamo prima
Israele vuole allargare la scelti a degli Stati che sono assegnatarie gli accorda bravo crollare per solita non è ancora appunto un segnalare degli accordi Abramo e vuole invece sente nata molto in una o procurò una proposta appunto di di sta di diciamo nel proprio una proposta di Stato palestinese che in cambio probabilmente anche di una potenziale normalizzazione appunto con Israele però Israele almeno il governo attuali israeliano non sembra diciamo dare segnali positivi in questo senso qui e poi c'è il ruolo della Turchia che soprattutto dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad che appunto è stata un po'una conseguenza un paio di folta di delle azioni israeliani Zaia non necessariamente avrebbero diciamo previsto no questo questo questo questo questo risultato si è allargata appunto per la Turchia Serbia il si allarga sempre di più verso la Siria
E a una relazione non semplice anche con Israele quindi siamo per rifare il punto in una situazione in cui ci sono un conflitto israelo Irene iraniano irrisolto un nucleare iraniano irrisolto una relazione tra Israele e mondo arabo irrisolta
E una competizione crescente tra le potenze di principali del del Medioriente quindi Israele Iran Arabia Saudita e Turchia
Come si pone l'Italia in tutto questo marasma cioè si pone in modo devo dire molto timido cioè nel senso che quando anche il mio collega Leo guitti parla di e ha menzionato la Lalli il concetto di Mediterraneo allargato che in tante delle conferenze romane viene strame in Senato
Personalmente trovo
Veramente difficile riuscire a definire se diciamo di questo concetto cioè si deve utilizzare un concerto nel momento in cui si sa di cosa si parla eccome attuarlo poi geopoliticamente questo concetto non a definizione e l'altro dalla geografia dell'Italia del Mediterraneo caso è molto flessibile
Può andare dal Marocco fino al Caucaso ma anche può essere semplicemente mediterranea quindi viene praticamente niente stirato come come una coperta e le tirato da una parte e dall'altra a seconda del titolo della conferenza e e quindi trovo che sia molto importante invece e questo è il lavoro che facciamo anche ogni giorno ciò ogni giorno però quando riusciamo a farlo con il Ministero degli Affari Esteri con Palazzo Chigi di riuscire a far sì che l'Italia
Possa diciamo a bere una visione strategica su quali sono i suoi interessi in quest'aria e allora prima di tutto l'Italia interessata alla pace e la stabilità del Medioriente questo siamo d'accordo
Secondo l'Italia è interessata
Ma sicuramente una diminuzione del conflitto in israelo iraniano
è interessata alla non proliferazione nucleare nel nel Medioriente è anche interessata un'integrazione di Israele è una pacificazione tra Israele e mondo arabo
Alla queste linee EPO interessata a un ruolo positivo della Turchia nella regione
Che non sia invece a sostegno di movimenti magari islamisti e radicali qui tutte queste priorità diciamo sono nello spazio farnesiano ma ancora diciamo devono essere un po'ecco articolate le une con le altre
Il governo Meloni cosa sta facendo e quindi ultimi due minuti negli ultimi quattro minuti se posso ancora
A mio avviso il governo Meloni diciamo sta cercando di diciamo avere una visione Spirou strategia di questa Regione non è semplice navigare tutte queste competizioni
Però ci sono delle dei degli elementi che possono diciamo favorire l'Italia rispetto ad altre potenze europee il primo è quello che veniva citato da Anna dal mio collega
Che questa diciamo questi cambiamenti di assi di politica estera che hanno sostenuto la politica estera italiana per gli ultimi sessant'anni in realtà questo cambiamento potrebbe essere anche un qualcosa di positivo perché voglio lanciare una provocazione in questo momento tante volte quando c'è un cambiamento
C'è degli assi diciamo di di di e di e di odio di operazione di assi operativi delle volte si aprono anche ci degli spazi ma soprattutto Seanchan poi da uno stato di
Si direbbe in inglese Nando nel se c'è di ad Orvieto di Aldo addormentamento e insomma di torpore ecco questo è la di torpore in cui la politica estera italiana delle volte invece era era
Era a mio avviso quindi lasse il fatto che ci sia
Una crisi dell'asse transatlantico potrebbe essere un'opportunità soprattutto se messe insieme al fatto che c'è una affinità
Di diciamo operazione tra di un'operatività c'è un'affinità diciamo di politica tra il governo almeno ogni e quello di Trump però è importante riuscire a capire come fare leva su questa affinità politica tra Roma
Scusami non so mai il il capo
Lettere ecco
Anche
L'accompagna Christine mio figlio il pulmino che adesso è solo però spero che diciamo debba essere a al a diciamo amplierà a risolvere esatta la questione ecco M ai è importante riuscire a fare leva su in questa convergenza politica tra Menoni e Trump attiene spingere tanto adesso azioni in Medioriente che poi volgono alla stabilità della regione perché comunque tante invece non necessariamente Sempre agisce in questa direzione di un po'attenti e per la sua estemporaneità della sua politica
E poi perché comunque fa parte di una compagine repubblicana che ha varie anime al suo interno
Un'anima che magari più isolazionista che dice ok ne vogliamo lavarci le mani del Medioriente facciano quello che gli pare arrivederci
Però c'è anche e cerchiamo di fare il la pace quando possiamo
Però c'è anche un'anima ancora molto combattiva l'anima di coloro che vogliono la massima pressione appunto contro l'Iran che vogliono comunque una un ruolo molto proattivo degli Stati Uniti contro quelli che
Definiscono gli i nemici storici appunto di Stati Uniti e Israele
Quindi è importante che Meloni a mio avviso in questo momento è quello che probabilmente in qualche modo sta facendo cerchi di ridere di utilizzare fare leva
Su questa convergenza con Trump per diciamo attivare l'amministrazione americana sul dei dossier mediorientali che possono portare a più stabilità
Uno di questi è sicuramente il nucleari il il le negozia i negoziati sul nucleare iraniano
Qui è stato molto importante il ruolo di Roma come appunto in a ospite degli ultimi negoziati tra Stati Uniti ed Anna qualche settimana fa
è stato un punto sicuramente su cui partire ma ci sono altri dossier sulla quale questa convergenza Menoni Trump potrebbe dare dei risultati positivi
Per esempio appunto come dicevo las as Arabia Saudita Israele è possibile per l'Italia forse diciamo così collaborare il lavorare un po'di più con i paesi del Golfo per capire come veramente riuscirà portare avanti una proposta di Stato palestinese
Che possa essere anche poi discussa con la controparte israeliana
E fare pressione sulla parte israeliana perché ci siano anche delle delle concessioni su questo ne resta poi l'ultimo punto e poi mi fermo
Sulla necessità di avere un altra traiettoria d'azione che non è solo quella transatlantica ma anche quella tra diciamo Europa tra il tra melomani in Europa perché nessuna azione
Che è semplicemente bilaterale tra Menoni e Trump
Può portare a in realtà una può essere di vantaggio all'Italia se non viene poi reinterpretata R. inserita in un contesto europeo anzi se questo passo non viene fatto
L'Italia rischia sempre di più di diciamo marginalizzare se stessa in un campo diciamo Trump chiamano in cui non ha amici e di allora antagonizzare si semplifica invece le grandi potenze europei Francia e Germania quindi è molto importante riuscire veramente a fare
Non solo da ponte ma fare proprio per perché uno vuole fare da ponte ma appariva ma di appunto utilizzare questo capitale simbolico politico di relazione con Tramper reinvestirlo in Europa soprattutto per riuscire a diciamo in far sì che l'Italia abbiamo un ruolo più importante all'interno dell'Europa ma che anche non ci sia un'anta una una un crescente antagonismo appunto verso verso verso il governo italiano in spesso e poi per riuscire anche a chiaramente sviluppare su questa base una visione europea strategica verso verso il Medioriente io mi fermerei qui anche perché mi sembra ho parlato più di quello che avrei dovuto e perché forse mio figlio in questo momento è da solo
Però un spero di avervi Samos dieci anche nelle vostre aspettative
Grazie molto per aver ha dato la prospettiva regionale e aver inserito poi il ruolo del dell'Italia e soprattutto rimettendo in gioco i due popoli quindi Stati Uniti Unione europea e capire come poter da una parte capitalizzare e poi re investire proprio nella nell'ambito europeo quindi comunque
Rapporti bilaterali che possano essere sicuramente utili però sempre poi da ricondurre all'anti europeo lascerei la parola a a Loretta per alcuni commenti e questioni e poi apriamo il dibattito per la
Può essere ulteriormente stimolante
Grazie Leo e Maria Luisa per per aver accolto il nostro invito grazie a Serena soprattutto per l'organizzazione il per la vostra
Presentazione interessante io vorrei
Ripartire un po'da quello che ha detto Leo inizialmente fare alcune considerazioni
Sul sul rapporto e poi avrei ecco poche poche domande lasciare spazio comunque ai commenti del del pubblico l'idea che mi sono fatta leggendo complessivamente il il rapporto è quella di un Paese l'Italia che sta perseguendo in qualche modo suoi interessi strategici economici nel sistema internazionale in modo diciamo autonomo però senza passatemi il termine
Dà fastidio agli alleati
Sia vediamo diversi scenari anche con con il Piano matte in Africa che comunque sembra l'elemento più innovativo di questa politica estera del governo Meloni vediamo che si si perseguono i nostri interessi però insomma sempre stando attenti a quelle che sono le esigenze e le aspettative degli alleati
Soprattutto dell'alleato più importante degli degli Stati Uniti e su questo poi mi mi soffermerò
Vediamo un governo che forse contrariamente alle aspettative quantomeno alle mie aspettative un governo che agisce in modo pragmatico
In politica destra non ideologico
Secondi in alcuni momenti
In modo molto contenuto
Pragmatico continuità come i governi precedenti
Soprattutto con l'ultimo governo Draghi un governo tecnico sicuramente un Governo moderato non in continuità con il Governo con i governi Conte uno Conte due che erano governi composti da partiti sicuramente populisti quindi questo è un elemento che io non mi sarei aspettato e e come molti analisti come molti osservatori non dimentichiamo che almeno due dei tre partiti che compongono
Il nostro Governo e sono considerati i partiti di estrema di estrema destra
Dalla letteratura accademica quindi partiti con interessi con idee sicuramente diversi anche in termini di alleanze
Dai partiti mainstream infatti abbiamo visto con il governo ponte uno
Soprattutto quindi governo Gialloverde due partiti populisti che hanno
Rinsaldato
Le relazioni tra l'Italia il regimi autoritari cosa che non è che faccia parte proprio della nostra tradizione ecco quindi l'elemento di novità secondo me li mediamente inaspettate che questo governo
Sia più in continuità con i governi composti da partiti mainstream del passato rispetto
Ad altri
Poi la stessa leader Giorgia Meloni fino a pochi anni fa ha veniva considerata come una fanatica ultranazionalista questo è un dato di fatto nel giro di pochi anni è riuscita a far crescere il suo partito
è diventata presidente del consiglio e si è anche accreditata come un interlocutore credibile
Sia presso le istituzioni europee ricordava Leo il rapporto insomma
Inaspettato tra Menoni fondarla Jenna
Con gli Stati Uniti Super otto con gli Stati Uniti mi preme ricordare non soltanto tra Giorgia Meloni Donald Trump con cui c'è una forte affinità ideologica ma c'era una relazione speciale anche con
Convalida Anna quindi presidente dove giustamente molto molto distante ora la mia domanda su questo punto poi passo al successivo è come si spiega
Come come possiamo spiegare questo
Questo pragmatismo inaspettato come mai una leader che comunque viene sarà da una tradizione politica peraltro non così vicina
All'atlantismo
Una leader di un governo sopranista
Ecco come mai a un approccio così pragmatico mi chiedo ai nostro debito pubblico
Che ci spinge ogni volta a più miti consigli ogni volta che oppure è la crisi sistemica che stiamo avendo cioè il sistema internazionale che ad un certo punto entrando in crisi spinge gli Stati comunque
Che traggono beneficio dall'ordine internazionale l'Italia credo sia uno di questi a a sostenerlo quell'ordine e quindi questa la è la mia prima domanda poi vado velocemente
Leonetti parlava dei tre cerchi della politica estera italiana io sono interessate in particolar modo due quello Atlantico e quello mediterraneo
L'idea che che mi sono fatta leggendo il rapporto è anche osservando un po'la politica italiano nell'ultimo anno è
Appunto che questo governo sembra cerchi più degli altri anche di governi di centrodestra passati una relazione speciale con gli Stati Uniti
Questa ricerca di una relazione speciale
Però secondo me in questa fase storica potrebbe
Presentare qualche qualche criticità per l'Italia
Mi spiego meglio allora
L'egemonia americana in crisi gli Stati Uniti hanno bisogno e lo hanno detto motivi molti in molte sedi lo ripeto continuamente
Con modi più o meno gentili
Hanno bisogno del sostegno degli alleati
Hanno bisogno che gli alleati comincino a caricarsi di un po'di responsabilità
Per il mantenimento dell'ordine internazionale
Agli alleati più capaci hanno chiesto in più occasioni anche di essere maggiormente presenti nell'Indo-Pacifico
E l'Italia infatti proprio in quest'ultimo periodo sembra più attiva in un quadrante che non è che sia proprio tra i nostri interessi
Storicamente strategici
Però d'Italia comunque sta partecipando a a missioni internazionali
Ad attività anche di ad esercitazioni e e così via
Questo ha messo anche un po'indiscusso le relazioni con con la Cina non è detto che sia sì a un un male quello assolutamente al contempo come emerge anche dal Rapporto l'Italia è sempre più attiva in varie missioni internazionali
Partecipiamo a trentasei missioni scrivete di cui tre nuove soltanto nel due mila ventiquattro
A questo poi si aggiunge il piano Mattei altra iniziativa altri costi
E poi il sostegno ovviamente alla Resistenza Ucraina quindi
L'Italia è una media potenza
Anche un po'per autodefinizione più che poco
è un Paese tornò di nuovo al debito pubblico e estremamente quindi con un debito pubblico estremamente elevato questa volontà di sostenere l'attore Giannone in difficoltà di stabilire questa relazione privilegiata con gli Stati Uniti
Non potrebbe portarci a dimostrazione di over stretching soprattutto la la cosa che mi sembra più peculiare che più mi preoccupa è la nostra attuale presenza dell'indo Pacifico
E da qui vengo all'ultimo punto cioè il Mediterraneo questo Mediterraneo che come sottolineava Maria Luisa
Allargato diventato infinito se noi consideriamo anche l'impegno della della missione
Europea di aspirasse appunto contro gli urti
Quindi e paradossalmente però questo il mio ultimo punto
In
L'Italia sembrava avere una strategia come come dicevi tu
In Medioriente
Stupisce che comunque un Paese
Del Mediterraneo ancorato al Mediterraneo che ha
I suoi interessi strategici economici di sicurezza prevalentemente in questa regione quella nella quale almeno da quanto emerge nel vostro rapporto
Chan meno attivismo
Sul conflitto israelo palestinese
è quello che più mi ha colpito è il silenzio del governo che si accompagna un pochino al silenzio dell'Europa però l'Italia diciamo che ha sempre avuto un fronte la questione palestinese un atteggiamento un po'diverso rispetto ai degli altri stati europei e e la risposta le palesi violazioni del diritto internazionale da parte di Israele a me sembra da parte del governo italiano molto utilità
Quindi questa estrema cautela anche in questo caso a mio avviso pro vorrei avere una vostra opinione su questo
è collegata a un po'alla relazione che si ha con gli Stati Uniti
Ovvero abbiamo delegato completamente la la sicurezza nel Mediterraneo e in Medioriente agli agli Stati Uniti e questo a me sembra un po'paradossale nel momento in cui i sacri che vorrebbero una parte minore da Aprica Mentana vorrebbe sganciarsi dal Medio Oriente dall'Europa
Eppure noia corriamo il loro soccorso nell'indo Pacifico
E nella nostra nel nostro quadrante Strategico deleghiamo completamente la sicurezza anche ad altri alleati europee il governo italiano insomma non ecco quando Israele ha colpito le basi la base UNIFIL c'è stata una reazione da parte mi sulla difesa però per il resto poi ecco vediamo presenta altri Paesi europei
Che nell'ultimo anno hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina la Spagna prima di tutti la Francia potrebbe farlo il nostro ministro degli Esteri escluso questa possibilità completamente
Eppure come voi rilevate la politica israeliana attualmente probabilmente non sta servendo gli interessi italiani nella
Nella regione quindi mi chiedo come mai più tutta questa estrema cautela questa mancanza di attivismo da parte di un governo che comunque molto attivo come abbiamo visto in politica estera proprio nella regione che per lui è strategica capisco le complessità però la totale assenza di una una strategia
Grazie Loretta per queste riflessioni eviterei forse all'inverso facciamo o
Come preferite
Vista da Elena impari
Allora grazie detta per la per i commenti come ho detto appunto sono molto Benvenuti soprattutto
Perché appunto si sono diciamo si aiutano anche a magari delle delle delle umbre delle sfumature generalmente quando siamo troppo dentro un tema non vediamo
Sulla questione della mancanza di attivismo nel quadrante chi c'è più uomo diciamo vicino geograficamente beh
Come dicevo prima penso che io lo definirei più la mancanza di una visione strategica più che una diciamo mancanza di attivismo l'attivismo c'è e questo forse è una cosa che non avevo detto prima a macchie
Mi insomma per la sua domanda mi dava
Mi dà l'opportunità di dire c'è un attivismo ossia in per quel che riguarda alcune parti del Medioriente per esempio la Siria in transizione il Libano o i Paesi del piano matte in Nordafrica c'è un attivismo attivismo molto a focalizzato su a cose molto molto concrete che non sono poi inserite in una visione più ampia per farvi un esempio sì
Magari si fa un negoziato su un canale di idrogeno tra gli italiani Tunisi oppure si mandano delle delle intese start-up italiane in Tunisia per farli venire per farle cooperare appunto a livello locale o si fa un progetto e digitalizzazione inganno in Costa d'Avorio
Però diciamo e questo poi tutta questa miriade di piccoli Progetti oppure si rende appunti questa cosa del Parmigiano Reggiano dirò Sempre si vende il Parmigiano Reggiano a il presidente la Siria cioè e quindi nel senso oppure esistono non penso che abbiamo fatto un accordo ma so che l'hanno discusso quinto
Cioè
Ritroverete il parmigiano e Chacabuco alla vostra di Bonacina
Che cioè qui si fanno queste piccole cosa cari Salce fa raccordo qua quegli altri farò io poi cioè la la miriade c'è un collega che segue tutte queste così di di del settore privato
E a penso che sia importante seguirle però ecco il problema è come inserisci queste iniziative molto terra-terra c'è molto pragmatiche ma nel senso cioè pratiche
In un contesto di una visione più ampia perché non puoi fare alla altri messe non le inserisce non c'è questa connessione tra visione strategica e pragmatico e
Mai
Iniziativa del settore privato poi i rischi veramente di non riuscire a capire in che direzione vai quindi ecco il problema ancora una volta e queste che il si ripresenta sia sul versante africane sul versante mediorientale sul versante africano il piano Mattei
Rischia di diventare una specie di calderone nel quale è un contenitore nel quale appunto vi sono varie iniziative macchie completamente Scherrer manca di di di una direzione strategie su quello che si può fare per esempio
Nelle nostre relazioni con alcune a giunte militare al potere nel minare un in d'Africa occidentale o cosa si vuole fare in conflitti attivi nel Corno cosa si vuole fare in conflitti attivi appunto nella nel nella regione dei Grandi laghi è chiaro che l'INAIL non può risolvere restino soffitti ma non può neanche negare che questi esistano cioè quindi tre diciamo questo questa questa riflessione ancora manca e la stessa cosa si riproduce in Medioriente quando si fanno accorsi facilitano appunto accordi tra imprese italiane impedirà piani imprese siriane
Però comprese turche però ecco sono sempre a accordi molto locali bilaterali e mancano come dicevo appunto di una visione più ampia almeno fino ad oggi
Quindi l'attivismo Sherman resta veramente a livello del sottobosco quindi i a livello più ampio penso che per rispondere al tuo secondo punto sulla sull'investimento delle nostre l'azione ma gli Stati Uniti be'penso che l'idea di fondo non sia quella di o almeno per quello che possiamo percepire dalle nostre discussioni con gli interlocutori appunto istituzionali
Idea non è quella di far sì che l'Italia sia lini con prettamente con Washington idee veramente quella di investire in questo
Capitali come dicevo prima simbolico politico del del primo ministro Meloni per poi appunto ed investendo in sede europea perché comunque c'era un una grande sofferenza diciamo storica da parte italiana della quasi è un sentimento quasi di inferiorità diciamo verso le altre Potenze Europee Francia e Germania c'è o comunque vittimismo verso verso questo penso e quindi ci c'è una volontà di ripensare la relazione tra come in Germania Italia soprattutto del rimane e Francia interagiscono con l'Italia e quindi in Italia
In questo momento vuole utilizzare la sua relazione privilegiata dagli Stati Uniti per forzare una nuovo non nuovo alla Cina d'azione tra Francia Germania verso l'Italia perché il duetto Francia Germania e l'Italia va di seguito non piace a questo governo
E c'è anche diciamo delle ragioni per le quali questa diciamo dinamica può essere ripensata
Quindi mi fermo qua però ecco penso che che sia che abbiamo cominciamo almeno a rispondere alcune delle tue
Giuste osservazioni lei chiedendo eliminare sino certo per dare spazio anche alle domande no no molto rapidamente e sono carta gran parte d'accordo con tutto quello che ha detto l'oretta solo alcune riflessioni sparse forse sul pragmatismo la politica estera di Minoli c'è stato anche un poco l'interpretazione un'assimilazione troppo diciamo quasi pavloviano tra Fratelli d'Italia e gli altri e la lega e Cinquestelle fra l'Italia comunque un partito di destra radicale ma che ha una tradizione nella nel post fascismo italiano è un partito comunque sia pur relativamente recente ricordiamo che del movimento sociale italiano già negli anni cinquanta c'è un improprio alpinisti quindi diciamo leggere la politica estera di Parma Fratelli d'Italia
Secondo il filtro il governo Conte uno sarebbe sbagliato perché quella un governo che nasce da due partiti populisti relativamente giovane in un certo senso tutti e due un po'terzo Murn visti o anche anti élite fratelli d'Italia diciamo aver la politica atlantista la vicinanza con i repubblicani di destra è qualcosa che si portava dietro a diversi anni quindi Cis
Tale dopodiché poi il vero tema però è quello che solleva di tesi secondo me cioè Italia una media potenza ma non è solo una media potenza la media potenza in declino
Declino demografico economico questa un dato di fatto altrettanto
Evidente quindi diciamo può far leva sullo status che ancora fa parte del G7 a un Paese fondatore della NATO dell'Unione Europea il ruolo se vogliamo fare questa distinzione si sta restringendo
Però mi è stata molto abile nell'utilizzare lo status quindi quella chiatta forma per ritagliarsi un suo ruolo personale anche ragione delle delle oggettive qualità che negli acume politico ma dovrà fare i conti primo poi con ruolo diminuito con la mancanza di risorse per questo anche che dicevo a un certo punto se dovesse a accentuarsi allargarsi questo gatto tra Stati Uniti Europa l'Italia dovrà scegliere
E gli interessi spingono necessariamente verso l'Europa
Per quello che riguarda l'indo Pacifico in realtà se ne parla molto quanta sostanza ci sia dietro
Non è chiaro
è piuttosto evidente a oggi l'Italia non ha una strategia per l'indo Pacifico nazionale c'è tutto un mondo diciamo di imprenditori politici chiamiamoli così che spingono in questo senso
Ma c'è anche grande cautela a livello ministeriale sicuramente per la consapevolezza del fatto che si tratta di una ragione oggettivamente molto distante importante economicamente ma non da un punto di vista strategico
E investire troppo immissioni eh rischia fra l'altro per un Paese con risorse limitate come dicevo prima per una media potenza in declino e di lasciarsi con il con il fianco scoperto quindi quel sull'indo Pacifico nello specifico tendere a essere abbastanza scettico su iniziative fughe in avanti che vengono prese da certi settori del mondo politico ma la mia impressione è che la consapevolezza complessiva sia che non sia un un ambito in cui possiamo essere un attore politico
Sta
Grazie per queste prime reazioni se ci sono domande dal pubblico magari ne raccogliamo qualcuna così coi prego
Però e all'estero sono resta
Nella storia miliardi si ordina leadership no venticinque prezzo dicevo in realtà o o
Delega oggetto certificato
Interna Roma come
Sa
Roma
Quindi impensabili cioè
Abbiamo vulgata dice nato
Grazie al prezioso volume sta chiedere l'anno pubblicista is pulito esatto
E quindi ha indicato sembrano benissimo come
A differenza di Livorno Milazzo e cambiamento quel docente
Sax odierni sanguinava però questo conosciamo l'eredità circa omonimo neanche tra mie avvocati
Queste Consigliere
Però rischia esoterico contabile e
Cinico ecco via
è questa è senza appena comunque
Commercial Trenitalia prima utilissimi no nemico secondo me impone per dare
Nella macchina
Bene a per ritornare dica va bene va bene
Per questo condotta tra gli civiltà nata il cambia Girardelli
Dunque io sia
Sia via da
Un po'ma
Per il anche l'unico nel libro né o da insieme e magro ciascuna ovvero
Fortissima mi sento di sì il via da
Da leadership
Del
Elena
Bisogna una e quindi allora finale poi cioè no finale secondo giapponese dopo lunga forme però euro
Finale stava utilizzato delle udienze no purché fatte ore
Da chissà
Ugo
Già periferica
Dura da riferimento a ma attività da chi governa professionisti ventiquattro semplice esatto cioè Bari indagato
Poco o sulle
Mie nel settore dell'Ulivo modesto perché simili ciò uno Stato palestinese quindi
Leggeri oppure no
No stabilizzano
Patente
Prego
Soltanto partirà presto
Fino
Avevo
Grazie
Ho e l'amico ieri la il prezzo
Lo
Prima
Ci sono
Come però
Mi arriva provocatorio
Certamente
Dunque la
Sulle
Ma ma rientra sul piano il presidente
Diamoci tanto fare citando ancora coppia fu
Dunque non voluta e esce fuori sorpassato
E
Roma ma ma
Cosa
La e alcuni nessuna porta in
Va proporre prova
Continua
Naturalmente
E inglese essere
Il a
Muniti di comuni e fra e inciderà il
Teste sappiamo
E
Senza
Nata
Giù
Sì
Dopo
Valzer
E
Chiaramente
Ciò
Mentre
La
Ma
Nell'anno due mila
Infine
Ma
Ma
Grazie solo il ruolo delle opinioni pubbliche e importante per la politica estera non ne abbiamo trattato ma ovviamente è un elemento fondamentale soprattutto quando si parla di politiche di riarmo
E tema di politica estera che sposta molto anche il prodotto o le preferenze di voto all'interno della compagine nazionale è un altro tema che meriterebbe grande approfondimento la questione della leadership cosa una leadership in questo mondo
Così fluttuante così un po'Lupi le no lei parlava dell'adattabilità della della leader che può essere una caratteristica e l'assenza di leadership sono d'accordo però questo meriti niente un'ulteriore un ulteriore incontro e riflessione su leadership per mancanza di leadership e i problemi di una mancanza di leadership a seconda di come la si definisca come questa questa diversità lascerei brevemente intervenire non so succinato in come forse l'Italia ha modificato la sua posizione e qualche chiamo grazie
Grazie mille no rapidamente l'incontrò il Trump Zeeland Schirru Vaticano va bene è stato secondo me è legato a circostanze contingenti cioè la scomparsa di Papa Francesco il fatto però fatto importante che e questo e questo in Italia non c'entra nulla l'amministrazione americana si sta rendendo conto che il suo calcolo di poter far raggiungere un qualche tipo di accordo di compromesso
Con Putin nel breve periodo è molto più illusoria di quanto non non si fosse pensato e da qui inevitabilmente poi secondo me anche questo ravvicinamento tra le due leadership solo due cose di guarda alla politica estera italiana
C'è la tendenza ad accentrare i dossier di politica estera nella diciamo così il gabinetto del primo ministro del presidente se si parla di repubbliche presidenziali è un dato di fatto trasversale non è certo un fenomeno soltanto italiano
E sappiamo che alla Farnesina sono stati lasciati tutta una serie di dossier tra questi è una cosa interessante quello mediorientale a mio questo a mio personale parere perché la Presidente del Consiglio
Sa benissimo che è un dossier diciamo radioattivo da vari punti di vista
Tanto più per la tradizione politica da cui lei viene e quindi se ne detenuta finora Bernard & lontana personalmente lasciando gestire la cosa prevalentemente al ministro taglia
Sulla scena per chiudere allora recentemente ha avuto modo di di incontrare fonti cinesi
In generale tornando qui anche al discorso sulla politica europea c'è un certa disillusione mi pare di capire da parte cinese nei confronti non soltanto dell'Italia ma dell'Europa più in generale in questo contesto non c'è grande convinzione sul fatto che si possa realmente arrivare a separare l'Europa dagli Stati Uniti e creare un qualche tipo di di fronte euro cinese diciamo così
Il grande tema è questa parte
Sci strategia che è stata comunque segni firmata
Dal luglio dell'anno scorso durante il viaggio di Giorgia Meloni in Cina
Che prevede una serie di capitoli comunque di cooperazione prevalentemente in ambito economico
Non sappiamo se si andrà avanti su questa strada uno anche perché potrebbe essere oggetto di rinegoziazione
Anche questa partnership più limitata dietro pressioni statunitense quindi questo è un tema tutto da vedere è chiaro però che anche qui diciamo il rapporto non è tanto tra Roma e Pechino Mara tra triangolazione a Washington Rossella
Pechino con l'Italia che in questo caso secondo me
Quasi certamente tenderà a indignarsi con l'impostazione adottata soprattutto a Washington se l'Europa rimane divisa perché in questo caso oggettivamente probabilmente la cosa che ha che ha più senso politicamente e qui qui più
Sarà molto bene Nobel volevo diciamo concludere dicendo con due parole sulla questione della della leadership perché so che pediatrico notturna un capitolo che
Però penso che ci sia veramente un problema inguinali in questo Paese che riguarda la modalità in cui la politica estera viene
Discussa digerita dai cittadini
E poi come
Attraverso appunto il mille media tradizionali soprattutto la televisione e poi andando a livello più alto praticamente una classe politica e una burocrazia e l'interazione oretta classe politica e burocrazia quindi c'è la Farnesina essenzialmente mi sto lavorando personalmente molto nell'all'interazione con tutti questi posti diciamo di di decisione
Trovo però che non ci può essere un rinnovo cioè alla mano si dice manca una strategia re ci può essere una situazione una convergenza fortunata per cui una persona una compagine persone diventano ministro degli affari esteri o primo ministro e sono attorniati da bravi consiglieri e allora c'è però
Poi molto probabilmente questo non accadrà
Cioè persone no non è necessariamente avesse quindi il problema a mio avviso è questo che bisogna anche e capire come mai questo c'è da dove può avvenire questa nuova visione strategica
La nuova strategia può avvenire attraverso cioè parte anche dal basso cioè parte anche da un innalzamento del dibattito
Del livello della qualità del dibattito sulla politica estera
E posto diciamo in tandem dal mio osservatorio dei due comunque il livello del dibattito sulla politica estera è molto basso in Italia c'è il senso di quello che noi consumiamo in italiano con qualche eccezione appunto per le radio forse essi si salvano di più rispetto ai giornali ma soprattutto i giornali
Cioè il livello è ultra balzo non solo c'è disinformazione c'è anti informazione c'è quindi c'è un problema
Da questo problema qui poi si arriva anche al problema anche a cui lei faceva riferimento dell'assenza di una controparti di una visione critica perché se non c'è un'informazione diciamo anche fattuale corretta che virtuale dei dati corretti Pai difficile per i cittadini o per le controparti politiche di diciamo mettere in questione quella nella linea appunto governativa e poi appunto Ri quindi cioè questo elemento non ci sono nomi su cui lavorare molto e pace l'elemento burocrazia leadership politica
Cioè nel senso che comunque si è e questo non essendo una storica forse non ho le non la la capacità appunto di analizzarlo però la situazione attuale e di una burocrazia
Farnesina completamente paralizzata e passiva rispetto a livello politico purtroppo
Cioè livello politico è quello che ha essenzialmente dagli input non necessariamente da degli input informati perché non si serve delle proprie competenze
Diplomatici e delle dei propri diplomatici
E diplomatici diventava sempre più diciamo resti poi a dare gli input perché si sentono diciamo non parte il processo decisionale
Quindi si arriva sempre di più a una una decisione di politica estera nel formato da intuizioni cose sentite da altri leader ma che non è appunto è formata da un diventa un dibattito politico
Che ai viene appunto in società da con un'opposizione parlamentare che anche se è formata da una burocrazia che si fa avanti quindi ci sono tutti questi elementi in una politica estera
Che sono a mio avviso sicuramente in Italia sono in crisi non pensa di garanzia
Diciamo un caso unico però è un problema diciamo di cui ciglio che ci occupiamo troppo poco perché
Tutti a molte delle idee del dei dibattiti che vedo in televisione Mariette non ho preso una casa della verità pranzo comunque quando anzi sono andata in televisione ho visto chi va in televisione
Cioè il problema è sempre di di arrivare anche una visione della geopolitica molto
Matematica in cui c'è uno che vince l'altro lettere rende quell'altro cioè ci sono processi
Ah Ciani Zanda i processi cioè non è uno no veramente non è un non è veramente un risiko tutto questo
E quindi ci sono processi in cui noi cittadini dobbiamo essere parte tra l'altro e quindi volevo finire con questa
Vi ringraziamo morta non è stato dall'Oriente però c'avete dato quella degli spunti editi riflessione vi invitiamo già se non prima del prossimo anno presenta il prossimo rapporto comunque speriamo di avervi in ogni caso in qualche altra occasione nei nostri corsi in cui dibattiamo di in questi anni grazie ancora grazie al